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“A Fragile Enchantment” di Allison Saft: intrighi, amore e magia nel Regency di Allison Saft


A Fragile Enchantment italiano- Alison Saft

A Fragile Enchantment” di Allison Saft contribuirà ad aggiungere un pizzico di romanticismo nel nostro 2024! Questo atteso “Regency Fantasy”, rivolto alla fascia YA, esordirà in lingua inglese il prossimo 2 gennaio.

Grandi appassionati del “fantasy of manners”, a raccolta: la storia ruoterà attorno alle peripezie di una sarta magica che viene incaricata di realizzare una veste per un matrimonio reale. Neanche a dirlo, si ritroverà invischiata in una ragnatela di scandali, gossip, maledizioni amori proibiti e tentazioni irresistibili…


“A Fragile Enchantment”: la trama

Niamh Ó Conchobhair non si è mai concessa di desiderare ciò che sa di non poter ottenere. La magia che scorre nel suo sangue le permette di cucire le sue emozioni e i suoi ricordi all’interno dei tessuti che le sfilano sotto le dita. La grande tragedia, però? A lungo andare, il suo dono la ucciderà.

Determinata a trascorrere quel poco che resta del suo tempo nel tentativo di assicurare alla sua famiglia un futuro migliore, Niamh decide di cogliere al balzo l’opportunità di disegnare il guardaroba per un matrimonio della famiglia reale, nel vicino regno di Avaland.

Avaland, però, non assomiglia affatto al luogo da favola che aveva immaginato. E, mentre giovani nobili frequentano balli a lume di candela ed eleganti feste in giardino, un’ondata di malcontento sobbolle fra le classi lavoratrici.

Lo stesso sposo designato, Kit Carmine, è un tipo abrasivo e scostante, una pedina politica che si lascia trascinare malvolentieri verso l’altare.

Ma, nel momento esatto in cui Niamh e Kit cominciano ad avvicinarsi, l’improbabile amicizia fra di loro si trasforma in qualcosa di più… fino a quando un anonimo giornalista inizia a diffondere una serie di pettegolezzi sulla loro indiscutibile chimica, promettendo di lasciare i due in pace soltanto nel momento in cui Niahm lo aiuterà a portare a galla i segreti della famiglia reale.

Il marciume alla base del cuore di Avaland scorre in profondità. Eppure, esporre quei peccati potrebbe mettere a rischio il futuro che Niahm non si era mai concessa di sognare, e lo stesso grande amore che la ragazza non si sarebbe mai sognata di vivere.



Amore, fantasy e “manierismo”

“A Fragile Enchantment” è uno YA molto atteso negli USA. Soprattutto perché la più recente uscita di Allison Saft –   “A Far Wilder Magic” – lo scorso anno ha riscosso un grande successo fra i lettori appassionati di fantasy a sfondo romantico!

Più avanti, nel corso del 2024, vedremo debuttare nelle librerie americane e inglesi anche il fantasy saffico “A Dark and Drowning Tide”. Anche in questo caso, il livello di hype generale è davvero notevole.

Come avrai notato, poco fa ho usato l’espressione “fantasy of manners” per descrivere “A Fragile Enchantment”. Ma che cosa significa, esattamente, questo termine?

Bè, per risolvere questo piccolo quesito, partiamo dalle basi.

Per citare un brillante articolo di Ancillary Review of Books , «il mannerpunk (o, più in generale, il “fantasy of manners”) viene a volte descritto come una sorta di “Jane Austen con la magia”. Un tipo di fantasy che pone l’accento sull’elemento della conversazione, dell’etichetta e dell’intrigo. È un genere di fantasy interpersonale, che può ruotare intorno all’insulto sprezzante a corte che cambia le sorti di un mago sfortunato, oppure alle aspettative sociali di un goblin risucchiato all’interno di una società di elfi.»

Qualche esempio?

Il divertentissimo “Sorcerer to the Crown” di Zen Cho o il brillante “Immortal Follies di Alexis Hall. Ma anche “Soulless” di Gail Carriger, “Jonathan Strange e il Signor Norrell” di Susanna Clarke e la saga di “Temeraire” di Naomi Novik.


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“What the River Knows”: l’avventura fantasy-romantica di Isabel Ibanez


what the river knows - isabel ibanez

What the River Knows” è il nuovo libro fantasy dell’autrice americana Isabel Ibanez.

Descritto come una sorta di punto di incontro fra le atmosfere de “La Mummia” e i personaggi di “Assassinio sul Nilo”, il romanzo è ambientato in Egitto e verte, fra le altre cose, intorno al classico trope romantico dell’enemies-to-lovers.

Nelle librerie britanniche, “What the River Knows” esordirà il 14 novembre 2023. Negli USA, ha debuttato invece il 30 ottobre, piazzandosi ai primi posti delle classifiche di vendita e diventando ufficialmente un bestseller


“What the River Knows”: la trama

Inez Olivera appartiene alla scintillante alta società della Buenos Aires del diciannovesimo secolo. La sua città vibra della stessa magia da vecchio mondo che, in tanti, ultimamente stanno cercando di lasciarsi alle spalle.

Inez ha tutto quello che una ragazza potrebbe desiderare. Bè, magari eccetto quello che desidera di più: la vicinanza dei suoi genitori. Una coppia che viaggia di continuo, ai quattro angoli del globo, e senza mai curarsi di portare la figlia con sé.

Non appena riceve notizia della loro tragica morte, Inez eredita la loro considerevole fortuna e un misterioso guardiano, un archeologo in società con il suo fratellastro egiziano.

Inez è disperata. Dal momento che brama risposte a domande che osa a malapena formulare, salpa per Il Cairo, portando con sé il suo blocco per appunti e un anello d’oro inviatole dal padre prima di morire. L’uomo, infatti, intendeva assicurarsi che Inez tenesse l’artefatto al sicuro.

Non appena Inez arriva a destinazione, la magia collegata all’anello inizia ad attirarla verso un sentiero misterioso, corredato da una scoperta sconcertante: a quanto pare, la scomparsa dei genitori è stata tutt’altro che accidentale, e… adesso, la ragazza rischia di trasformarsi nella prossima pedina di un gioco che potrebbe facilmente costarle la vita!



I Segreti del Nilo

“What the River Knows” sarà il primo volume della dilogia “Secrets of Nile” (letteralmente, “Segreti del Nilo”).

Si tratta del quinto romanzo di Isabel Ibanez, autrice, graphic designer e illustratrice. Figlia di immigrati boliviani, la scrittrice ha compiuto il suo debutto letterario nel 2019 con “Woven in Moonlight”, libro di genere fantastico ispirato alla storia e al corso della politica del Paese d’origine della sua famiglia.

Nel 2022, è invece uscito il suo romanzo autoconclusivo “Together We Burn”; libro apprezzato, fra gli altri, da Stephanie Garber (autrice di “Caraval”). La trama di “Together We Burn” verte intorno alle avventure di una diciottenne ballerina di flamenco, figlia del più grande dragonador del mondo conosciuto. E se vuoi sapere cos’è un “dragonador“, tu prova a immaginare il tizio che si batte contro il toro nelle corride, solo… con i draghi!

Il primo bestseller di Isabel Ibanez, “What the River Knows” è stato descritto da alcuni come «la sua lettera d’amore nei confronti della Storia, in modo particolare quella egizianaKirkus Review l’ha definito invece come «un’avventura romantica, da batticuore», elogiando l’alchimia che lega i due membri della ship principale e la capacità della Ibanez di dar vita a un worldbuilding particolarmente ricco e articolato.

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“Bright Falls”: la recensione della trilogia romcom di Ashley Herring Blake


Bright Falls recensione - delilah green - astrid parker - iris kelly

La recensione della trilogia “Bright Falls” di Ashley Herring Blake non può che iniziare dalla mia romcom preferita di sempre, alias “Delilah Green Doesn’t Care”.

In realtà, ho amato profondamente tutti e tre i libri della serie. Ma il primo resta, a mio avviso, quello che ritrae i personaggi migliori e le dinamiche più coinvolgenti, oltre ai momenti più divertenti in assoluto.

Sullo sfondo dei tre romanzi, troviamo la pittoresca cittadina di Bright Falls, con le sue atmosfere da cartolina e i suoi ecclettici personaggi inclini al banter in stile “Gilmore Girls“. Per non parlare di alcuni fra i tropes più popolari tra i lettori di romanzi rosa: grumpy×sunshine, fake dating, enemies-to-lovers, found family ecc…


“Bright Falls” – la recensione: “Delilah Green Doesn’t Care”

Tutto ha inizio quando Delilah Green, cinica e mondana fotografa newyorchese, è costretta a tornare nella sua minuscola cittadina natale. Un posto che detesta e in cui ha trascorso un’infanzia infelice e un’adolescenza tormentata, al fianco dell’algida matrigna Isabelle e dell’istrionica sorellastra Astrid.

Delilah aveva fatto un giuramento a se stessa: non rimettere mai più piede nell’odiata Bright Falls. Ma l’imminente matrimonio di Astrid (peraltro, con quello che l’irriverente Delilah considera un gran pezzo d’asino…) alla fine le forza la mano.

Per “vendicarsi” di questo imprevisto contrattempo, Delilah decide di provare a sedurre Claire Sutherland, una delle amiche del cuore di Astrid. Una notte di passione e via, verso la prossima avventura… con il bonus aggiuntivo di annoiare profondamente Astrid!

Dopotutto, se esiste un’arte in cui la ribelle Delilah è sempre riuscita a eccellere… Non ha forse a che fare con la sua straordinaria abilità di recitare la parte della costante spina nel fianco? L’incorregibile pecora nera di famiglia, o qualcosa del genere?

Il piano, certo, è di una stupidità inaudita. Delilah, forse, sarebbe la prima ad ammetterlo. Eppure, chi potrebbe immaginare fino a che punto il suo stesso progetto stia per ritorcersi contro di lei? Soltanto nel momento in cui comincerà a perdere seriamente la testa per Claire, dolcissima bibliotecaria alle prese con una figlia pre-adolescente, Delilah inizierà a sospettare di essere infilata in un guaio molto, molto più grande di lei…

“Delilah Green Doesn’t Care” è un libro rosa leggero, divertente e incentrato su una coppia di protagoniste dotate di un’alchimia sorprendente. I dialoghi sono irresistibili e pieni di verve, una caratteristica che contribuisce ad allontanare la storia dal regno dell’angst gratuito e a spingerla più verso il perimetro della tua classica romcom in stile Reese Whiterspoon o Sandra Bullock. Il romanzo affronta, peraltro, alcune tematiche collaterali quali il rapporto con la famiglia d’origine e l’antagonismo fra sorelle. E lo fa in un modo molto simpatico e brioso, senza mai rischiare di scivolare nella superficialità o nel buonismo a buon mercato.

Ah, peraltro “Delilah Green Doesn’t Care” vanta il merito aggiuntivo di introdurre le altre due grandi protagoniste della serie “Bright Falls”: la nevrotica ice queen Astrid Parker e l’esuberante party girl Iris Kelly…



“Astrid Parker Doesn’t Fail”: la recensione

Continuiamo la nostra recensione della serie “Bright Falls” introducendo Astrid, sorellastra di Delilah e implacabile stacanovista del lavoro. Una giovane donna che vive assecondando un unico, incontrovertibile comandamento: il fallimento, in tutte le sue forme, è da considerarsi anatema inaccettabile!

Peccato che la rottura definitiva con un fidanzato ricco, ma odioso, e un paio di grossi problemi dal punto di vista professionale stiano per mettere a dura prova il suo stile di vita. Quel poco che resta del suo tradizionale aplomb? Verrà messo a dura prova da due ulteriori “elementi di disturbo”: da una parte, le continue interferenze nella sua vita privata da parte di sua madre, la tirannica Isabelle Parker-Green; dall’altra, la profonda confusione che Astrid (dopo una vita trascorsa all’insegna della più totale eterosessualità) inizia a provare nel momento in cui si scopre attratta dalla solare compagna di lavoro Jordan Everwood.

In “Astrid Parker Doesn’t Fail”, Ashley Herring Blake introduce la “variabile” del reality show e lo fa moooolto bene, preparando la scena per una serie di siparietti comici e momenti romantici dal taglio assolutamente delizioso. Peraltro, il libro torna a indagare le complesse dinamiche madre/figlia e a esplorare il concetto di bisessualità, seguendo il graduale-ma-tenero percorso di accettazione di Astrid della propria identità.

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“Fourth Wing” in audiolibro: su Audible arriva il clamoroso bestseller di Rebecca Yarros


fourth wing audiolibro - rebecca yarros

L’audiolibro di “Fourth Wing” è arrivato su Audible: una notizia che renderà sicuramente felici gli abituali ascoltatori di storie fantasy ad altissimo tasso romantico!

Il fortunatissimo bestseller di Rebecca Yarros – opzionato di recente per un potenziale adattamento televisivo dagli Amazon Studios – è narrato in italiano dalla voce di Martina Levato.

Il romanzo sarà proposto, ovviamente, in versione integrale e si baserà sulla traduzione del testo a opera di Marta Lanfranco.

L’audiolibro è incluso nell’abbonamento Audible.


Di competizioni letali, draghi e bad boys

Come mettevo in evidenza qualche tempo fa, all’interno della mia recensione di “Fourth Wing”, il libro di Rebecca Yarros riesce a mixare tutti i tropes più gustosi del momento all’interno di un unico, elettrizzante “contenitore”.

La trama, incentrata sulle gesta di una protagonista che rientra appieno nella mitologia dell’ “underdog-pronta-a-sbaragliare-il-sistema“, si rivela avvincente e infarcita di coinvolgenti scene d’azione.

Se ti consideri un avido divoratore di narrativa fantasy – e, bada, non esclusivamente nell’accezione romantasy del termine – difficilmente ti lascerai incantare dalla campagna marketing al 100%. Si dà il caso che io sia d’accordo con te: “Fourth Wing” non è il libro fantasy dell’anno, non si avvicina a questo traguardo neppure remotamente… ma resta comunque un clamoroso successo editoriale e un gran bel prodotto di intrattenimento!

La società dei draghi dipinta dalla Yarros è meravigliosa. L’alchimia fra i due personaggi principali è innegabile e l’ambientazione risulta senz’altro mooooolto curata (soprattutto per gli standard di uno YA).

Come dici? Ancora non ti basta?

Allora sappi che la protagonista sembra NATA per diventare uno dei nuovi personaggi femminili forti delle prossime stagioni televisive…


“Fourth Wing”: dopo l’audiolibro… la serie tv?

Deadline ci rivela che, dopo un’accanita competizione con altri importanti studi di produzione, è stata Amazon ad accaparrarsi i diritti della saga “Empyrean” di Rebecca Yarros.

L’audiolibro di “Fourth Wing” potrebbe rappresentare solo il primo “antipasto”, quindi, di quello che si configura già come un ricchissimo banchetto multimediale.

Fra l’altro, sembra che Amazon sia sempre più decisa a proporsi come una piattaforma imperdibile per tutti i fan del genere fantastico. Dopo “La Ruota del Tempo” e la serie tv-prequel de “Il Signore degli Anelli“, aspettiamo pazientemente l’arrivo di “Ninth House” (basata sui romanzi “La Nona Casa” e “Hell Bent: Portale per l’Inferno” di Leigh Bardugo), “Anansi Boys” (dall’omonimo libro di Neil Gaiman), “The Atlas Six” (dalle opere di Olivia Blake) e “The Promised Neverland” (show in live action tratto da uno dei manga dark fantasy più popolari degli ultimi anni).


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“Nightbane”: la trama e la data d’uscita di “Lightlark 2”


nightbane - alex aster - lightlark 2

Nightbane”, il secondo volume della dilogia “Lightlark” di Alex Aster, esordisce oggi in lingua inglese (7 novembre 2023).

Riuscirà il romanzo, sequel di un libro romantasy che ha venduto benissimo all’estero e in Italia, a soddisfare le aspettative dei numerosi fan della saga?

Al momento, tutto ciò che sappiamo è che l’intricato mondo di Alex Aster continuerà a espandersi, spingendosi oltre il drammatico culmine dei giochi per il Centennale. Inoltre, la trama svelerà alcuni aspetti del passato di Isla, affondando sempre più nei suoi ricordi e proiettandola verso due possibili destini


“Nightbane”: la trama

Isla Crown è riuscita ad assicurarsi l’amore di due potenti sovrani e a spezzare le maledizioni che hanno tormentato i Sei Regni per secoli. Ma in pochi conoscono le vere origini dei suoi poteri.

Adesso, sulla scia di un devastante tradimento, Isla si ritrova affamata di distrazioni, e preferisce frequentare i luoghi di ritrovo di Lighlark dalla più dubbia (e seducente) reputazione, invece di abbracciare i suoi doveri di leader appena incoronata di due regni separati.

A peggiorare la situazione, gli altri sovrani, tutt’altro che disposti a concederle quietamente la vittoria, e coloro che non credono che Isla sia degna del potere che l’ascensione le ha guadagnato.

Mentre Lightlark sembra sempre più pronta a scagliarsi incontro alle braccia della morte e i segreti del passato cominciano a disvelarsi, Isla dovrà soppesare il senso di responsabilità nei confronti della sua gente contro i capricci del più pericoloso traditore di tutti: il suo stesso cuore.



“Nightbane”: quando esce in italiano “Lightlark 2”?

Buone notizie: l’edizione italiana “Nightbane” dovrebbe arrivare in libreria il 3 settembre 2024!

Su Amazon è già possibile prenotare/acquistare la tua copia cartacea o digitale del libro.

Come ricorderai, ti avevo proposto una recensione in anteprima di “Lighlark” alcuni mesi fa: un articolo in cui commentavo, fra l’altro, gli incresciosi episodi di review bombing che avevano accompagnato l’uscita del titolo negli USA, e tutte le polemiche che hanno scandito la prima fase della vita del romanzo.

L’edizione italiana di “Lightlark”, tradotta da Cecilia Pirovano, è uscita per la Sperling&Kupfer lo scorso maggio (2023). Al momento, la Universal Pictures detiene i diritti per la realizzazione del potenziale adattamento cinematografico/televisivo della storia di Isla Crown, una giovane donna costretta a partecipare a una letale competizione fra sovrani regnanti, nel tentativo disperato di salvare il suo regno da una tremenda maledizione.

Risucchiata dai giochi del Centennale, Isla troverà l’amore, metterà in gioco la sua stessa anima e scoprirà alcune pericolose rivelazioni riguardo al suo passato.

PS: ehi, sapevi che, su Audible, “Lightlark” ti aspetta già in formato audiolibro, narrato dalla bravissima Irene Giuliano? 😉


E tu? Hai già letto “Lightlark”?

Cosa pensi della cover e della trama di “Nightbane”? 🙂


Attenzione: questo articolo contiene alcuni link di affiliazione Amazon. Perciò, se cliccherai su uno qualsiasi di essi e acquisterai qualcosa, otterrò una piccola commissione su tutti i prodotti ritenuti idonei. A te non costerà nulla. In compenso, sosterrai il blog, permettendomi di continuare a proporti contenuti sempre nuovi!


“Starling House”: la recensione del libro fantasy gotico di Alix E. Harrow


starling house recensione - alix harrow

Chi è pronto per la recensione di “Starling House“, il nuovo, straordinario romanzo fantasy gotico di Alix E. Harrow?

Un libro magico e suggestivo , che riesce a fondere romanticismo e inquietudine, small town horror e fiaba dark, urban fantasy e southern gothic

Il tutto, narrato dal punto di vista di due protagonisti che rifiutano di lasciarsi inscatolare da qualsiasi cliché, nel suadente, grintoso stile dell’autrice de “Le Streghe in Eterno” e “Le Diecimila Porte di January” …


La trama

Nessuno, a Eden, è in grado di ricordare quando sia stata costruita Starling House. Ma la città concorda su una cosa: è meglio lasciare che quella vecchia magione derelitta vada in rovina… insieme al suo ultimo occupante.

Dopotutto, voci e racconti sulla pessima reputazione della casa, con il suo carico di sfortuna, sono state tramandate in città di padre in figlio, di madre in figlia, per intere generazioni.

Opal, dal canto suo, non è abbastanza ingenua da lasciarsi coinvolgere in storie fantasiose di questo genere, e si rifiuta di avere a che fare con case infestate o uomini dall’aria particolarmente tormentata. Almeno fino a quando non le si presenta un’opportunità di lavorare a Starling House: l’occasione che aspettava, quella che le permetterà di salvare suo fratello dalla soffocante morsa di Eden.

Starling House è bizzarra e piena di segreti – esattamente come Arthur, il suo ultimo erede. Opal comincia a sentirsi stranamente attratta da entrambi. Ma non è lei l’unica interessata agli orrori e e alle meraviglie che giacciono sepolti sotto la casa…

Forze sinistre e minacciose si preparano, infatti, a convergere su Eden… e, all’improvviso, Opal realizza che, se vuole proteggere la casa, dovrà lottare per lei. Perfino se questo significasse dissotterrare uno scheletro famigliare o due, o quattro, o mille…



La ragazza che aveva due liste

Il nuovo libro di Alix E. Harrow racconta di porte segrete, case senzienti, bagagli invisibili e oscuri segreti di famiglia. La storia di una ragazza che, messa con le spalle al muro, impara a combattere per ciò che le è stato affidato – la sua intera famiglia, un’armata di uno  – usando le stesse armi che l’intera città ha sempre rivolto contro di lei: una slavina di inganni e mezze bugie, sotterfugi e provocazioni, sorrisi affilati e sottrazioni ingiustificabili.

Dopotutto, la vita di provincia non è sempre rose e fiori. Polvere, gomma bruciata e un vago aroma di sogni andati a male: oggigiorno, è la stessa aria che si respira un po’ dappertutto, certo… Ma soltanto chi è nato e cresciuto in un piccolo centro urbano ai confini del nulla, al centro del vuoto assoluto, può capire fino a che punto quel caratteristico e desolato senso di squallore esistenziale possa arrivare a intorpidire i tuoi sensi.

Non è facile continuare a credere nella magia, quando tutti intorno a te hanno già gettato la spugna, e sembrano averlo fatto una ventina d’anni prima della tua nascita. Rinunciare del tutto, però? Per certe persone, vorrebbe semplicemente dire strapparsi via un brandello d’anima dal petto.

Opal, la protagonista di “Starling House”, appartiene a quest’ultima categoria. Una giovane donna, cresciuta troppo in fretta, che è stata costretta a dividere gli elementi della sua vita in due grandi elenchi: una lista per le cose di cui ha bisogno, un’altra per quelle che potrebbero renderla felice.

Il primo elenco, da custodire come un vecchio cimelio di famiglia, una mappa da seguire scrupolosamente.
La seconda, da bruciare in uno sfrigolio di braci incandescenti…


“Starling House”: la recensione

Cosa posso dire? Ho amato moltissimo il libro di Alix E. Harrow! Sotto alcuni aspetti, il romanzo mi ha ricordato un po’ la saga di “Blackwatwer” di Michael McDowell.  Da un altro punto di vista, mi ha fatto pensare al delizioso “Gallant” di Victoria Schwab.

Ad ogni modo, l’atmosfera che emana dalle pagine di “Starling House” assume una qualità talmente avvolgente e intossicante da darti l’impressione di trovarti proprio lì, sulle nebbiose strade del Kentucky, assieme ai personaggi.

Con la spada di Damocle dello sfruttamento minerario e dell’inquinamento (dell’ambiente, del corpo, ma, soprattutto, dell’anima…)  che incombe ovunque e su chiunque.

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“Fourth Wing”: la recensione del libro romantasy di Rebecca Yarros


fourth wing recensione - rebecca yarros

La recensione di “Fourth Wing” è rimasta “in caldo” per un sacco di tempo. Adesso che la data d’uscita italiana (7 novembre 2023) è dietro l’angolo, però, direi che è arrivato finalmente il momento di vuotare il sacco: cosa penso dell’attesissimo, chiacchieratissimo, super-popolare romanzo di Rebecca Yarros?

Innanzitutto, parliamoci chiaro: “Fourth Wing” è un pageturner, e chiunque sostenga il contrario… bè, forse farebbe meglio a evitare di appoggiare una mano sulla Bibbia al cospetto di un giudice!

Eppure, sospetto che sarai d’accordo con me: di solito, esiste una bella differenza fra “guilty pleasure” e “miglior libro fantasy del 2023”…  quale che sia, a fine anno, il verdetto dei famosi “Goodreads Choice Awards”!


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La trama

A vent’anni, Violet Sorrengail sta per entrare a far parte del Quadrante degli Scribi: l’obiettivo per cui si è preparata per tutta la vita e che, in teoria, rappresenta la miglior garanzia di ottenere un futuro tranquillo, all’insegna di libri e manuali di storia. Tuttavia, il generale comandante delle forze armate della nazione– una donna a cui Violet è solita riferirsi anche con il nome di “mamma” – è di tutt’altra opinione.

Ed è proprio lei a ordinare alla figlia minore di unirsi alle centinaia di candidati che, ogni anno, si sottomettono a una competizione spietata per entrare a far parte della forza militare d’elite di Navarre: i cavalieri dei draghi.

Ma quando sei più esile di chiunque altro, e il tuo corpo si rifiuta di comportarsi a dovere, la morte è sempre a un tiro di schiocco… soprattutto perché i draghi rifiutano di legarsi agli uomini che considerano “fragili”.

E, nel momento in cui negano loro la propria alleanza, reagiscono anche in una maniera piuttosto scortese: in effetti, li inceneriscono.

Come se non bastasse, i cadetti si sentono in dovere di ammazzare chiunque minacci la stabilità dell’esercito o, più in generale, chiunque commetta l’errore di entrare in competizione con loro. Il resto dei cavalieri? Ucciderebbe Violet per il semplice fatto di essere figlia di sua madre: a partire da Xaden Riorson, il più potente e spietato capo-ala del Quadrante dei Cavalieri.

Se vuole sperare di assistere alla prossima alba, Violet dovrà ricorrere a ogni singola oncia del suo ingegno…

Amici, nemici, amanti. Tutti, al Collegio Militare Basgiath, hanno un piano segreto. Perché, una volta entrato a far parte della scuola, puoi sperare di uscirne soltanto in un modo: da diplomato, o da morto.



“Fourth Wing”: la recensione

Se mai dovessi sentire il bisogno di trovare una conferma all’intrinseca falsità dell’equazione “tomazzo molto lungo = romanzo impegnativo”, ti autorizzo personalmente a usare l’esempio offerto dal romanzo di Rebecca Yarros.

L’edizione americana di “Fourth Wing” (quella che ho letto io) conta quasi 600 pagine; la versione Sperling & Kupfer, se non sbaglio, si aggirerà attorno alle 520: una lunghezza considerevole, per un libro che – acrobatiche scene di sesso a parte – in realtà ha tutte le carte in regola per candidarsi al rango di perfetto prototipo di YA.

Eppure, posso assicurarti che il primo volume della serie “Empyrean” si legge veramente d’un fiato! La scorrevolezza della narrazione, la velocità dell’azione, la familiarità delle avventure, i dialoghi frizzanti… ogni elemento concorre a favorire il fattore “immersione”, rendendo l’esperienza di lettura piacevole e avvincente.

In realtà, ho apprezzato parecchie elementi di questo libro (voglio dire, vogliamo parlare del bellissimo rapporto fra Violet e i draghi?!). Eppure, in questa mia recensione di “Fourth Wing”, sono soprattutto due i punti sui quali mi piacerebbe soffermare l’attenzione: da una parte, la grande forza d’attrazione rappresentata dalla tematica principale e, dall’altra, l’esperta, scaltrissima gestione della componente romantica.

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“Witchshadow” in italiano: svelata la data d’uscita del libro di Susan Dennard


witchshadow susan dennard - data uscita

Witchshadow” uscirà in italiano il 5 marzo 2024!

So che, già da parecchio tempo, tantissimi fan di Susan Dennard si stavano arrovellando circa la data d’uscita del quarto volume della serie “Witchlands” (ehi, magari te lo stavi chiedendo anche tu! ;D) e adesso l’annuncio è ufficiale, diffuso dalla Mondadori stessa attraverso i suoi canali.

Ricordiamo che la traduzione del terzo capitolo delle avventure di Iseult e Safi – “Bloodwitch” – è disponibile fin dal marzo 2021. Certo, è stata una lunga attesa e marzo non è esattamente dietro l’angolo…

Ma vedrete che, nel frattempo, tanto la Oscar Vault, quanto il resto delle nostre case editrici, si daranno parecchio da fare per tenerci “impegnati”!


“Witchshadow”: la trama

Iseult ha finalmente ritrovato Safi, la sua sorella spirituale. Purtroppo, però, la loro riunione è destinata a durare poco: se vuole sopravvivere, infatti, Iseult dovrà fuggire da Cartorra, mentre a Safi toccherà rimanere.

E, sebbene Iseult abbia dei piani per salvare la sua amica, le sue imprese richiederanno l’evocazione di una magia più pericolosa di qualsiasi cosa abbia mai affrontato.

Nel frattempo, Aeduan è assediato da forze che non riesce a comprendere. E Vivia – legittima regina di Nubrevna— si ritrova senza una corona o una casa.

Mentre avversari di portata leggendaria si risvegliano attraverso tutte le Witchlands, soltanto la mitologica figura del Cahr Awen riuscirà a fermare la guerra in fibrillazione. Iseult potrebbe abbracciare questo potere e guarire la sua terra… prima, però, dovrà scegliere da che parte delle ombre si staglierà il suo destino.


La saga “Witchlands”

“Truthwitch” non è stato il romanzo d’esordio di Susan Dennard (quel primato spetta all’ucronia/urban fantasy per ragazzi “Something Strange and Deadly”), ma è sicuramente il libro che maggiormente ha contribuito a imporre il nome della scrittrice americana presso l’attenzione del grande pubblico.

Negli USA, la serie ambientata nel mondo delle “Terre Stregate” ha debuttato nel 2016 e risulta, ad oggi, ancora incompleta: l’uscita del quinto e ultimo volume del ciclo è prevista, infatti, per il 23 luglio 2024 (mi sto riferendo, ovviamente, all’edizione in lingua inglese).

Questo quinto romanzo si chiamerà “Witchlight” e porterà a compimento tutti gli archi narrativi intessuti dall’autrice nel corso degli ultimi otto anni.

È interessante constatare anche l’uscita di uno spin-off “intermedio”, una sorta di volume 2.5, intitolato “Sightwitch”. La storia, ambientata nello stesso mondo della serie principale, ruota attorno alle gesta di un cast di personaggi diversi. La protagonista è la giovane Ryber Fortiza, appartenente a un ordine di Sorelle dotate del potere della Vista: la capacità di vedere il Futuro.

Ryber, però, non riceve mai la “chiamata” e non ottiene la Vista. Anziché perdersi d’animo, decide di consacrarsi alla dea anima e corpo, nella speranza di riuscire a ottenere, prima o poi, il dono che tanto desidera. Tuttavia, un giorno, ogni singola Sorella dotata del potere della Vista viene convocata sulla cima di un’alta montagna… per non fare mai più ritorno!

Spetterà a Ryber risolvere il mistero della loro scomparsa, per salvare le sue Sorelle e l’antico potere protetto dal loro ordine…

In Italia, “Sightwitch” è stato pubblicato all’interno dell’edizione Mondadori di “Windwitch”.

  • 1. Truthwitch
  •  2. Windwitch
  •  2.5. Sightwitch
  •  3. Bloodwitch
  •  4. Witchshadow
  •  5. Witchlight

E, visto che a marzo manca ancora un po’, ti ricordo che c’è ancora tempo in abbondanza per rimettersi in pari e unirsi all’entusiasmo generale: su Amazon puoi acquistare i primi tre volumi della serie, a cominciare da “Truthwitch“!


La serie “The Luminaries”

Se segui il blog da qualche tempo,  la notizia non ti sarà certo sfuggita: Susan Dennard ha già iniziato a dedicarsi a un’altra importante saga di libri fantasy per giovani lettori…

In effetti, lo YA ad ambientazione contemporanea “The Luminaries” ha debuttato nelle librerie d’oltreoceano e oltremanica proprio all’inizio del 2023. L’uscita del sequel, “The Hunting Moon”, è prevista per il 7 novembre di questo stesso anno.

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“The Familiar” sarà il prossimo libro di Leigh Bardugo (2024)


the familiar leigh bardugo

Leigh Bardugo annuncia l’uscita di “The Familiar”, il suo prossimo libro fantasy. E, come la stessa autrice ci conferma attraverso i suoi canali social, il romanzo debutterà negli USA il 9 aprile 2024!

Possiamo aspettarci un’uscita italiana in contemporanea, come accaduto per altri suoi titoli? Bè, direi che è un po’ presto per azzardare previsioni, dal momento che l’annuncio del libro risale a una manciata di ore fa.

Ma se vuoi scoprire qualcosa in più riguardo alla trama di “The Familiar”, e sul perché questo romanzo sia già destinato a diventare una pietra miliare nella carriera dell’autrice di “Hell Bent: Portale per l’Inferno” e “Shadow and Bone”…

Complimenti: sei appena approdato nel posto giusto! ;D


“The Familiar”: la trama

In una casa malandata, su una squallida strada nella nuova capitale di Madrid, Luzia Cotado usa i suoi scampoli di magia per sopravvivere alle sue interminabili giornate da sguattera. Ma quando la sua padrona, sempre incline agli intrighi, scopre che la patetica servetta relegata in cucina nasconde, in realtà, un talento per i piccoli miracoli, ordina a Luzia di usare quei doni per migliorare la posizione sociale della sua famiglia.

Ciò che inizia come un semplice mezzo di intrattenimento a beneficio dell’annoiata nobiltà cittadina prende una svolta pericolosa nel momento in cui Luzia attira l’attenzione di Antonio Pérez, il segretario in disgrazia del re di Spagna. Ancora furioso per la sconfitta della sua armada, il re è disperatamente a caccia di qualsiasi strumento in grado di assicurargli un vantaggio nella guerra contro la regina eretica inglese.

E Pérez non si fermerà fino a quando non avrà riguadagnato il favore del suo sovrano.

Determinata ad aggrapparsi a quest’unica possibilità di migliorare la sua sorte, Luzia precipita quindi in un mondo di veggenti e alchimisti, sant’uomini e imbroglioni; mentre la linea che separa magia, scienza e frode prende a farsi sempre più incerta.

Ma mentre la sua notorietà cresce, altrettanto si può dire del pericolo che la circonda: perché il sangue ebreo che le scorre nelle vene potrebbe facilmente consegnarla nelle mani dell’Inquisizione e segnare la sua condanna.

Per sopravvivere, dovrà usare ogni singola oncia del suo ingegno e della sua determinazione… perfino se questo significasse ricorrere all’aiuto di Guillén Santangel, un amareggiato famiglio immortale i cui segreti potrebbero dimostrarsi letali per entrambi.



5 cose da sapere a proposito di “The Familiar”

  • Come si evince facilmente dalla trama, “The Familiar” sarà un romanzo fantasy storico ambientato nel cuore della cosiddetta “Golden Age” spagnola. Un periodo in cui a Madrid fiorivano le arti e la letteratura, mentre l’influenza politica dell’impero si affermava rapidamente in tutto il mondo conosciuto.
  • Il libro non avrà nulla a che fare con le precedenti saghe dell’autrice. Anzi, di fatto, è la stessa Leigh Bardugo ad assicurarci che “The Familiar” sarà un romanzo autoconclusivo
  • … e totalmente rivolto a un pubblico di lettori adulti!! Un bel salto, quindi, rispetto alla maggior parte dei suoi precedenti best-seller. Se tanto mi da’ tanto, direi che possiamo già aspettarci un plot più denso e una maggiore profondità nelle interazioni fra i personaggi;
  • L’autrice descrive la sua nuova opera come “la cosa più romantica e character-driven che io abbia mai scritto”.  All’interno della trama, non troveremo spazio per l’horror o venature gotiche di qualsiasi tipo: “The Familiar” virerà sul versante “storico” del genere fantastico. (PS: Non so cosa ne pensi, ma queste parole mi fanno già immaginare una sorta di via di mezzo fra la complessità sentimentale de “La Vita Invisibile di Addie LaRue di Victoria Schwab e l’immersiva vivacità d’atmosfera di “The Diviners” di Libba Bray…);
  • La Bardugo ha scritto il suo nuovo libro ispirandosi direttamente alla propria storia famigliare. «Un sacco di fantasmi mi guardavano da sopra la spalla mentre lo scrivevo, e ciascuno di loro aveva un’opinione», ha dichiarato l’autrice.

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“Mortal Follies”: la recensione del libro Regency-fantastico di Alexis Hall


mortal follies recensione - alexis hall

La recensione di “Mortal Follies” arriva sul blog per spezzare – finalmente – la lunga pausa estiva!

Un’interruzione non voluta, ma di cui, purtroppo, avvertivo disperatamente il bisogno. Soprattutto considerando le due o tre rivoluzioni che hanno alterato il corso delle mie giornate…

Ma bando alle ciance, e torniamo subito all’argomento del giorno: il diabolico, irriverente, spassosissimo libro Regency di Alexis Hall, già autore del famoso “Boyfriend Material” (edito in Italia da Mondadori).

Il suo “Mortal Follies” merita tutte le attenzioni del mondo: stiamo parlando, infatti, di un travolgente concentrato di eccentricità, originalità, umorismo e seduzione. In effetti… posso confessarlo? Non mi aspettavo di riuscire ad apprezzare così tanto lo stile di questo autore, i suoi personaggi bislacchi e le sue effervescenti ambientazioni.

Ma, in questo caso, posso confermarti che la combo “romcom in costume + elemento fantastico” si è rivelata una vera manna dal cielo…


La trama

E’ il 1814 e l’ingresso in società di Miss Maelys Mitchelmore sta andando incontro a un impedimento alquanto particolare: una maledizione, nel vero e proprio senso della parola!

All’inizio, il maleficio assume una forma abbastanza innocua, limitandosi a disintegrare il suo vestito nel corso di una serata danzante. Uno scandalo che, in realtà, la povera Maelys riesce a evitare per il rotto della cuffia.

Eppure, ben presto, un’escalation di incidenti costringe la ragazza a fare i conti con il problema. Che potrebbe, in effetti, essere molto più serio di quello che sembra.

Per spezzare il sortilegio, Maelys dovrà quindi chiedere l’aiuto di una delle persone più ricche e indesiderabili agli occhi della società: la cupa e disincantata lady Georgiana Landrake, che in molti ritengono responsabile dell’inspiegabile sterminio della sua famiglia.

Se uno dovesse dar retta ai pettegolezzi, si potrebbe anche credere che lady Georgiana sia una sorta di incantatrice malvagia.

Ma poi… bè.

Un’incantatrice malvagia potrebbe essere esattamente quello di cui Miss Mitchelmore ha bisogno…



“Mortal Follies”: la recensione

La prima cosa da sapere a proposito del libro di Alexis Hall: ci troviamo alle prese con una storia che si iscrive nel novero del romance, in primis, e in quello del fantastico soltanto in via secondaria (elemento che, in realtà, riecheggia le mie considerazioni a proposito della difficoltà strutturali di considerare il fantasy come un genere a se stante, piuttosto che una semplice attribuzione inerente al tipo di ambientazione prescelta…).

La trama di “Mortal Follies” ruota attorno al concetto di “maledizione”, nonché ai temi – piuttosto caratteristici – dei capricci del fato, dei pregiudizi sociali e dell’amore come forza (probabilmente) salvifica.

E’ anche corredata di innumerevoli scene speziate, e da una voce narrante sardonica e squisitamente dispettosa: quella dell’hobgoblin Robin, un fae che, in termini di ironia e sboccata tendenza al salace commentario sociale, pare quasi un diretto discendente del Bartimeus di Jonathan Stroud.


Il racconto nel racconto

Cronista nell’anima, narrastorie per indole e professione, Robin segue la temeraria e trafelata Miss Mitchelmore un po’ dappertutto. Attratto dal caos che la giovane dama lascia sulla sua scia come, si potrebbe dire, la proverbiale falena attratta dalla luce del fuoco.

Nel frattempo, attorno alla nostra eroina si raduna un’improbabile quanto scatenato terzetto di eroi: la conturbante – e misteriosa – lady Georgiana Landrake, sedicente parricida e sterminatrice di fratelli; l’azzimato gentiluomo John Caesar, dalle frequentazioni quanto mai variegate; e la squinternata lady Lysistrata Bickles, una sorta di divertentissima Phoebe Buffay in corsetto e crinoline.

Nel corso del suo libro, Alexis Hall chiama a raccolta creature provenienti da ogni forma di mitologia immaginabile. Sguinzagliando fra le sue pagine, di fatto, un serraglio di personaggi leggendari: kelpies e streghe, antichissime divinità pagane e sacerdotesse voodoo, Oberon e Titania, e chi più ne ha, più ne metta.

Stranamente, in tutto questo guazzabuglio di energie, è il fattore dell’entusiasmo a trionfare sul disordine. Ne consegue una lettura che rappresenta, a tutti gli effetti, esattamente quella sorta di innocente e giocoso “passatempo proibito” che l’immagine di copertina riesce a evocare…

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