“The Invocations”: la recensione del libro horror YA di Krystal Sutherland


the invocations recensione - Krystal Sutherland

Il sottotitolo della mia recensione di “The Invocations” sarà “ragazze che vendono l’anima al diavolo”. E che hanno una ragione dannatamente buona per farlo!

In questo nuovo libro di Krystal Sutherland – autrice della perla dark “Le Sorelle Hollow”, pubblicato in Italia da Rizzoli – tre giovani inglesi uniscono le forze per fermare uno dei più pericolosi predatori naturali che la storia delle donne abbia mai conosciuto: un uomo che crede di avere il diritto di rubare i loro poteri.

E le loro vite.


La trama

Inghilterra, al giorno d’oggi. Cinque donne sono morte. L’assassino non lascia traccia di impronte né DNA. La polizia è di fronte a un vicolo cieco.

La diciannovenne Jude Wolf, ricca come il peccato e affascinante quanto il diavolo, è stata maledetta. La sua anima immortale, adesso, è legata a un demone che la odia. Jude farebbe qualsiasi cosa per liberarsi di lui, per fermare il grottesco decadimento che sta consumando il suo corpo.

Ciò di cui Jude ha bisogno è una “cursewriter“, una strega in grado di scrivere le maledizioni – e ritiene che seguire la scia di donne morte, tutte sospettate di aver avuto a che fare con il mondo dell’occulto – possa rappresentare la sua migliore opportunità di trovarne una.

Anche Zara Jones sta tenendo d’occhio la catena di omicidi. Sua sorella maggiore, Savannah, è stata la prima vittima del serial killer. Zara, però, non sta covando vendetta: vuole semplicemente cercare un modo per riportare in vita Savannah.

Ciò di cui Zara ha bisogno è una maga, un’incantatrice, una necromante… A tutti gli effetti, ciò di cui ha bisogno è una strega in grado di scrivere le maledizioni.

Nell’appartamento della quinta vittima del killer, Zara e Jude si incontrano per caso. Lì, le due ragazze si imbattono in un indizio destinato a legare i loro sentieri: uno strano biglietto da visita, che porta inciso un singolo nome.

Emer Byrne. Cursewriter.


“The Invocations”: la recensione

Anche se potremmo definire il nuovo libro di Krystal Sutherland come un “character-driven”, dal momento che il focus della narrazione tende a concentrarsi sulle dinamiche fra le sue tre protagoniste e sul loro diverso modo di reagire al filo conduttore del trauma e dell’abuso, bisogna dire che “The Invocations” garantisce parecchia adrenalina, tanti brividi e qualche bel colpo di scena!

Durante il primo atto, l’autrice si prende il suo tempo per introdurre le eroine e assicurarsi che il pubblico arrivi a empatizzare con loro. Si rivela, senz’altro, una scelta vincente: dopotutto, Zara, Emer e Jude sono personaggi sfaccettati e complessi, in grado di far impallidire di vergogna il 90% delle anonime eroine da “romantasy” che, nel corso degli ultimi anni, hanno cominciato ad andare tanto per la maggiore.

Lo stile della Sutherland, in questa occasione, mi ha ricordato un po’ quello di Victoria Schwab in alcuni dei suoi romanzi per adulti (e chi mi conosce bene, sa che intendo questo paragone come un grandissimo complimento). L’atmosfera del romanzo, deliziosamente oscura, ammalia fin dalle primissime pagine e si sposa benissimo con le tematiche cupe e attuali della narrazione.

Una Donna Promettente incontra “Le Terrificanti Avventure di Sabrina”: non so se sia questo il modo perfetto per descrivere “The Invocations” (bisognerebbe, forse, aggiungere al mix anche “Ragazze Elettriche”)…

Eppure mi basta sapere che, in questo caso, l’irriverente Jude sarebbe al 100% d’accordo con me!


Tre streghe contro il patriarcato

Se c’è un fatto che l’uscita de “Le Sorelle Hollow”, bellissima e conturbante fiaba oscura, è riuscita a mettere in luce, è che il dark fantasy per ragazzi è un genere ancora troppo sottovalutato. Soprattutto qui da noi in Italia.

In “The Invocations”, Krystal Sutherland ci dimostra che la stessa cosa vale per l’horror in salsa YA.

C’è sicuramente spazio per un po’ di (insano) body horror in questo titolo; ma anche per un pizzico di romanticismo, tanto gore e una grinta senza precedenti. Un carisma che emerge soprattutto attraverso i dialoghi, a mio avviso uno degli aspetti più brillanti della narrazione.

Oltre alla qualità dei personaggi, mi soffermerei un momento a parlare anche dell’assurdo livello di abilità con il quale l’autrice riesce a costruire il ritmo in crescendo della storia e a legare insieme le diverse sottotrame che costituiscono l’intreccio.

A conti fatti, l’unica cosa che mi dispiace è che si tratta di un romanzo autoconclusivo. Ci sono aspetti del worldbuilding che mi sarebbe piaciuto esplorare meglio; così come sarebbe stato bello avere la possibilità di scoprire qualcosa di più sul legame strega/demone, o sui diversi poteri che le maledizioni di Emer sono in grado di scatenare.

Ma se hai amato “Le Sorelle Hollow”, e pensi che l’horror in chiave femminista sia una delle nove meraviglie dell’universo… Bè, cosa posso dire?

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Ulteriori consigli di lettura: cosa leggere dopo “The Invocations”?

Tanto per recuperare un po’ di basi, partirei dalla lettura della trilogia svedese “Engelsfors”, di Sara B. Elfgren e Mats Strandberg. I primi due volumi, “Il Cerchio” e “Fuoco”, sono disponibili anche in italiano. Puoi leggere “The Key”, il terzo libro, in traduzione inglese. Mi limiterò a dire che si tratta di un’avvincente saga urban fantasy, ispirata ai cult “Buffy” e “Giovani Streghe”. Con un cast di personaggi meraviglioso e una mitologia che ricorderai per il resto della tua vita!

Un’ottima opzione per te potrebbe essere anche il divertente dark academia “The Society for Soulless Girls” di Laura Stevens (a proposito, non dimenticare di segnarti questo nome: presto, sentiremo parlare di lei anche in Italia!). Oppure il romance gotico “All the Dead Lie Down” di Kyrie McCauley, alias una versione YA della struggente serie tv “The Haunting of Bly Manor” di Mike Flanagan.

Se non disdegni le storie a fumetti, ti consiglio di dare un’occhiata anche all’uscita DC “Hex Wives” di Ben Blacker. Prova a immaginare: la premessa di “Don’t Worry Darling”… con un’agguerrita congrega di streghe nel ruolo di protagonista!


E tu? Cosa ne pensi della mia recensione di “The Invocations”?

Hai mai letto qualcosa di Krystal Sutherland? 🙂


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