“Le Navi d’Ossa”: pirati, draghi e battaglie nel libro fantasy di R. J. Barker


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Le Navi d’Ossa”, traduzione italiana di “The Bone Ships” di R. J. Barker, arriverà in Italia grazie alla casa editrice Meridiano Zero.

Il romanzo – primo volume di una trilogia fantasy di nicchia, ma molto apprezzata dai fan britannici – arriverà in libreria il 31 marzo 2023. L’uscita segnerà il gradito ritorno in Italia dell’autore de “L’Età degli Assassini”, storia dai toni grimdark approdata da noi nel 2017, per opera della Mondadori.


“Le Navi d’Ossa”: la trama

Per generazioni, le Cento Isole hanno continuato a costruire le loro navi a partire dalle ossa di antichi draghi ormai estinti. Il tutto, allo scopo di portare avanti una guerra interminabile, che si trascina da generazioni e generazioni.

Perché i draghi saranno anche scomparsi… ma la battaglia per la supremazia persiste da tempo immemore.

Sennonché adesso, per la prima volta dopo secoli, un drago vivente è stato avvistato nelle acque distanti. E, naturalmente, adesso entrambe le parti del conflitto vedono in questa scoperta l’opportunità di ribaltare le sorti del conflitto a proprio favore.

È in queste circostanze che Joron Twiner, capitano in disgrazia di una nave maledetta, incrocia il sentiero della determinata dama di nave “Lucky” Meas, pronta a requisire il comando dell’imbarcazione nera per dare la caccia al drago.

Ma, per avere qualche speranza di acciuffare la creatura mitologica che tutti stanno cercando, i due reietti dovranno unire le forze e affidarsi a un pericoloso equipaggio di criminali ed emarginati…



La trilogia “The Child Tide”

Ti dirò: quando l’autrice della saga “I Mercanti di Borgomago” si spinge al punto di definire “brillante” un romanzo fantasy a tema piratesco, solitamente mi sento piuttosto incline a drizzare la antenne.

Del resto, Robin Hobb non è stata l’unica a spendere parole di lode nei confronti della trilogia “The Tide Child” di Barker. Anche John Gwynne, Tasha Suri, Evan Winter e Adrian Tchaikovsky hanno espresso tutto il loro entusiasmo nei confronti di questa saga.

E, ammettiamolo…

Draghi, pirati, avventure, battaglie, una coppia di outsider al comando di un’imbarcazione piena di tagliagole?

Se non è questa la ricetta per un romanzo fantasy esplosivo, non saprei proprio cos’altro chiedere…

Va precisato che ne “Le Navi d’Ossa”, secondo una recensione pubblicata sull’imprescindibile sito “Publisher Weekly”, R. J. Baker dedica un’inusuale livello di attenzione alla cura del dettaglio, soprattutto per quanto riguarda la descrizione della vita marinaresca in tutte le sue sfumature. Tant’è che, verso la fine, l’autore dell’articolo arriva a paragonare il libro a una delle saghe nautiche del famoso romanziere Patrick O’Brian.

Colgo anche l’occasione per ricordare che “Navi d’Ossa” è riuscito ad aggiudicarsi, nel 2020, il British Fantasy Award per il miglior romanzo, sbaragliando la competizione offerta da concorrenti del calibro de “Le Diecimila Porte di January” di Alix E. Harrow, “The Migration” di Helen Marshall e “The Poison Song” di Jen Williams.

La trilogia “The Child Tide” comprende i libri:

  1. The Bone Ships (Le Navi d’Ossa, 2022, Meridiano Zero);
  2. Call of the Bone Ships;
  3. The Bone Ship’s Wake.

Gli altri romanzi fantasy di R. J. Barker

Di nazionalità inglese, R. J. Barker ha esordito nel 2017 con il romanzo “L’Età degli Assassini”, primo volume della trilogia “Wonded Kingdoms”.

Da quando gli è stato diagnosticato il Morbo di Crohn, Barker ha dichiarato di voler “sfruttare” la propria esperienza personale per esplorare il tema della disabilità all’interno della narrativa fantastica. Girton, il protagonista della sua opera d’esordio, rappresenta un esempio lampante di questo desiderio.

Dopotutto, per citare le sue parole:

«I personaggi disabili esistono, nel fantasy, certo che esistono, ma si tratta, spesso, di personaggi di contorno: il mago zoppo che qualcuno decide di andare a trovare, o la veggente non vedente. A volte, sono personaggi che sono stati feriti, ma direi che c’è una sottile distinzione da fare, qui. Perché essere feriti può essere un marchio di orgoglio e un segno di eroismo. […] Ma la ferita “onorevole” non comporta lo stesso tipo di afflizione che colpisce coloro che sono nati con una “malformazione”.»

R.J. Barker sul tema della disabilità nel fantasy

Mi domando se, a questo punto, possiamo aspettarci di trovare un’interessante rappresentazione della disabilità anche fra le pagina de “Le Navi d’Ossa”, o all’interno del suo prossimo romanzo, “Gods of the Wyrdwood”.

Un libro fantasy molto, molto atteso oltremanica, che narrerà le avventure di Cahan du Nahare, uno dei pochi uomini in grado di orientarsi nella natura selvaggia e sopravvivere alle insidie offerte da una pericolosa foresta contesa da divinità immortali.

Quando la seguace di un dio minore chiederà il suo aiuto, toccherà a Cahan guidare la donna attraverso gli alberi, alla ricerca di un bambino smarrito…

Ma in una terra in cui gli dei non riescono a smettere di bisticciare, e in cui i monaci-guerrieri non fanno altro che scagliarsi l’uno alla gola dell’altro, Cahan sarà costretto a scegliere da che parte stare…

E le conseguenze della sua decisione potrebbero generare gravi ripercussioni per il mondo intero.


*Ti ricordo che “Le Navi d’Ossa” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 31 marzo 2023.


E tu? Hai mai letto qualcosa di R. J. Barker?

Cosa ne pensi della trama de “Le Navi d’Ossa”? 🙂


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