“Killer Potential”: la recensione del libro thriller di Hannah Deitch


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Iniziamo la recensione di Killer Potential con una piccola, scomoda verità: se si fosse trattato di un film, probabilmente sarei stata in grado di apprezzare questa storia un filino di più.

Infatti, sospetto che l’interpretazione di una coppia di attrici in carne e ossa avrebbe potuto contribuire a mitigare il senso di distanza che ho provato leggendo, e che penso sia stato creato soprattutto dalla mia difficoltà a entrare in sintonia con le protagoniste.

Confesso che la pretenziosità dell’eroina e la confusione generata da un mix poco fluido fra due generi sostanzialmente diversi – il thriller sociale e il romance on the road – mi hanno un po’ destabilizzato. Probabilmente perchè mi aspettavo più colpi di scena e meno commentario sociale; oppure, semplicemente perché il 99% dei titoli che cerca di confrontarsi con il famoso film di Bong Joon-ho, secondo me, è destinato a fallire la sfida in partenza…


La trama

Evie Gordon, una studentessa brillante con una borsa di studio, voti eccellenti e grandi ambizioni, ha sempre creduto di essere destinata a qualcosa di speciale.

Dopo la laurea in un’università d’élite, però, si ritrova sommersa dai debiti e a lavorare come tutor per il SAT, assistendo i figli dei super ricchi di Los Angeles.

Tutto cambia una domenica, quando, arrivata per la sua lezione settimanale nella tenuta dei Victor a Beverly Hills, trova al posto di un’adolescente annoiata i corpi insanguinati dei genitori sparsi nel loro magnifico giardino sul retro e una donna che invoca aiuto nascosta in un armadio. Mentre Evie cerca di liberarla, entrambe vengono scoperte e in pochi istanti si ritrovano non più semplici testimoni, ma sospettate del crimine e quindi fuggitive.

Improvvisamente al centro di una caccia all’uomo e accompagnata da una donna misteriosa che non pronuncia una parola, Evie capisce che l’unico modo per riabilitare il proprio nome è trovare il vero assassino. Ma, prima, dovrà abbattere le barriere emotive e psicologiche della sua compagna di fuga, che sta rapidamente diventando la persona più importante nella vita turbolenta di Evie.

La loro corsa senza respiro attraverserà gli Stati Uniti, mentre il caso scuoterà la nazione e la stampa impazzirà per il nuovo nemico pubblico numero uno: Evie!


La recensione di Killer Potential

I modelli cinematografici

Killer Potential si legge un pò come Parasite incontra Thelma e Louise. Che non è una cattiva combinazione, di per sè. Soprattutto per un’autrice alle prime armi; soprattutto quando la suddetta scrittrice riesce a dosare il ritmo e non farsi prendere troppo la mano dalla sua vena paesaggistico-descrittiva.

Non è il caso di Hannah Deitch.

In effetti, le prime pagine di questo romanzo si leggono tutte d’un fiato, complice una scena di apertura in medias res in grado di far salire le palpitazioni della lettrice e farle bruciare i palmi in preda a un esaltante senso di curiosità.

Evie, una giovane tutor dalla mente brillante e i modi un pò saccenti, varca la soglia della lussuosa villa in cui dimora la sua ultima pupilla e si imbatte in un massacro. I genitori della ragazza sono morti, nel sottoscala giace una donna denutrita e sanguinante, e il fidanzato della sua studentessa si convince in fretta che Evie sia la nuova Charles Manson.

Non è difficile tirare le somme: ci troviamo alle prese con un incipit straordinario, che promette grandi rivelazioni e una catena di tumultuosi avvenimenti.
Purtroppo, lo slancio della narrazione si scontra, dopo pochissimi capitoli, con la montagna formata dalla fervida vena satirica dell’autrice, troppo presa ad architettare la sua prossima battuta sagace per rendersi conto che i suoi personaggi si stanno comportando in modo assurdo e la sua trama si sta già sfilacciando…


Innamorata di una sconosciuta

Ancora qualche pagina, e la situazione finisce per farsi ancora più incasinata: il focus di Killer Potential si sposta sulla nascente attrazione di Evie nei confronti dell’instabile e ombrosa sconosciuta che si unisce alla sua fuga spericolata.

La loro relazione, però, fatica a coinvolgere il lettore come dovrebbe. Probabilmente a causa di caratterizzazioni troppo enigmatiche, ma più superficiali che misteriose, e di quella che ho percepito come un’inaccettabile mancanza di alchimia tra le due protagoniste.
Il finale del libro, almeno, riesce a suscitare una certa emozione, facendo scendere una lacrimuccia di commozione di fronte al tragico destino di queste due sfortunatissime starcrossed lovers.

Tuttavia, sospetto che Killer Potential soddisferà poco le amanti dei lieto fine, conquistando soprattutto le estimatrici dei narratori irriverenti. Specialmente se chi legge è disposto a sorvolare su qualche imperfezione per godersi un irresistibile senso dell’umorismo dal tono cinico e pungente.

Storia di una delusione

Hannah Deitch infatti, spara a zero sulla società americana, offrendo un ritratto dissacrante di un popolo smarrito, schiacciato dal peso di aspettative irrealistiche e incapace di confrontarsi con i veri protagonisti del Paese: i multimilionari viziati, i banchieri corrotti e i potenti arraffoni pronti a scalare le vette politiche. Ferito a morte dai colpi inferti dai frammenti di quella grande allucinazione collettiva che un tempo i suoi abitanti chiamavano “sogno”.

La crisi economica, il panico mediatico e gli spasmi di una generazione catturata nel fuoco incrociato di chi ha sperperato e chi si sta rifiutando di imparare la lezione offerta della storia: è questo il vero nucleo tematico di Killer Potential, e il motivo per il quale l’inconsueto libro di Hanna Deitch è destinato a trovare nelle lettrici millenial il proprio pubblico privilegiato.

Se sei curiosa di scoprirne di più, ti ricordo che puoi acquistare la tua copia di Killer Potential su Amazon, nell’edizione italiana tradotta da Dario Diofebi per Marsilio.


Cosa leggere dopo Killer Potential?

  • The Goldens di Laura Wilson
  • Come Uccidere la Tua Famiglia di Bella Mackie
  • Run Away With Me di J. L. Simmonds
  • Come Uccidere Un Uomo e Farla Franca di Kathy Brent

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