“City of Nightmares”: la recensione del libro urban fantasy di Rebecca Schaeffer


city of nightmares recensione - Rebecca Schaeffer

Provare a contenere, in una sola recensione di “City of Nightmares”, tutta la folle eccentricità e la geniale inventiva del libro YA di Rebecca Schaeffer: ecco un obiettivo degno della mia lista di “cose impossibili da fare prima di colazione”!

Inizierò l’articolo premettendo che difficilmente ti capiterà di leggere, quest’anno, un romanzo per ragazzi dalle tonalità così esuberanti e particolari. Una storia coloratissima, rutilante e densa di azione, che sembra il frutto di un’unione proibita fra la serie tv “Gotham” e il romanzo “A Deadly Education” di Naomi Novik.

E che pare praticamente implorare per una trasposizione a fumetti


La trama

Ness vive nel terrore più totale. Sin dal giorno in cui sua sorella si è trasformata in un grottesco ragno divora-uomini, dando il via a una scia di massacri per tutta la città, la paura non l’ha più abbandonata.

Neppure adesso che ha diciannove anni e vive da sola a Newham, una delle metropoli più pericolose, sporche e corrotte del globo conosciuto. Paura che qualche altro Incubo possa ucciderla. O paura di fare la stessa fine di sua sorella, abbattuta per strada da una pattuglia di cittadini inferociti…

In realtà, non fa differenza: perché a Newham, la città che non dorme mai, sognare significa svegliarsi trasformati in ciò che si teme di più.

Che questo significhi diventare un Incubo, un essere mostruoso soltanto dal punto di vista dall’aspetto, oppure trasformarsi in una creatura devastata e pronta a sguinzagliare violenza, la sostanza dei fatti non cambia: a Newham, nessuno è veramente al sicuro. Mai.

Ness farebbe qualsiasi cosa per evitare di trasformarsi in un’altra vittima. Perfino trasferirsi presso i cosiddetti Amici dell’Anima Ristorata, un’organizzazione di discutibile fama che potrebbe anche – o forse no – essere una setta di qualche tipo.

Ma, per restare un membro a tutti gli effetti di questa forse-setta, Ness dovrà prima provare le proprie capacità. Peccato che il semplicissimo incarico per cui si era fatta volontaria le esploda improvvisamente in faccia… nel senso più letterale dell’espressione!

Rimasta invischiata nelle imprevedibili conseguenze di un attacco dinamitardo, Ness dovrà allearsi con l’unico altro sopravvissuto – un vampiro che, probabilmente, non aspetta altro che di avere la possibilità di addentarla – e scoprire la sinistra verità che si nasconde dietro l’esplosione.

Perché, forse, gli orrori del suo passato incombono ancora una volta, più vicini di quanto chiunque possa immaginare…



“City of Nightmares”: la recensione

Nelle pagine di ringraziamento, Rebecca Schaeffer spiega ai suoi lettori che “City of Nightmares” è stato un po’ il suo “libro dei miracoli”; quello che, ormai, non si aspettava più di pubblicare.

Questo perché la sua serie di romanzi precedenti, “Market of Monsters”, era andata incontro a un fallimento commerciale talmente clamoroso da mettere seriamente a repentaglio la sopravvivenza della sua carriera.

In effetti, è stato soltanto lo straordinario successo ottenuto dall’adattamento a fumetti del suo “Not Even Bones” (disponibile su Webtoon) a permetterle di ribaltare le carte in tavola e aggiudicarsi una preziosa “seconda opportunità” di rilanciare la sua attività di scrittrice per ragazzi.

L’aneddoto di Rebecca Schaeffer mi ha colpito. Mi ha fatto pensare che ci troviamo sicuramente di fronte a una fase molto particolare nella vita dell’industria editoriale; un momento storico in cui l’onnipresenza sui social conta (quasi) più di qualsiasi altro requisito e raramente l’originalità viene premiata.

Fortunatamente, viviamo anche in un’era che permette agli autori di sfruttare più di un canale per dar voce alla propria creatività. E che offre a questi ultimi un ampio ventaglio di “strade” potenziali per raggiungere l’unico obiettivo che conti davvero: riuscire a trovare il proprio pubblico.

 Dal canto suo, “City of Nightmares” è un romanzo molto, molto divertente. È anche avvincente, buffo e ricco di verve, nonché corredato di quelle tipiche atmosfere da “campy horror” che richiamano un po’ “Buffy: The Vampire Slayer”, un po’ certi spillati a fumetti targati DC e un po’ la serie di “Piccoli Brividi”.

Non esattamente una miscela in grado di rivoluzionare il mercato, certo.

Ma per chi ama il genere?

Un trionfo garantito!


Sconfiggi le tue paure, oppure diventa la tua paura

Come dicevo, l’ambientazione e il concept alla base del libro garantiscono una valanga di risate, brividi e sorprese. Basterebbe già la combinazione di questi due elementi, secondo me, a trasformare “City of Nightmares” in un piccolo gioiello.

Aggiungi al mix una protagonista moralmente ambigua, un paio di tematiche ingiustamente sottovalutate e una serie di dialoghi abbastanza cringe da rendere pienamente giustizia alla giovane età dei personaggi… e capirai il perché del mio entusiasmo!

Dal punto di vista del plot, “City of Nightmares” riesce ad alternare una serie momenti di profondità a dei picchi di assurdità da commedia brillante. Voglio dire, dopotutto la città che presta il titolo all’opera è un posto in cui il sindaco si aggira con uno pteroddattilo al guinzaglio (sentiti pure legittimato a immaginare uno scenario in perfetto stile «Drakaris!») e bande di supereroi mascherati hanno la riprovevole tendenza a spuntare come funghi… soltanto per farsi crivellare di proiettili nel bel mezzo di un’ordinaria giornata lavorativa!

Ma ci troviamo anche alle prese con un’antieroina che si rifiuta di giocare secondo le regole, del tutto avversa a qualsiasi slancio di altruismo immotivato. Una che ha paura di tutto e non riesce a fidarsi di nessuno, inclusa se stessa. Una che non è la predestinata e non è la damigella in pericolo, ma alla fine dei giochi non è neanche la “badass”, quella in grado di far voltare tutte le teste verso di sé a furia di spacconate e frecciatine varie.

Ness, in realtà, è “soltanto” una ragazza che, dopo aver vissuto un trauma inenarrabile, ha capito che i mostri esistono davvero. E che, adesso, non riesce più a sentirsi al sicuro da nessuna parte. Come se il mondo non aspettasse altro che di allungare gli artigli verso di lei. Come se ogni singola figura d‘autorità intorno a lei non riuscisse proprio a smettere di vomitarle addosso un’interminabile litania di news su complotti, epidemie, guerre, invasioni, incubi e chi più ne ha, più ne metta…


Di ragni giganti, lucertole filantrope e vampiri gentiluomini

La paura paralizza Ness.

La sminuisce, la inasprisce, la trasforma. Da questo punto di vista, devo dire che il suo personaggio mi ha ricordato tantissimo quello di Lynnette nel bellissimo slasher “Gruppo Sostegno Ragazze Sopravvissute” di Grady Hendrix.

Il suo arco trasformativo mi ha convinto e mi ha commosso.

Peccato che lo stesso non si possa dire per la caratterizzazione del suo amico Cy, un comprimario “perfettino” e banale, dalle reazioni fin troppo prevedibili.

A dire il vero, non sono rimasta affatto impressionata dalla sua personalità e dalla sua backstory. Spero vivamente che, nel corso del prossimo volume, Cy non abbia a rubare a Ness o all’esplorazione della città un’eccessiva quantità di spazio. Anche perché, secondo me, l’approfondimento di ogni eventuale sottotrama romantica non farebbe altro che appiattire le dinamiche della loro relazione…

Prima di concludere la recensione di “City of Nightmares”, vale la pena sottolineare che la trama del libro di Rebecca Schaeffer prevede colpi di scena improbabili, meccanismi narrativi esagerati, un sacco di personaggi fracassoni e degni di un fumetto d’azione per quattordicenni… perché il target di riferimento ideale della storia è esattamente quello.

Sospetto che, agli occhi di un lettore un po’ più restio a subire il fascino di questo tipo di narrazione, l’intreccio di “City of Nightmares” potrebbe sembrare ingenuo; forse, perfino un po’ frettoloso e superficiale.

Ma se ami i monster-movies, la pulp fiction e i (rari) libri YA ambientati nella tua tipica città “brutta, sporca e cattiva”…

Bè, che cosa aspetti?

Il battello per Newham è pronto a salpare in 3, 2, 1…

😉


Ti ricordo che “City of Nightmares” è disponibile su Amazon, in formato cartaceo o in ebook. Per il momento, esclusivamente in lingua inglese.


*A caccia di un’altra, iperbolica avventura a base di super-villain, eroine anticonvenzionali e città che sembrano sbucate dalle pagine di un fumetto? Leggi anche “Not Your Sideckick” di C. B. Lee!


E tu? Cosa pensi della mia recensione di “City of Nightmares”?

Qual è la tua “metropoli” da urban fantasy preferita? 🙂


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