Dal momento che Netflix non si decide ad annunciare la data d’uscita della serie di “Come Uccidono le Brave Ragazze”, consoliamoci con la recensione de “Il Ritorno di Rachel Price”, il nuovo mistery di Holly Jackson… In arrivo in Italia a partire da ottobre 2024!
La trama
Bel ha 18 anni ed è abituata a vivere all’ombra della scomparsa della madre. Dopotutto, aveva soltanto due anni quando Rachel Price è svanita dalla faccia della terra, lasciandosi alle spalle una figlioletta urlante e una macchina vuota.
Bel è l’unica testimone ma, ovviamente, non ricorda nulla dell’accaduto. Ormai pensano tutti che Rachel sia morta; dal canto suo, Bel vorrebbe soltanto andare avanti con la sua vita e lasciarsi il passato alle spalle.
Un giorno, però, suo padre accetta di partecipare a un documentario true crime dedicato alla scomparsa della moglie. Bel non ha altra scelta: deve sottoporsi a una serie di interviste e fare del suo meglio per aiutare la troupe di giornalisti appena sbarcata dall’Inghilterra. In realtà, non vede l’ora di togliersi l’incombenza di torno.
Eppure, di colpo, accade l’impossibile: Rachel Price ricompare!
Bel non sa cosa pensare. La storia di Rachel non ha senso ed è piena di incongruenze, ma nessuno sembra farci caso. Che cosa sta nascondendo sua madre, in realtà? Dov’è stata per tutto questo tempo? Perché sta mentendo?
Ma soprattutto… è possibile che Rachel Price sia una donna pericolosa?
“Il Ritorno di Rachel Price”: la recensione
Se dovessi limitarmi a offrire un giudizio sintetico sul conto di “Il Ritorno di Rachel Price”, penso che suonerebbe qualcosa del tipo: “adoro questo romanzo, ucciderei per questa storia e sono pronta a professare il mio eterno amore nei confronti di almeno due delle sue personagge principali… ma ho odiato leggerlo fino all’apertura del terzo atto e, in questo preciso momento, non posso neanche spiegarti il perché!”
Mi pare quasi di sentire la tua risposta: «E come diamine è possibile? Non si tratta di una specie di contraddizione in termini?»
Bè, in realtà no. Non proprio.
Perché ho apprezzato tantissime cose de “Il Ritorno di Rachel Price”: ritmo, colpi di scena, tematiche, ambientazione, stile… tutto, insomma, tranne la sua spigolosa, arcigna protagonista.
Bel è, ovviamente, un personaggio molto diverso dalla Pippa Fitz-Amobi che tutti amiamo e conosciamo. Ma, in realtà, è lontana anche dalla tormentata Sloane di “Five Survive“.
Non fraintendermi: so che quest’assenza di ripetizioni è una cosa buona. Soprattutto perché il livello della caratterizzazione dell’eroina si mantiene su dei livelli superiori alla media. E perché il suo arco trasformativo, a lungo andare, si rivela bello solido e convincente.
Ma che posso farci? Alcuni aspetti della personalità di Bel sono riusciti a farmi saltare la mosca al naso! Soprattutto la sua incredibile supponenza, la sua arroganza e i suoi dannatissimi daddy issues! Tempo di finire il primo capitolo, e ne avevo già abbastanza delle sue arie da smargiassa e dai suoi commenti da finta-badass liceale di periferia…
La Ricomparsa di Rachel Price
Antipatie personali a parte, “Il Ritorno di Rachel Price” è un mistery che ruba il cuore. E che, a volte, riesce a far vibrare delle corde profonde nell’animo del lettore. Soprattutto per quanto concerne, come annunciato alcuni mesi fa dalla stessa Holly Jackson, il tema della maternità e del complesso rapporto madre/figlia.
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