“Faebound”: la recensione del libro romantasy di Saara El-Arifi


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La recensione di “Faebound” arriva finalmente su questi schermi, per la gioia dei fan di titoli come “Fourth Wing” e “Il Principe Crudele”!

Il libro di Saara El-Arifi è un concentrato di azione, romance e magia. Al centro dell’intreccio si dipana l’emozionante storia di due sorelle. Le ragazze si ritroveranno travolte da un tripudio di sinistre profezie e verranno scagliate fra le braccia di un mondo fatato, nella miglior tradizione delle opere di Holly Black.

Un luogo denso di pericoli, rivelazioni magiche, macchinazioni politiche e principi (ma anche principesse!) prodigiosamente inclini a ritrovarsi in varie condizioni di seminudità.

Con l’aggiunta di un ottimo worldbuilding e di un (bel) po’ di spicy!


La trama

Yeeran è nata sul campo di battaglia, ha vissuto sul campo di battaglia e, un giorno, morirà sul campo di battaglia.

O almeno, questo è ciò che ha sempre pensato.

Dopo aver raggiunto il grado di colonnello nell’armata degli elfi della tribù Waning, Yeeran si sente particolarmente orgogliosa della sua carriera. Essere costretta a combattere al fianco di bambini-soldato e sterminare creature magiche al fine di garantire altro potere per la sua fazione? Si tratta soltanto dell’l’inevitabile prezzo da pagare per la vittoria.

Dopotutto, Yeeran non ha mai conosciuto altro che guerra, morte e una fame spietata. Mentre sua sorella minore, Lettle, sta cercando di guadagnarsi da vivere diventando una divinatrice; perennemente alla ricerca di profezie in grado di annunciare un futuro migliore.

Eppure, non appena un fatale errore da parte di Yeeran spinge il comandante della sua tribù a bandirla per sempre dalle terre degli elfi, le due sorelle si ritrovano in balia degli eventi. Non c’è scelta, adesso: per cercare di sopravvivere, bisognerà avventurarsi nelle terrificanti terre desolate al di là dei confini.

Sarà proprio lì che avrà luogo un incontro l’impossibile: quello con la temuta corte dei Fae. Un popolo che si credeva estinto da un millennio, e sul cui conto circolano parecchie voci inquietanti. Yeeran e Lettle saranno costrette a immergersi nel loro mondo seduttivo e misterioso.

Ciò che troveranno – amore, tradimento, misteri e segreti arcani – cambierà per sempre il loro destino.


“Faebound”: la recensione

Con “Faebound”, Saara El-Arifi si rivolge al vasto Popolo del romantasy. E lo fa con un tono di voce chiaro, suadente e irresistibile: assolutamente impossibile da ignorare.

L’estetica ricorda un po’ quella de “Il Priorato dell’Albero delle Arance”, un po’ i libri di Rebecca Yarros e Sarah J. Maas, e un po’… la serie tv “The Chronicles of Shannara”, per chi avesse ancora la ventura di ricordarla.

Un formato che richiama i ritmi sincopati di MTV, con la sua tavolozza di colori sgargianti e le sue succulente patentesi al limite del trash… ma soprattutto, bisogna dirlo, nella sua versione “prodotti di qualità”. Con una grande quantità di concessioni ai principali tropes del momento (in primis, il sempreverde enemies-to-lovers) e un’abbondante aggiunta di queer-normativity.

In “Faebound”, il lettore segue i PoV e gli archi narrativi di due personaggi principali: Yeeran e Lettle. Guerriera indomabile la prima; veggente dai toni profetici la seconda. Il loro legame di sorellanza rappresenta il “collante” di tutta la storia, potremmo dire; di fatto, pur concedendo innumerevoli pagine all’esplorazione dei sentimenti delle ragazze nei confronti dei loro rispettivi love interests, Saara El-Arifi si dimostra estremamente abile nel tenere insieme i vari tasselli dell’intreccio.

Le love story di cui vale la pena parlare sono due: una f/f e una m/f. Anche se l’identità dei personaggi coinvolti dovrebbe essere chiara a chiunque superi pagina 50 (o poco più), evito di fare nomi per paura di spoilerare qualcosa che non dovrei.

Sappi, però, che mi sono ritrovata ad apprezzare molto entrambi i subplot. Non so se mi abituerò mai a questo surplus di ormoni in ambito YA; in compenso, durante la lettura di “Faebound”, mi sono imbattuta in ben due coppie da shippare come se non ci fosse un domani.

Non è un traguardo da poco!


Un boom di adrenalina, emozioni e magia

Per descrivere il worlbuilding di questo nuovo romanzo di Saara El-Arifi, Publishers Weekly usa le parole “lush and exciting”.

Ho deciso di riportare questi aggettivi nella mia recensione di “Faebound”, perché… bè, francamente, non potrei essere più d’accordo di così! Il mondo in cui si svolge la storia è davvero ricco, seducente e articolato. Peraltro, la sua affascinante mitologia rende delizioso il “compito” di svelare gli arcani segreti che si nascondono nel suo passato.

Anche se non ha ancora trovato occasione di esprimere il suo pieno potenziale, direi che perfino il sistema magico (a base di tamburi da guerra e “fruste” di energia scintillante) è riuscito a colpirmi. Soprattutto in termini di freschezza e di originalità. Non vedo l’ora di scoprire quali saranno i prossimi sviluppi; soprattutto per quanto riguarda la questione di Afa, l’ultimo Umano, e del linguaggio segreto che costituisce la chiave per dissolvere la maledizione che affligge l’Albero dei Fae e l’intera dinastia reale.

Il cliffhanger con cui si chiude questo primo volume della serie (“Faebound” costituisce, di fatto, il primo atto di una trilogia annunciata…) si dimostra, forse, abbastanza prevedibile da sembrare telefonato. Ma stiamo anche parlando di un plot estremamente coerente, dal punto di vista della costruzione narrativa. Un colpo di scena che, peraltro, riesce a svolgere benissimo la sua funzione: irretire il lettore, piantandolo in asso sul più bello e… spingendolo a marcare disperatamente sul calendario i giorni che lo separano dall’uscita del prossimo volume!


Cosa leggere dopo “Faebound”?

Partendo dal presupposto di essere già “in pari” con la lettura della bibliografia omnia di Holly Black, con i libri di Rebecca Yarros e con la serie “The Roots of Chaos” di Samantha Shannon, un titolo che ti consiglio di tenere d’occhio è senz’altro il delizioso “Lore of the Wilds” di Annaleigh Sbrana.

Un’altra lettura interessante potrebbe essere il nuovo “When the Moon Hatched” di Sarah A. Parker. ll condizionale è d’obbligo: purtroppo, non ho ancora avuto modo di iniziarlo. Tuttavia, le recensioni straniere mi incoraggiano a pensare che potrebbe trattarsi di una buona opzione.

Un suggerimento del tutto personale, invece? Se ti è piaciuto “Faebound”, non lasciarti sfuggire lo scanzonato e romanticissimo “A Ruinous Fate” di Kaylie Smith.

Nel caso in cui, invece, sia stata soprattutto la componente LGBT del romantasy di Saara El-Arifi ad accendere il tuo interesse, volgi la tua attenzione all’esilarante Regency “Mortal Follies” di Alexis Hall.


*Ti ricordo che “Faebound” è disponibile su Amazon, in formato cartaceo oppure in ebook. Per il momento, esclusivamente in lingua inglese. L’edizione italiana è stata comunque annunciata da Ne/oN Libri (data di uscita in traduzione: TBA).


E tu? Cosa ne pensi della mia recensione di “Faebound”?

Hai mai letto qualcosa di Saara El-Arifi? 🙂


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