“L’Ultima Ora Tra i Mondi”: la recensione del rocambolesco (e romantico) libro fantasy di Melissa Caruso


l'ultima ora tra i mondi - melissa caruso - fazi

L’Ultima Ora Tra i Mondi” è il libro che segna il debutto italiano di Melissa Caruso, autrice di saghe fantasy piuttosto apprezzate negli USA (“Swords and Fire“, “Rooks and Ruin“).

Nel primo volume della sua nuova dilogia (“The Last Hour Beetween Worlds“) seguiamo una tenace investigatrice prodigio e la sua acerrima rivale, mentre si imbarcano in uno spericolato viaggio attraverso gli strati della realtà. Il tutto, con l’obiettivo di salvare la città, il mondo, e… il loro complicatissimo, irresistibile legame di amore e odio!

Per la serie: dopo la Giunti, anche la Fazi spalanca le porte al “sapphic fantasy“… E se questa non è una piccola vittoria, amico lettore, io davvero non so come altro chiamarla!


La trama

Per la prima volta, la mamma single Kembral Thorne sta per trascorrere qualche ora preziosa lontana dalla sua bimba appena nata, Emmie, ed è determinatissima a divertirsi il più possibile al ballo per l’inizio del nuovo anno. Ma quando gli ospiti cominciano a morire come mosche, Kem non ha altra scelta: deve rimettersi al lavoro.

Sebbene la sua licenza per la maternità sia ancora valida, Kem è ancora un membro della Gilda dei Segugi, dopotutto, e non riesce proprio a fare a meno di seguire la scia del pericolo. Soprattutto quando c’è di mezzo la sua nemesi personale e professionale, la famigerata ladra Rika Nonesuch. Una donna imprevedibile e davvero esasperante, che, forse, nasconde più di un asso nella manica…

Al cuore del pandemonio, ad ogni modo, si staglia un misterioso orologio che sembra in grado di scagliare la sala da ballo in uno strano e soprannaturale strato della realtà a ogni suo nuovo rintocco.

E così, mentre il party sprofonda in una serie di versioni sempre più pericolose e distorte della metropoli di Acantis che tutti conoscono, Kem potrà contare soltanto sul suo ingegno – e su Rika – per sbrogliare il mistero, prima che la catastrofe definitiva si sguinzagli sul mondo.


L’Ultima Ora Tra i Mondi“: la recensione

Non posso farci niente, è più forte di me: ogni volta che leggo la trama de “L’Ultima Ora Tra i Mondi” penso allo Spiderverse, a Jessica Drew e alla sua pausa-maternità forzata dall’Olimpo dei supereroi!

Piccole parentesi nerd a parte, ammetto di aver accolto l’annuncio della Fazi con suprema soddisfazione: tanto più che il romanzo di Melissa Caruso è arrivato nelle librerie italiane il 19 novembre 2024, addirittura con qualche giorno di anticipo rispetto alla data d’uscita in lingua originale.

In realtà, la recensione de “L’Ultima Ora Tra i Mondi” che stai per leggere fa riferimento all’edizione UK del libro. Cerca di capirmi: ho ricevuto la mia copia del romanzo nella box mensile targata Illumicrate e mi sono talmente innamorata delle fan-art pubblicate all’interno da non riuscire più praticamente a staccare loro gli occhi di dosso…

Mi sono ripromessa, però, di auto-regalarmi per Natale anche una copia della versione in traduzione (a opera di Veronica La Peccerella). Dopotutto, sento assolutamente il bisogno di supportare, nel mio piccolo, la scelta editoriale della Fazi: ho adorato questo strampalato, caotico, caleidoscopico e super-romantico romanzo fantasy di Melissa Caruso…


A spasso nel tempo con Kem e Rika!

Come accennavo poco fa, “L’Ultima Ora Tra i Mondi” rappresenta il primo volume di una nuova dilogia chiamata “Echo Archives“.

Ma, in realtà, Melissa Caruso è un’autrice che ha già all’attivo una mezza dozzina di pubblicazioni.

Tuttavia, rispetto alle sue opere precedenti, “L’Ultima Ora Tra i Mondi” ha sicuramente un taglio molto più rocambolesco e “cinematografico”.

Tant’è che il libro ha segnato la sua prima occasione di scrivere delle sequenze d’azione dal punto di vista di una persona davvero esperta in svariate tecniche di combattimento:

«Questo è il mio settimo libro pubblicato e soltanto il primo con il punto di vista di un personaggio in grado di combattere come una vera “badass”. Ed è stato così bello poter scrivere, finalmente, un duello di spade in prima persona! E poi è stata un’esperienza davvero interessante, perché la mia protagonista ha questa abilità di teletrasportarsi brevemente attraverso questo spazio concettualmente al di fuori dal tempo.

E, nel combattimento finale che ho scritto, c’erano anche delle cose, uh, piuttosto interessanti che stavano accadendo nello stesso momento. Ed è stato davvero divertente lavorare in questo elemento completamente fantastico e pensare a come avrebbe potuto avere ripercussioni dal punto di vista tattico

Melissa Caruso, in un’intervista rilasciata per “The Fantasy Hive

Dopo aver letto la scena in questione, posso confermarti che la Caruso sa esattamente di cosa sta parlando: il combattimento finale del libro si è rivelato deliziosamente pirotecnico, oltre che originale e incalzante!

La narrazione in prima persona funziona alla grande; tanto più che Kem è una protagonista con i controfiocchi, dotata di una profonda vulnerabilità e di uno strepitoso senso dell’umorismo…


Come cane e gatto

Sebbene il labirintico intreccio tenda, talvolta, a perdersi negli stessi meandri della bufera di colpi di scena che bersaglia i personaggi dalla prima all’ultima pagina, “L’Ultima Ora Tra i Mondi” tende a colpire il lettore proprio in virtù del suo ritmo incandescente e dell’effervescente stravaganza del suo cast.

Del resto, sono assolutamente convinta che il libro di Melissa Caruso rappresenti la lettura ideale per chiunque ami il mondo dei manga, delle serie coreane in live action e degli anime. Il worldbuilding è un po’ sfuggente, è vero, ma la premessa brillante e l’eccentricità delle pittoresche “scenografie” garantiscono un elevatissimo livello di divertimento.

Fra l’altro, mi sono perdutamente innamorata della personalità di Rika, la spia/ladra dotata di più tratti tsundere di quanti valga la pena di contare. Il suo esilarante (quanto maldestro) modo di battibeccare/flirtare con Kem mi ha fatto sghignazzare/sospirare in più di un’occasione, fino a trasformare il mio sospetto iniziale in un’incrollabile certezza: queste due incorreggibili testone sono assolutamente fatte per stare insieme… e per prendersi cura, l’una al fianco dell’altra, della piccola Emmie.


Badass e mamma: nessuna contraddizione!

Il tema della neo-maternità, con tutte le sue gioie e i suoi dolori, costituisce, del resto, un altro elemento notevole di “L’Ultima Ora Tra i Mondi“. Perché…

Bè, diciamoci le cose come stanno: non capita spesso di imbattersi in un personaggio femminile forte in grado di maneggiare una spada con destrezza e, al tempo stesso, disposto ad ammettere le proprie difficoltà con il suo nuovo ruolo genitoriale (problemi di allattamento e spasmodici dolori addominali post-parto inclusi…).

La Caruso si dedica a questo argomento con la convinzione e la tenacia di qualcuno che dimostra di possedere un’intima familiarità con l’argomento. Di fatto, anche se TUTTI i sentimenti dei personaggi risultano estremamente coinvolgenti e credibili, potremmo dire che gli unici elementi “realistici” del romanzo, nel senso fattuale del termine, ruotano intorno alla rappresentazione della profonda spossatezza da neo-madre di Kem, nonché con il lieve senso di disagio causato dai numerosi cambiamenti scatenati nel suo corpo a livello psichico e ormonale.

Insomma, per farla breve, ho amato davvero tantissimo “L’Ultima Ora Tra i Mondi” e sono rimasta piacevolmente sorpresa anche dal finale: considerando l’imminente sequel, mi ero già preparata a sorbirmi l’ennesimo cliffhanger di fine primo libro.

E invece


Un subplot tira l’altro…

C’è sicuramente una cosa che dovresti sapere, però: la trama di questo libro è un complicatissimo, pazzesco incastro di subplot! Cosa che conferisce alla storia una sorta di andamento “rapsodico”, come se fosse composta da una serie di mini-episodi ad andazzo progressivo.

L’effetto complessivo, secondo me, è singolare ma piacevole, perché ti permette di gustarti i vari twists e di seguire gli eventi come se stessi guardando una serie tv o un anime… Ma mi rendo conto che altri tipi di lettori, magari meno abituati al concetto di serialità (e alle sue peculiare tecniche narrative), oppure semplicemente più propensi a divorare libri dalla struttura “organica” e lineare, potrebbero trovarlo un difetto fastidioso.

Ad ogni modo, se la mia recensione è riuscita a solleticare la tua curiosità, sappi che l’edizione Fazi de “L’Ultima Ora Tra i Mondi” ti sta già aspettando in libreria e su Amazon.


Cosa leggere dopo “L’Ultima Ora Tra i Mondi” di Melissa Caruso?

  • The Lies We Conjure” di Sarah Henning
  • Rosemary and Rue” di Seanan McGuire
  • The Girl With No Reflection” di Keshe Chow

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