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“Murder Road”: la recensione del thriller di Simone St. James


murder road recensione - simone st james

La recensione di “Murder Road” è qui per testimoniare che nessuno può resistere al fascino di una bella edizione… tantomeno io!

Devi sapere che, dopo aver letto “Ragazze Infrante“, avevo praticamente promesso a me stessa che non avrei comprato altri romanzi di Simone St. James. Ma sto collezionando i volumi della box horror Evernight di Illumicrate, e “Murder Road” era il titolo proposto per il mese di aprile, e… Sai, nonostante le mie numerose eccentricità libresche, continuo a credere in quella vecchia massima che dice che i libri vanno rispettati leggendoli, non lasciandoli lì sulla mensola di una scaffale a prendere polvere.

Perciò…

Anche se con qualche tentennamento, ho letto il nuovo thriller a sfondo sovrannaturale di Simone St. James. La trama, dopotutto, aveva un suono intrigante. Voglio dire, una coppia di protagonisti moralmente ambigui? Un narratore (potenzialmente) inaffidabile? Fantasmi e autostoppisti coinvolti in un vero mistero alla “X-Files”?

Ah, ma ormai dovresti saperlo, amico lettore: io vivo per questo genere di storie…


La trama

April e Eddie hanno imboccato la curva sbagliata.

Adesso, si trovano su una strada lunga e oscura. Il cielo è buio, la notte è calata da un pezzo, e all’improvviso i due neo-sposini si imbattono in una donna, stordita e arrancante sul ciglio della strada.

Chiaramente, la sconosciuta è nei guai. Eddie ferma la macchina e April si protende ad aiutarla. Soltanto quando la donna è già salita in macchina, i due si accorgono che sta perdendo litri di sangue.

E poi, Eddie e April vedono le luci dei fari e sentono il sussurro della donna, roco e terrorizzato:  «Mi dispiace. Lui sta arrivando

Anche se il gruppo riesce a scappare – per il momento – la loro terrificante avventura è appena cominciata. Perché le ferite dell’autostoppista si rivelano fatali; così, la coppia si ritrova intrappolata nella piccola città di Coldlake Falls… e la polizia ritiene che siano proprio loro due i principali sospettati dell’omicidio.

Salta fuori che ci sono state altre vittime, e che non è la prima volta che qualcuno svanisce lungo quella dannata strada nel bosco. Chi è riuscito a sopravvivere, ha parlato di eventi che non possono essere spiegati.

Per lasciare la città e tornare alle loro vite, April e Eddie saranno costretti a risolvere il mistero in prima persona… a costo di rischiare le loro stesse vite.


“Murder Road”: la recensione

Piccola avvertenza ai lettori: non penso affatto che “Ragazze Infrante” sia un brutto romanzo. Anzi. C’è sicuramente qualcosa di ipnotico in quella storia, e bisogna dire che il livello di caratterizzazione generale si attesta su dei livelli piuttosto buoni.

Che poi sono le stesse qualità che ho ritrovato, prendere o lasciare, anche fra le pagine di “Murder Road”. Anche perché Simone St. James è un’autrice che ha capito alla perfezione il significato di “spooky vibes“. E che, ormai, ha imparato a declinare il paradigma dello small town mistery praticamente alla perfezione…

A cominciare dalle interessanti backstory dei protagonisti, che riescono a rivelare i loro segreti al lettore in maniera lenta e appagante, e dagli eccentrici, deliziosi personaggi secondari che danno colore a questo nuovo lavoro. Le due sorelle indagatrici dell’incubo mi sono piaciute in modo particolare, e penso davvero che l’improbabile proprietaria di bed and breakfast Rose meriterebbe – al pari della mitica Holly Gibney kinghiana – una serie di libri tutta dedicata a lei.

Peccato che io sia una lettrice di thriller particolarmente esigente, insomma. E che quasi nessun altro aspetto della narrazione – compresi i colpi di scena – sia riuscito a soddisfare le mie (discutibili) aspettative…


Da “From” a “Ghost Whisperer”

Perché, anche in questo caso, mi è sembrato che la narrazione fallisse proprio là dove il mio minuscolo cuoricino gotico insiste sempre a ricercare le gioie più grandi: la gestione dell’elemento sovrannaturale.

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“A Good Girl’s Guide to Murder”: la recensione della serie tv mistery disponibile su Netflix


a good girl's guide to murder - recensione serie tv

Titolo originale: A Good Girl’s Guide to Murder

Genere: Mistery/Teen

Anno: 2024

Piattaforma: Netflix

Stagione: 1

Cast: Emma Myers; Zain Iqbal; India Lillie Davies; Asha Banks; Anna Maxwell Martin.


Di cosa si tratta:

La comunità di Little Kilton, una deliziosa cittadina britannica da cartolina, non si è mai ripresa del tutto dalla tragedia che l’ha colpita anni prima: la scomparsa dell’adolescente Andie Bell (India Lillie Davies), una ragazza popolare e apparentemente benvenuta da tutti.

A quanto pare, il suo ragazzo, Sal (Rahul Pattni), ha ucciso Andie e poi si è tolto la vita, probabilmente in preda ai sensi di colpi. Ma, in realtà, il corpo di Andie non è mai stato trovato, e la liceale Pippa Fitz-Amobi (Emma Myers) non si è mai bevuta del tutto questa versione della storia.

Per quale ragione una persona gentile, premurosa e altruista come Sal avrebbe dovuto fare del male a Andie? Il biglietto di scuse che Sal si è lasciato alle spalle ha spazzato via ogni dubbio dalla mente della polizia, per cui nessun detective si è sforzato di indagare seriamente sul caso o ha sperperato tempo e risorse preziose nell’impossibile tentativo di ritrovare Andie.

Dietro il pretesto di un compito scolastico, Pippa decide quindi di avviare un’indagine tutta sua, reclutando, fra le altre cose, l’aiuto di Ravi (Zain Iqba), il fratello minore di Sal.

Ma le domande e le teorie di Pippa smuoveranno un autentico vespaio a Little Kilton, una città che ha sempre saputo custodire bene i suoi segreti…

E così, mentre la ricerca della verità da parte di Pippa inizia ad assumere sempre più i connotati di un’oscura ossessione, dall’ombra qualcuno si prepara a intervenire, tenendo d’occhio ogni mossa della ragazza e spingendosi al punto di minacciare i suoi affetti più cari…


“A Good Girl’s Guide to Murder”: la recensione della serie tv Netflix

Si può essere fan della strepitosa trilogia YA di Holly Jackson e contemporaneamente di questo (succinto) adattamento televisivo targato Netflix?

Al di là di ogni possibile polemica sull’argomento, mi sembra che sia questa la domanda che ha cominciato a ronzare nella mente della maggior parte di noi lettori.

Perché, certo, sei episodi sembrano pochi per esplorare l’intrigante mistero e le coinvolgenti dinamiche relazionali di cui “Come Uccidono le Brave Ragazze”, in versione romanzo, riesce a parlare in modo così immersivo e convincente. E non è tanto il numero degli eventi tagliati o rimaneggiati a disturbare il lettore fedele, secondo me, quanto piuttosto il frenetico ritmo da videoclip con cui la sceneggiatura continua a stordire e bersagliare lo spettatore.

Un assoluto ciclone di colpi di scena, sì. Gli stessi che ritroviamo fra le pagine del libro della Jackson, a livello sia quantitativo che contenutistico. Peccato che, senza le doverose “pause” necessarie ad assimilare le nuove informazioni (le parentesi ironiche, le gag, le sottotrame ecc.) l’abbondanza di twist faccia presto a trasformarsi in una sorta di sovrabbondanza, complici anche un montaggio pressante e una colonna sonora che si sforza così tanto di strizzare l’occhio alla generazione Alpha, da risultare addirittura ridondante…


“Adattare” significa “cambiare”

In realtà, i sei episodi di “A Good Girl’s Guide to Murder” si lasciano guardare in preda a un certo senso di piacere colpevole. Sospetto che i lettori faranno fatica a spiegare, a un amico del tutto ignaro dei romanzi, per quale motivo la visione abbia lasciato così tanti di noi in preda a una leggera sensazione di amaro in bocca.

La trama è serrata e interessante, dopotutto; i personaggi, ben caratterizzati e pieni di sorprese. Il cast svolge un lavoro esemplare, a partire dalla meravigliosa Emma Myers. Infatti, l’attrice americana di “Wednesday“, con i suoi occhioni espressivi e i suoi variopinti costumi, riesce a centrare alla perfezione quel peculiare connubio fra adorabile “goofiness” e ostinata determinazione da segugio che contraddistingue l’essenza stessa del personaggio di Pippa (perfino là dove la sceneggiatura si rifiuta palesemente di assisterla nel compito).

Lo script, dal canto suo, vanta almeno tanti pregi quanti difetti. Ad esempio, ho apprezzato molto la scena d’apertura del primo episodio, e in modo particolare la “presentazione” al pubblico di Pippa: infatti, la cronica incapacità di mentire dimostrata dall’eroina mette immediatamente in risalto la sua natura da cronica “brava ragazza” e permette anche chi non ha familiarità con il lavoro della Jackson di cogliere l’essenza del personaggio in un battibaleno.

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“Il Ritorno di Rachel Price”: la recensione del libro mistery di Holly Jackson


il ritorno di rachel price recensione - holly jackson

Dal momento che Netflix non si decide ad annunciare la data d’uscita della serie di “Come Uccidono le Brave Ragazze”, consoliamoci con la recensione de “Il Ritorno di Rachel Price”, il nuovo mistery di Holly Jackson… In arrivo in Italia a partire da ottobre 2024!


La trama

Bel ha 18 anni ed è abituata a vivere all’ombra della scomparsa della madre. Dopotutto, aveva soltanto due anni quando Rachel Price è svanita dalla faccia della terra, lasciandosi alle spalle una figlioletta urlante e una macchina vuota.

Bel è l’unica testimone ma, ovviamente, non ricorda nulla dell’accaduto. Ormai pensano tutti che Rachel sia morta; dal canto suo, Bel vorrebbe soltanto andare avanti con la sua vita e lasciarsi il passato alle spalle.

Un giorno, però, suo padre accetta di partecipare a un documentario true crime dedicato alla scomparsa della moglie. Bel non ha altra scelta: deve sottoporsi a una serie di interviste e fare del suo meglio per aiutare la troupe di giornalisti appena sbarcata dall’Inghilterra. In realtà, non vede l’ora di togliersi l’incombenza di torno.

Eppure, di colpo, accade l’impossibile: Rachel Price ricompare!

Bel non sa cosa pensare. La storia di Rachel non ha senso ed è piena di incongruenze, ma nessuno sembra farci caso. Che cosa sta nascondendo sua madre, in realtà? Dov’è stata per tutto questo tempo? Perché sta mentendo?

Ma soprattutto… è possibile che Rachel Price sia una donna pericolosa?


“Il Ritorno di Rachel Price”: la recensione

Se dovessi limitarmi a offrire un giudizio sintetico sul conto di “Il Ritorno di Rachel Price”, penso che suonerebbe qualcosa del tipo: “adoro questo romanzo, ucciderei per questa storia e sono pronta a professare il mio eterno amore nei confronti di almeno due delle sue personagge principali… ma ho odiato leggerlo fino all’apertura del terzo atto e, in questo preciso momento, non posso neanche spiegarti il perché!”

Mi pare quasi di sentire la tua risposta: «E come diamine è possibile? Non si tratta di una specie di contraddizione in termini

Bè, in realtà no. Non proprio.

Perché ho apprezzato tantissime cose de “Il Ritorno di Rachel Price”: ritmo, colpi di scena, tematiche, ambientazione, stile… tutto, insomma, tranne la sua spigolosa, arcigna protagonista.

Bel è, ovviamente, un personaggio molto diverso dalla Pippa Fitz-Amobi che tutti amiamo e conosciamo. Ma, in realtà, è lontana anche dalla tormentata Sloane di “Five Survive“.

Non fraintendermi: so che quest’assenza di ripetizioni è una cosa buona. Soprattutto perché il livello della caratterizzazione dell’eroina si mantiene su dei livelli superiori alla media. E perché il suo arco trasformativo, a lungo andare, si rivela bello solido e convincente.

Ma che posso farci? Alcuni aspetti della personalità di Bel sono riusciti a farmi saltare la mosca al naso! Soprattutto la sua incredibile supponenza, la sua arroganza e i suoi dannatissimi daddy issues! Tempo di finire il primo capitolo, e ne avevo già abbastanza delle sue arie da smargiassa e dai suoi commenti da finta-badass liceale di periferia…


La Ricomparsa di Rachel Price

Antipatie personali a parte, “Il Ritorno di Rachel Price” è un mistery che ruba il cuore. E che, a volte, riesce a far vibrare delle corde profonde nell’animo del lettore. Soprattutto per quanto concerne, come annunciato alcuni mesi fa dalla stessa Holly Jackson, il tema della maternità e del complesso rapporto madre/figlia.

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“What Lies in the Woods”: la recensione del mistery di Kate Alice Marshall


what lies in the woods recensione - kate alice marshall

Questo martedì, la recensione di “What Lies in the Woods” ci accompagna!

Il libro di Kate Alice Marshall è un nuovo, torbido “small town mistery”. Ma, a essere del tutto sincera, stavolta si tratta di una lettura che ho trovato indigesta, e sotto parecchi punti di vista. Dopotutto, esistono poche cose più noiose di un thriller che non è in grado di coglierti di sorpresa neanche per un secondo, dico bene?


La trama

Un tempo, Naomi Shaw credeva nella magia. Ventidue anni fa, lei e le sue due migliori amiche, Cassidy e Olivia, erano solite trascorrere l’estate scorrazzando per i boschi, immaginando un mondo di cerimonia e di incanto. Lo chiamavano il “Gioco della Dea”.

La loro ultima estate insieme è finita con l’inspiegabile aggressione subita da Naomi. Per puro miracolo, la ragazza è riuscita a sopravvivere a diciassette coltellate e a identificare l’uomo che l’ha attaccata. La testimonianza della ragazza è stata decisiva per identificare il serial killer che stava terrorizzano l’area, peraltro già ricercato per l’omicidio di sei donne.

Agli occhi della comunità, Naomi e le sue amiche si sono comportate da eroine.

Ma, in realtà, le tre ragazze sono delle bugiarde.

Per decadi, hanno continuano a tenersi stretto un segreto per cui potrebbe valere la pena uccidere. Adesso, però, Olivia è pronta a rivelare la verità. Naomi, che soffre di amnesia selettiva, decide allora di scoprire cosa è accaduto davvero quel giorno, svelando la catena di eventi che ha portato al suo attacco.

Ma non ha idea di quello che potrebbe costarle



“What Lies in the Woods”: la recensione

“What Lies in the Woods” schiera in campo una protagonista bisessuale (ma che, stranamente, sembra attratta soltanto dalla sfilza di personaggi maschili che si materializzano sulla sua strada…), un armamentario di twist telefonatissimi, una deprimente collezione di cliché spacciati per archetipi…

Il risultato? Un mistery a forti tinte rose che mi sentirei di consigliare soltanto a un lettore alle primissime armi; uno che, possibilmente, non abbia mai sentito parlare di Paula Hawkins o Gillian Flynn. Ma neanche di Taylor Adams o Simone St. James, se per questo.

Praticamente, ti basta leggere la sinossi riportata in quarta di copertina per scoprire tutto quello che c’è da sapere a proposuto di questa storia e di dove andrà a parare. La stessa cosa che aveva attirato la mia attenzione – il “Gioco della Dea”, la dinamica angosciante e pericolosa che si viene a instaurare fra le tre bambine/giovani donne – si rivela, del resto, una sorta di specchietto per le allodole.

Sì, perché Kate Alice Marshall impiega UN ATTIMO a sminuire la complessità e le sfumature dell’amicizia al femminile, riducendo tutto a una deprimente pioggia di stereotipi.

Per cominciare, le basta trasformare la sua protagonista nella classica eroina tormentata a caccia di un cavaliere dalla scintillante armatura, e proseguire confinando le sue due amiche al ruolo di spalla/macchietta (non scendo nei particolari, per evitare quei due o tre spoiler in cui potresti davvero rischiare di incappare).


La verità è là fuori

Cosa resta, allora, di una premessa che poteva sembrare – non dico rivoluzionaria – ma quantomeno abbastanza intrigante da giustificare la lettura dell’ennesimo thriller?

Bè, sei sei interessato a quel genere di cose, sicuramente l’autrice approfondisce il tema delle varie turbe sentimentali della protagonista. Una donna adulta (che, peraltro, è stata vittima di abusi da adolescente…) e che, adesso, si sente incline sfoggiare le sue cicatrici e a mostrarsi come cinica, disincantata ecc. Ma che poi riesce, miracolosamente, a innamorarsi di un tizio gentile a caso nel giro di quattro pagine e a fidarsi ciecamente di lui… al punto da confidargli allegramente tutti i segreti della sua vita, compresi quelle delle sue cosiddette “amiche”.

Non vorrei, ora, che tu rischiassi di fraintendere i toni di questa recensione di “What Lies in the Woods”. Non nutrivo aspettative stellari nei confronti del titolo di Kate Alice Marshall . Quello che cercavo, semplicemente, era una buona forma di intrattenimento, qualcosa in grado di distogliermi dai miei studi per qualche ora.

Mi era già chiaro, insomma, che il romanzo non sarebbe stato un nuovo “Creature del Cielo” o una versione alternativa di “Mare of Easttown”.

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La trilogia “Come Uccidono le Brave Ragazze” in volume unico, a partire da novembre 2023


come uccidono le brave ragazze - volume unico - trilogia completa

Il volume unico della trilogia “Come Uccidono le Brave Ragazze”, di Holly Jackson, arriverà in libreria a partire dal 28 novembre 2023.

Non dimenticare di segnare questa data in agenda: dopotutto, potrebbe trattarsi di una ghiottissima opportunità per recuperare un successo editoriale di portata clamorosa, senza per questo essere costretti a spendere un patrimonio!

La raccolta in volume unico sarà, ovviamente, proposta dalla casa editrice Rizzoli. Conterrà i romanzi “Come Uccidono le Brave Ragazze” e i suoi due sequel: “Brave Ragazze, Cattivo Sangue” e “Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta”.


La trama

Tutti, a Fairview, conoscono la storia.

La bella e popolare Andie Bell è stata assassinata dal suo ragazzo, Sal Singh, che poi si è tolto la vita.

Fin da allora, la tragedia è stata al centro di ogni bisbigliata conversazione cittadina. E adesso, cinque anni più tardi, Pip riesce ancora a vedere gli strascichi che quell’incomprensibile atto di violenza ha lasciato su Fairview.

Eppure, Pip non riesce a scrollarsi di dosso la sensazione che, dietro la versione ufficiale degli eventi di quel giorno, si nasconda un mistero più grande. Magari è solo perché, da bambina, Pip conosceva Sal. Lo considerava uno dei ragazzi più gentili del mondo: com’è possibile che dietro quella facciata si nascondesse, in realtà, un assassino capace di una barbarie del genere?

Giunta all’ultimo anno di liceo, Pip decide di riesaminare il caso, chiuso da tempo, e di trasformarlo in un progetto speciale per il suo corso di studi. All’inizio, il suo unico obiettivo è quello di gettare un alone di dubbio sulle indagini originali. Tuttavia, presto Pip scopre una pista di oscuri segreti, brandelli di verità che potrebbero dimostrare l’innocenza di Sal… Ed è in quel momento che la linea fra passato e presente inizia a confondersi.

Perché c’è qualcuno, a Fairview, che non vuole permettere a Pip di continuare a scavare in cerca di risposte. E, adesso, la stessa vita della ragazza potrebbe essere in pericolo…



Il volume unico: “Come Uccidono le Brave Ragazze – la Trilogia Completa”

Se segui il blog da un po’, probabilmente sai già che mi considero una grande ammiratrice del lavoro di Holly Jackson. In modo particolare, ho amato la sua ri-definizione del sottogenere di “small town mistery” per ragazzi, i suoi intrecci psicologicamente complessi e la straordinaria protagonista a cui è stata in grado di infondere vita.

In effetti, la figura di Pippa Fitz-Amobi – un’effervescente e tenace detective amatoriale – rappresenta senz’altro il cuore pulsante dell’intera trilogia. Il suo tormentato percorso di formazione diventa, a poco a poco, il filo rosso che unisce gli insospettabili delitti in atto a Fairview, una tipica “città da cartolina” che nasconde parecchi scheletri nell’armadio.

Altra elemento che gioca a favore della trilogia “Come Uccidono le Brave Ragazze”: la capacità di queste storie di rendere il confine che separa il campo della narrativa per adulti da quella per ragazzi abbastanza sfumato da diventare, a poco a poco, quasi impercettibile.

E non si tratta nemmeno di un caso isolato: infatti, come è facile dedurre dalla mia recensione di “Five Survive”, anche il successivo thriller di Holly Jackson è riuscito a conquistarmi!

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“Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta”: Rizzoli annuncia il volume 3 della trilogia “Come Uccidono le Brave Ragazze”


una brava ragazza è una ragazza morta - come uccidono le brave ragazze 3

Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta”: sarà questo il titolo italiano del terzo volume della trilogia bestseller di Holly Jackson “Come Uccidono le Brave Ragazze“!

Il libro uscirà in Italia il 4 aprile 2023 e sarà tradotto, ancora una volta, dal bravissimo Paolo Maria Bonora.

In questo terzo romanzo, ritroveremo Pippa Fitz-Amobi – la tenace podcaster/intrepida detective adolescente, sempre pronta a battersi in prima linea per la scoperta della verità – alle prese con le numerose cicatrici emotive lasciate dallo sconvolgente finale di “Brave Ragazze, Cattivo Sangue”.

Fedele al motto “nessuna buona azione resterà impunita”, l’esistenza di Pip sta per sottostare a una sfilza di inquietanti cambiamenti. A partire dal terribile stalker che ha iniziato a minacciarla, perseguitandola tanto all’interno della comunità virtuale, quanto nell’ambito della vita di tutti i giorni.

Senza contare il fatto che a Little Kilton, a quanto pare, ogni torbido segreto sta finalmente per venire allo scoperto…


“Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta”: la trama

Pippa Fitz-Amobi è tormentata dal modo in cui è finita la sua ultima indagine.

Presto, la nostra eroina partirà per la Cambridge University. Ma è a questo punto che un nuovo caso riesce a trovarla; un caso che, per una volta, la riguarda in maniera piuttosto diretta.

La ragazza, ormai, pensava di essersi abituata alle minacce online. Eppure, ce n’è una che riesce a catturare il suo sguardo, le parole di uno sconosciuto che continua a domandarle: «Chi verrà a cercarti, quando sarai tu a sparire nel nulla?»

E il problema non si limita soltanto alla sfera virtuale, purtroppo. Pip ha uno stalker, qualcuno che sa dove vive. La polizia, tanto per cambiare, si rifiuta di agire; e poi la ragazza scopre una connessione fra il suo stalker e un serial killer locale.

L’assassino è in prigione da sei anni, ma Pip ha ragione di sospettare che dietro le sbarre sia di nuovo finito l’uomo sbagliato.

Mentre si dipana un gioco mortale, Pip inizia a realizzare che, a Little Kilton, il cerchio sta finalmente per chiudersi.

Ma se Pip non riuscirà a trovare, e alla svelta, le risposte ai molti misteri che la circondando, stavolta potrebbe essere lei a finire in un sacco di plastica…



La serie tv nel futuro di Pip Fitz-Amobi

Un paio di mesi fa, ho pubblicato qui sul blog un nutrito elenco di libri thriller simili a “Come Uccidono le Brave Ragazze”. Il duplice scopo di quell’articolo è sempre stato evidente: fornire una cura alla tipica astinenza da small town mistery del lettore compulsivo di gialli e, al tempo stesso, ingannare il tempo in attesa dell’uscita italiana del terzo volume della serie.

Per fortuna, l’affidabile casa editrice Rizzoli, che ci aveva promesso il libro per l’arrivo della primavera, ha mantenuto la parola.

“Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta” andrà a chiudere una trilogia YA amatissima, peraltro pronta a fornire il materiale di base per quello che si prospetta già come uno degli adattamenti televisivi più attesi delle prossime stagioni.

Ricordiamo che sarà la rete televisiva britannica BBC a produrre la serie tv tratta dai romanzi di Holly Jackson. Lo show arriverà successivamente in Italia grazie a Netflix.

Il cast include Emma Myers, Zain Iqbal, Asha Banks e Anna Maxwell Martin, mentre la sceneggiatura è stata affidata a a Poppy Cogan, una delle autrici della recente miniserie mistery di Netflix “Red Rose”.

Aggiornamento: da oggi, puoi leggere la mia recensione della serie tv a “A Good Girl’s Guide to Murder” tratta dal romanzo “Come Uccidono le Brave Ragazze”! 🙂

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11 libri simili a “Come uccidono le brave ragazze”


Se stai cercando dei libri simili a “Come uccidono le brave ragazze, l’irresistibile mistery YA firmato dall’autrice britannica Holly Jackson

Congratulazioni: sei appena capitato nel posto giusto!

Quello che ti aspetta è un piccolo (ma succulento!) elenco di letture che mi sento di consigliare a tutti i fan della serie. Storie adrenaliniche, coinvolgenti e dense di suspense, che ti permetteranno di immergerti in un gorgo di segreti, false piste, tradimenti e misteri. E, ovviamente, anche di mettere alla prova le tue innate capacità di detective!

Insomma, qualcosa mi dice che, grazie a questa lista, troverai finalmente un modo per curare la tua astinenza da romanzi gialli per ragazzi


“A casa prima di sera” di Riley Sager (in italiano)

libri simili a come uccidono le brave ragazze - a casa prima di sera

Ogni volta che qualcuno mi dice: «Ho adorato i romanzi di Holly Jackson, dove credi che potrei trovare altri libri simili a “Come uccidono le brave ragazze”?», quello di Riley Sager è il primo nome che mi salta in mente.

I suoi romanzi sono sempre garanzia di successo; anche perché, finora, si sono sempre rivelati in grado di elargire ai lettori tre elementi fondamentali: un ritmo indiavolato, una buona caratterizzazione dei personaggi e dei colpi di scena praticamente a prova di bomba!

In “A casa prima di sera”, una donna ritorna nella casa resa famosa dal memoir scritto da suo padre. Il libro in questione è un horror, un bestseller internazionale abbastanza inquietante e diabolico da rivaleggiare con il celebre “The Amytiville Horror”.

Maggie non crede neanche a una parola del delirante resoconto paterno: dopotutto, ama considerarsi una persona razionale ed equilibrata. Anche se, all’epoca dei fatti, era ancora troppo giovane per analizzare lucidamente gli eventi che stavano capitando alla sua famiglia…

In ogni caso, Maggie non ha mai nemmeno preso in considerazione l’esistenza di spettri, demoni e fantasmi. Eppure, bastano pochi giorni di terrore per riportare a galla una serie di angoscianti interrogativi.

E se nel fantasioso resoconto di suo padre si fosse sempre nascosta una punta di verità? E se nella sua vecchia casa si annidassero segreti molto più oscuri e pericolosi di quanto chiunque possa immaginare?

“A Casa Prima di Sera” non è, strettamente parlando, un romanzo YA. Ma grazie alla sua scorrevolezza, al suo ritmo avvincente e alla sua miriade di colpi di scena, può rivelarsi una scelta perfetta anche per il pubblico dei lettori più giovani!

Su Amazon puoi acquistare la tua copia dell’edizione Fanucci, sia in formato digitale che cartaceo.

PS: nel caso tu abbia già letto – e apprezzato – “A casa prima di sera”, ti consiglio di recuperare anche gli adrenalinici “Final girls: Le sopravvissute” e “Chiuditi dentro”.


“Spero tu stia ascoltando” di Tom Ryan (in italiano)

Come la mia recensione di “Spero tu stia ascoltando” ti confermerà, quello di Tom Ryan è probabilmente uno dei libri più simili a “Come uccidono le brave ragazze” in cui ti capiterà mai di imbatterti.

La protagonista è una ragazza adolescente che (proprio come la nostra Pippa Fitz-Amobi!) decide di iniziare un podcast true-crime dedicato a vari casi di persone scomparse.

Quando aveva sette anni, infatti, Dee ha assistito, impotente e confusa, al rapimento della sua migliore amica. Nessuno degli investigatori coinvolti è mai stato in grado di venire a capo delle indagini, e la piccola non ha mai fatto ritorno.

Giorno dopo giorno, Dee è stata costretta a crescere facendo i conti con quel logorante senso di colpa; una “spinta” quotidiana, che l’ha indotta a creare il podcast e a impegnarsi attivamente per aiutare i malcapitati nella sua stessa situazione.

Dee, però, non hai mai acconsentito a divulgare pubblicamente la sua identità. Almeno fino a quando un’altra bambina del suo quartiere non scompare misteriosamente, costringendo Dee a rivivere il più traumatico episodio del suo passato…

Ti ricordo che puoi acquistare su Amazon l’edizione italiana, targata Fanucci, di “Spero Tu Stia Ascoltando”.


“How to survive your murder” di Danielle Valentine (disponibile in inglese)

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Una sorta di “Come uccidono le brave ragazze” in chiave slasher, con un’abbondante spruzzata di “Scream” e “Auguri per la tua morte”!

Se ami i film horror per ragazzi e sei incline a fagocitare YA come se non ci fosse un domani, questo divertentissimo romanzo di Danielle Valentine potrebbe fare al caso tuo.

Alice Lawrence è la sola testimone dell’omicidio di sua sorella. E, nel corso dell’anno trascorso dall’assassino di Claire, la vita di Alice ha avuto modo di andare completamente a rotoli.

I suoi genitori hanno divorziato e i suoi amici hanno smesso di parlarle. Come se non bastasse, il giorno del processo al killer di Claire continua a pendere sulla sua testa come la proverbiale spada di Damocle. Non tutti credono alla testimonianza di Alice, del resto: Claire era la classica ragazza bionda e solare, una star del teatro, e tutti quanti la amavano.

Ma Alice? Una nerd che sognava di diventare una patologa forense, di quelle che preferiscono restare a casa a guardare vecchi film dell’orrore, mentre tutti i suoi coetanei escono per imbucarsi a qualche festa.

Eppure, malgrado le differenze, Alice e Claire erano legatissime. Per questo, adesso, Alice non vede l’ora di testimoniare e assicurarsi che il mostro che ha ucciso la sorella finisca dietro le sbarre…

Sennonché, il primo giorno del processo, una ragazza che assomiglia in maniera spaventosa alla Sidney Prescott di “Scream” la stordisce con un colpo in testa. E, quando Alice si risveglia, si ritrova catapultata indietro nel tempo: di nuovo ad Halloween, la notte in cui Claire è stata ammazzata… giusto in tempo (forse) per fermare l’atroce omicidio che ha rovinato più di una vita.

L’edizione in lingua originale inglese di “How to Survive Your Murder” è disponibile su Amazon.


“Sadie” di Courtney Summers (in italiano)

Un giorno, il il famoso autore di podcast radiofonici West McCrat riceve una telefonata disperata da parte di una donna: la voce appartiene a una perfetta sconosciuta, che lo implora di aiutarla a ritrovare Sadie, la figlia diciannovenne scomparsa. West non è convinto che dietro la scomparsa della ragazza si celi una storia degna di essere raccontata: dopotutto, ragazzine provenienti da ogni parte del mondo svaniscono senza lasciare traccia ogni giorno, no?

Ma poi West scopre che Sadie è fuggita di casa in seguito al brutale omicidio di sua sorella minore, Mattie. E comincia a intuire che nel cuore di questa ragazza ferita e solitaria potrebbe annidarsi il seme di un piano di vendetta – e di un’orribile tragedia – ancora in procinto di consumarsi…

Un mistery YA più cupo, introspettivo e drammatico di “Come uccidono le brave ragazze”… ma, a mio avviso, ugualmente coinvolgente e ricco di tensione! Per i fan dei thriller YA, una delle (poche) letture realmente imprescindibili.

Su Amazon puoi acquistare una copia di “Sadie” in lingua italiana, in una bella edizione targata Rizzoli.


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“Come Uccidono le Brave Ragazze”: la recensione del libro mistery di Holly Jackson


come uccidono le brave ragazze recensione - holly jackson

La recensione di “Come Uccidono le Brave Ragazze” arriva, puntuale come un orologio, a ricordarci che il mondo degli YA ha ancora tantissimo da offrire!

E a dimostrare che perfino il lettore più adulto e smaliziato può leggere un classico “whodunnit” in versione teenager e divertirsi come un pazzo.. a patto che la storia risulti orchestrata a dovere.

Come in questo caso.

In effetti, il primo volume della trilogia crime di Holly Jackson offre una vera e propria girandola di colpi di scena, personaggi ambigui e complicazioni al cardiopalma.

L’elemento che colpisce più di tutti, però?

La costruzione dell’eroina di “Come Uccidono le Brave Ragazze”.

Un meraviglioso personaggio femminile, capace di aggiudicarsi in breve tempo il cuore di qualsiasi lettore.

Il suo nome è Pippa Fitz-Amobi: la briosa, tenace detective dilattante che è un po’ Hermione Granger, un po’ Temperance Brennan, un po’ ognuno di noi


La trama

A Fairview, tutti conoscono la storia.

Andie Bell era bella e popolare, e poi è stata assassinata dal suo fidanzato. Un ragazzo di nome Sal Singh che, subito dopo il crimine, si è tolto la vita in preda a un attacco di sensi di colpi.

Per anni, è stato l’unico argomento di cui chiunque, in città, riuscisse a parlare. E, cinque anni più tardi, Pip riesce ancora a intravedere i segni delle cicatrici che quell’infame tragedia ha lasciato sul volto della sua comunità.

Eppure, Pip non riesce a scuotersi di dosso la sensazione che quel giorno sia accaduto qualcosa di più.

Da bambina, Pip conosceva Sal, e lo reputava un ragazzo gentile, buono e affidabile, incapace di far del male perfino a una mosca.

Com’è possibile, allora, che Sal fosse anche un efferato assassino?

Adesso che è giunta all’ultimo anno di liceo, Pip decide di riesaminare il caso e sfruttare le sue indagini per compilare il progetto scolastico speciale che le permetterà, con ogni probabilità, di diplomarsi in grande stile.

All’inizio, il suo obiettivo è semplicemente quello di gettare un seme di dubbio sulla sequenza dei fatti che gli inquirenti hanno ricostruito in relazione all’omicidio di Andy.

Ma, a poco a poco, una scia di segreti comincia a venire alla luce; verità insospettabili, che potrebbero riuscire a scagionare davvero il giovane accusato.

Sal avrebbe potuto essere innocente

Pip non fa in tempo a pensare questa frase, che la linea che divide il passato dal presente inizia piano piano a sfumare.

Perché qualcuno, a Fairview, farebbe qualsiasi cosa per evitare che Pip continui a ficcanasare a caccia di risposte… e, adesso, la sua stessa vita potrebbe essere in pericolo.


“Come Uccidono le Brave Ragazze”: la recensione

Come dicevo, uno degli aspetti del romanzo di Holly Jackson che ho apprezzato di più ha a che fare con il rinfrancante atteggiamento di Pip nei confronti di tutta l’indagine: vale a dire, la tendenza a reagire con un rassicurante, energico, condivisibilissimo «No Bullshit» al cospetto di ogni tipica “distrazione” da storia young adult.

Se in questi giorni ti è capitato di fare un’occhiata alla serie tv “The Midnight Club” su Netflix, probabilmente avrai già intuito di cosa sto parlando. Ritmo annacquato, giovani amori tragici pronti a sbocciare a casaccio, una sgradevole tendenza a sminuire la complessità delle personalità individuali, per cercare di dar lustro a questa o quell’altra tematica altamente educativa…

In poche parole, un autentico strazio!

Sono lieta di farti sapere che, nel thriller della Jackson, non troverai all’opera nessuno di questi limiti.

Al contrario: l’intreccio di “Come Uccidono le Brave Ragazze” è un meccanismo serratissimo, implacabile e pronto a fagocitare il lettore.

Per come la vedo io, i vari espedienti della Jackson funzionano soprattutto perché:

a) L’autrice riesce a pianificare la sua trama alla perfezione, riadattando tutti gli elementi tipici del genere secondo una ricetta altamente personale e, soprattutto, centrando in pieno tutti i momenti-chiave della narrazione (il “midpoint” di questo romanzo, ad esempio, è una vera e propria forza della natura, ragazzi!)

b) In nessun momento della narrazione, le (poche) concessioni al romance, o quelle (leggermente più numerose) legate al sottogenere “interno” del romanzo (la storia di formazione), arrivano a distogliere l’attenzione del lettore da ciò che conta davvero: vale a dire, nell’ottica di un romanzo giallo, l’enigma, l’intrigo, le false piste, la componente psicologica.


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“Non Ci Prenderanno”: nel 2023 in Italia il nuovo mistery YA di Jessica Goodman


Non Ci Prenderanno”, traduzione italiana di “They’ll Never Catch Us” di Jessica Goodman, arriverà in libreria il prossimo anno.

Grazie a Fanucci, pare proprio che avremo la possibilità di leggere nella nostra lingua un nuovo thriller YA dall’autrice di “Loro Volevano Essere Noi”, altro recente successo targato TimeCrime.

La storia verterà sulle vicissitudini di due sorelle adolescenti – legate, ma in forte competizione fra loro – destinate a entrare in crisi nel momento in cui la scomparsa di una compagna di squadra interverrà a stravolgere il loro delicato equilibrio…


non ci prenderanno - jessica goodman . they'll never catch us

“Non Ci Prenderanno: la trama

Fra le sorelle Stella e Ellie Steckler passa un solo anno di differenza d’età, ma le loro diverse personalità hanno sempre reso complicata la loro relazione.

Stella è ambiziosa, concentrata su un unico obiettivo, e totalmente devota al suo scopo; per cui, preferisce trascorrere da sola la maggior parte del suo tempo. La corsa campestre è la sua vita, e Stella non permetterà mai a nessuno di frapporsi sulla sua strada verso il successo.

Anche Ellie ama la corsa e ha del talento. Tuttavia, la cosa non le preclude la possibilità di divertirsi e circondarsi di amici: a Ellie, infatti, piace andare alle feste, uscire, vivere un’esistenza in grado di estendersi al di là del mondo della corsa.

Eppure, le due sorelle hanno anche un’altra cosa in comune: la ragazza nuova, Mila Keene.

In qualche modo, da quando Mila è arrivata in città, la vita delle Steckler non è più stata la stessa.

Dapprincipio, entrambe avevano la tendenza a considerare Mila – un’atleta così brillante, apprezzata e promettente – una minaccia per le loro carriere. Eppure, a poco a poco, Ellie non è riuscita a fare a meno di lasciarsi irretire dalla sua personalità così calda, così simpatica e affettuosa.

E poi, dopo il tradimento del suo primo fidanzato, Mila sembra proprio la persona perfetta a cui confidare i propri segreti!

Anche Stella ha avuto modo di notare quanto Mila sia sveglia, forte e intelligente: qualcuno con cui Stella potrebbe, forse, finalmente essere in grado di creare una vera connessione

Ma, un brutto giorno, Mila esce di casa per un allenamento, e non torna più indietro.

Nessuno sa cosa le sia successo; eppure, in qualche modo, gli occhi di tutti sembrano pronti a posarsi sulle sorelle Steckler.

E se le ragazze avessero qualcosa a che fare con la scomparsa di Mila?


Un cigno in pista

Con l’imminente uscita di “Non Ci Prenderanno”, la collana YA di casa Fanucci andrà ad arricchirsi di un nuovo “small town mistery” dedicato alla fascia dei lettori più giovani.

A quanto pare, la trama del romanzo di Jessica Goodman si concederà, in maniera piuttosto palese, qualche piccolo ammiccamento al film cult “Il Cigno Nero”. Dopotutto, lo stesso personaggio di Mila sembra richiamare (in maniera abbastanza esplicita) quello interpretato da Mila Kunis nel grande classico di Darren Aronofsky.

Confidente, mentore, amica, rivale… Se incontrassi la miglior versione possibile di te stessa, cosa pensi che succederebbe?

Troveresti la tua anima gemella?

Oppure l’ombra dalla quale stavi cercando di scappare?

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