
La recensione di Bookshops and Bonedust è qui per rispondere alla domanda che tutti i fan italiani del cozy fantasy si stanno ponendo: vale la pena leggere il prequel di Legends and Lattes? Come se la cava Travis Baldree in questa nuova/precedente avventura di Viv, l’orchessa gentile che abbiamo incontrato nel corso del primo libro?
Perché sappiamo tutti che il successo di Legends and Lattes ha praticamente posto le basi per la creazione di un nuovo, fortunatissimo (sotto-)genere. E la posta in gioco, per i personaggi di un cozy fantasy, potrà anche sembrare modesta… Le nostre aspettative nei confronti di Bookshops and Bonedust, però?
Alte come le Montagne Nebbiose, e più svettanti della Torre di Mordor!
La trama
Viv è finalmente entrata a far parte della rinomata compagnia di mercenari guidata dal leggendario Racksam. Tuttavia, la sua carriera tra i Corvi non sta procedendo esattamente come aveva immaginato.
Infatti, mentre il gruppo dà la caccia a una potente necromante, Viv si ferisce alla gamba ed è costretta a separarsi dagli altri per trovare rifugio a Murk, una tranquilla e sonnolenta cittadina costiera. L’orchessa teme che i Corvi non tornino più a recuperarla, ma quali alternative ha? La sua gamba malconcia ha bisogno di molto riposo per guarire.
Lontana da quell’azione spericolata che tanto brama, Viv comincia a trascorrere le sue ore di ozio in compagnia di Fern, la proprietaria di una libreria sull’orlo del fallimento. Pian piano, si lascia coinvolgere nelle avventure di Fern per salvare la sua attività, ritrovandosi a esplorare un mondo in cui non avrebbe mai immaginato di addentrarsi… un mondo che, forse, le offre proprio l’opportunità di apprendere una lezione che le era sfuggita.
Perché, a volte, le cose giuste ci succedono nel momento sbagliato. Quello di cui abbiamo bisogno non è sempre quello che cerchiamo. E, qualche volta, può perfino capitare di riuscire a trovare noi stessi all’interno delle storie che ci aspettano fra le pagine di un libro…
Eppure, l’avventura è più vicina di quanto Viv avesse immaginato. Un enigmatico viaggiatore vestito di grigio, una gnoma dal carattere infuocato e un inaspettato amore estivo mostreranno a Viv che persino un luogo come Murk può trasformarsi, all’improvviso, in un vivace teatro di eventi sorprendenti e affascinanti…
Bookshops and Bonedust: la recensione del libro di Travis Baldree
L’orchessa in vacanza
Quando un autore che amo annuncia un prequel, faccio fatica a entusiasmarmi davvero. Per natura, e fatta eccezione per pochi titoli in particolare (qualcuno ha detto “revival di Buffy“, per caso?), credo di essere piuttosto immune al richiamo della nostalgia. Nella vita come nella lettura, preferisco sempre guardare avanti, piuttosto che voltarmi indietro.
E dico questo nonostante mi sia poi ritrovata, in più di un’occasione, ad apprezzare un prequel addirittura (quasi) più del romanzo originale.
Ti dirò la verità: la cosa che mi preoccupava di più riguardo a Bookshops and Bonedust era che il personaggio di Tandri, questa volta, sarebbe inevitabilmente rimasto escluso dai giochi. E io, come Viv, ho sempre avuto un debole speciale per la succubus!
A lettura ultimata, però, posso confermarti che il prequel scaturito dalla penna e dall’immaginazione di Travis Baldree riuscirà a scatenare in te un vero e proprio tsunami di dolci e calde emozioni! Nessuno degli elementi che hanno reso il primo libro un successo manca all’appello: umorismo, magia, un tocco di romance e tantissime cozy vibes. Inoltre, molti dei nuovi personaggi introdotti meriterebbero sicuramente uno spin-off tutto loro.
La trama risulta forse un po’ più dispersiva, meno raffinata e “studiata” rispetto a quella di Legends and Lattes. Tuttavia, Baldree in questo secondo volume ha saputo ache inserire una significativa dose di azione e una crescente tensione che rendono la lettura particolarmente avvincente e immersiva.
E poi, c’è tutto il ruolo fondamentale della libreria e della profonda passione per le storie da considerare…
Il magico potere della lettura
D’altronde, Travis Baldree non inserisce certo questi splendidi bookish tropes a caso, e nemmeno solo per concedere una strizzatina d’occhio al lettore! Chi di noi non ha mai sognato di aprire una pittoresca libreria? Ancora meglio se stracolma di volumi, per trascorrere pomeriggi interi a catalogare, ordinare e consigliare…
La libreria di Fern, in effetti, costituisce un ottimo catalizzatore per l’arco trasformativo di Viv.
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