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15 sottovalutatissimi libri fantasy “classici” che hanno cambiato la storia del genere fantastico


15 sottovalutati libri fantasy classici da leggere

Libri fantasy “classici”, o grandi classici del fantasy: i due temi sono affini, ma non bisogna commettere l’errore di sovrapporli.

Alcuni lettori, infatti, utilizzano il termine “classico” come se si trattasse di un sinonimo di “epico”. Ma non è questa l’accezione che intendo dare alla parola nel corso di questo articolo e, fra pochissimo, ti renderai conto di cosa intendo.

In effetti, i libri fantasy classici che oggi passeremo in rassegna hanno in comune soltanto due cose:

  1. Si tratta di romanzi che, nel corso delle varie decadi, hanno continuato a far sognare intere generazioni di lettori, influenzando profondamente l’opera dei nostri ATTUALI autori preferiti;
  2. Nonostante il loro valore, spesso tendono a passare inosservati, o comunque in sordina, soprattutto quando posti al confronto di “mostri sacri” del calibro de “Il signore degli anelli”, “Lo hobbit”, “La storia infinita”, “La spada di Shannara” eccetera.

Ti informo, inoltre, che i libri presi in considerazione all’interno di questa lista sono stati pubblicati nel corso di un’ampia spanna di tempo: dai primi anni Trenta all’inizio del Duemila.

A fronte di una serie di considerazioni, ho deciso di citare soltanto quei titoli che un lettore (o aspirante autore) di narrativa fantasy non dovrebbe avere problemi a reperire in lingua italiana.

Nel caso in cui l’argomento dovesse appassionarti, ti invito comunque a dare un’occhiata all’intrigante manuale Guida alla Letteratura Fantastica”, a cura di C. Asciuti (pubblicato da Odoya Edizioni).

Il volume, infatti, riesce a ripercorrere buona parte della storia del genere fantastico, dedicando gran parte della sua voluminosa mole al minuzioso esame di dozzine di trame e personaggi relativi ai più importanti libri fantasy classici del passato.


“Nightrunner” di Lynn Flewelling (1996)

Un uomo di spettacolo, una spia, un ladro: Seregil ha il compito di raccogliere informazioni per conto della Regina, a proposito della minaccia rappresentata dalla guerra di Plenimar.

Durante una di queste missioni, si imbatte in un orfano e decide di prenderlo sotto la sua ala, trasformandolo nel suo apprendista. Non appena uno dei suoi incarichi andrà in malora, precipitando Seregil in uno stato di coma, spetterà proprio ad Alec portare il suo mentore in salvo, e darsi da fare per fermare un sinistro complotto, dalle conseguenze potenzialmente tragiche.


“L’ultimo unicorno” di  Peter S. Beagle (1968)

Quando l’entità protettrice di un bosco comincia a sospettare di essere l’unica superstite della sua specie, si mette in cammino a caccia di risposte. La maggior parte della gente, insensibile al grande mistero della vita e avvolta da una nube di cinismo e disincanto, non riesce neanche a capire cosa si nasconde sotto i suoi occhi, e scambia la creatura per una semplice puledra bianca. Finché non arriva un mago girovago a cambiare le carte in tavola: il suo nome è Schmendrick, ed è l’unico disposto a vedere l’ultimo unicorno per ciò che realmente è. Insieme, i due si mettono in marcia verso una terra lontana e pericolosa; l’unico posto in grado di custodire la risposta alle loro domande, ma anche una tremenda creatura d’incubo, che non aspetta altro che di trascinare il mondo nell’oblio…


“Terramare” di Ursula K. Le Guin (1968)

Uno dei libri fantasy classici più iconici e celebrati del pianeta; una saga epica e metafisica, che riesce a fare del simbolismo e della propria potenza archetipa i suoi principali punti di forza!

Nel mondo di Terramare, composto quasi interamente da acque e da misteriosi arcipelaghi, un ragazzo di nome Ged si mette in marcia verso una scuola di magia, pronto ad andare incontro al suo destino. Il suo addestramento richiederà impegno e spirito di sacrificio, e si concluderà con la sfida più grande che un uomo o una donna possano affrontare: una lotta senza quartiere contro la propria Ombra, la parte oscura e corrotta che risiede in fondo al cuore di ognuno di noi…


“Kane: La saga” di Karl Edward Wagner (1970)

Un intramontabile classico del sottogenere della sword and sorcery.

Si dice che Kane abbia strangolato suo fratello e sia stato maledetto, costretto da un dio folle a girovagare per le terre del mondo, finché non verrà distrutto dalla stessa spirale di violenza che egli stesso ha creato. Attraversando i millenni, il tormentato antieroe di Wagner cambierà quindi professioni e compagni, senza mai rinunciare alla tendenza a cacciarsi nei guai!

Karl Edgar Wagner scrisse racconti e romanzi di fantascienza, horror ed heroic fantasy fino all’anno della sua morte (nel 1994), un trapasso dovuto alla sua lunga dipendenza dall’alcol. Psichiatra disilluso, descrisse la sua visione della vita come “nichilista, anarchica e assurdista“: una concezione che traspare chiaramente dai racconti del suo ciclo di Kane.


“Sovrani delle tenebre” di Tanith Lee (1978)

Supremo fra tutti i demoni massimi fu Azhrarn. Sue furono le burle che crearono gli incubi sulla Terra, che portarono desiderio e pericolo a coloro che si divertiva a visitare; colui che era in grado di creare meraviglie e orrori inimmaginabili.

Una serie di romanzi dark e lussureggianti, abilmente interconnessi fra di loro e liberamente ispirati a “Le Mille e una Notte”. La splendida edizione proposta dalla Oscar Vault raccoglie i primi tre romanzi del ciclo: fra atmosfere fiabesche, viaggi negli inferi e amori dissoluti, si svolge una delle più famose opere di un’autrice che è riuscita a segnare in maniera indelebile la storia del fantasy.

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