“Una Lezione di Perfidia”: la recensione del libro dark academia di S. T. Gibson


una lezione di perfidia recensione - s t gibson

Arriva la recensione di Una Lezione di Perfidia, libro gotico di S. T. Gibson a metà strada fra coming-of-age e dark academia.

Questo libro nasce come una “costola” del chiacchieratissimo romanzo erotico Una Dote di Sangue, pubblicato in Italia dalla Mondadori nel 2022. In linea teorica, si configura anche come una rivisitazione moderna del classico ottocentesco Carmilla di Sheridan Le Fanu.

Dico “in linea teorica” perché, a conti fatti, le uniche cose che Carmilla e Una Lezione di Perfidia condividono davvero sono i nomi di alcuni personaggi e qualche citazione ossessiva. Ma analizziamo più a fondo la questione, a partire dall’accattivante sinossi del nuovo lavoro della Gibson…


La trama

Il college di Saint Perpetua si staglia nelle profondità delle dimenticate colline del Massachusetts. Isolato e antico, non è decisamente un luogo per ragazze pavide. Qui, infatti, i segreti sono una merce di scambio corrente, l’ambizione è linfa vitale, e strane cerimonie accolgono le studentesse al loro arrivo a scuola.

Il suo primo giorno di lezioni, Laura Sheridan si trasforma, quasi senza volerlo, nella più acerrima rivale accademica di Carmilla, una compagna di studi bellissima ed enigmatica. Insieme, le due ragazze finiscono risucchiate nell’orbita dell’esigente professoressa di poesia, Miss De Lafontaine, che intrattiene la sua particolare ossessione oscura nei confronti di Carmilla.

Ma mentre la rivalità fra Laura e Carmilla inizia ad assumere i connotati di un legame sempre più intenso e delizioso, Laura è costretta a confrontarsi con i suoi strani appetiti. Intrappolate in un sinistro gioco di politica, professori assetati di sangue e magia, Laura e Carmilla dovranno decidere quanto siano disposte a sacrificare, nella loro incessante ricerca di conoscenza.


Una Lezione di Perfidia: la recensione

Andiamo dritti al punto: è più avvincente Una Lezione di Perfidia o Una Dote di Sangue?

Probabilmente dipende tutto dai gusti personali: ammetto di aver apprezzato leggermente di più questo secondo retelling. Tuttavia, nel complesso, considero Una Dote di Sangue un romanzo più solido, significativo e, soprattutto, caratterizzato da una voce narrante decisamente più potente.

Non è necessario leggere Una Dote di Sangue per comprendere gli eventi di Una Lezione di Perfidia, né viceversa. Tuttavia, è importante sapere che le due opere sono molto affini e si focalizzano su tematiche simili, come le relazioni tossiche e il sesso consensuale tra adulti.

In definitiva, cosa ho apprezzato di Una Lezione di Perfidia? Senza dubbio, la sua atmosfera oscura e intrisa di mistero, perfettamente in linea con i capolavori del genere dark academia, e le prime 100 pagine del romanzo, straordinariamente avvincenti e immersive.

Infatti, il primo atto di questo intrigante retelling, ambientato nel contesto delle iconiche contestazioni degli Anni Sessanta, si rivela straordinariamente coinvolgente e carico di suspense. Un avvio ideale per gli archi trasformativi delle due protagoniste, con un focus particolare sulla delicata figura di Laura, appassionata di letteratura weird-erotica ottocentesca e attratta dalle sfumature rischiose del ruolo di giovane dominatrix in erba…


Una Carmilla… priva di mordente?

Peccato che la narrazione inizi a smarrire la bussola già a metà strada. La trama, infatti, si sfalda progressivamente sotto il peso soffocante di una serie di colpi di scena che non sembrano amalgamarsi con il resto della storia. Anche la prosa subisce un cambio di registro, trasformandosi in un flusso disordinato di paragrafi che forzano eccessivamente il tema delle relazioni oscure e morbose, finendo per annullare ogni possibilità per il lettore di instaurare un legame emotivo con le protagoniste.

(O, magari, sono solo io che trovo difficile shippare due personaggi, quando l’autrice mi obbliga a “osservarli” mentre finiscono a letto con altra gente random perché sì…).

Ad ogni modo, il principale punto debole di Una Lezione di Perfidia è probabilmente legato alla caratterizzazione di Carmilla stessa. L’idea di reinventare un’icona della letteratura gotica – un personaggio che, nell’immaginario collettivo, incarna l’essenza della Vampira Predatrice per eccellenza – trasformandola in una giovane viziata, privilegiata e palesemente in cerca di supporto psicologico (qualcuno ha detto mommy issues, per caso?) risulta efficace esattamente quanto ci si potrebbe aspettare.

Leggere i capitoli narrati dal suo punto di vista mi ha fatto costantemente oscillare tra l’imbarazzo di seconda mano e un senso di irritazione profonda. Con un carattere così – capriccioso, egocentrico e insopportabilmente lamentoso – risulta davvero difficile pensare che Carmilla possa essere vista come un love interest interessante per chiunque. Non a caso, il trope del grumpy x sunshine, in teoria così promettente, finisce per esaurire il suo potenziale nel giro di pochi capitoli…


Di regine vampire e umani-accessorio

Per quanto mi stia sforzando di scrivere una recensione di Una Lezione di Perfidia il più possibile obiettiva, non posso fare a meno di soffermarmi sul modo in cui l’autrice ha orchestrato l’apparizione della sua special guest star proveniente da Una Dote di Sangue.

Un personaggio amatissimo da molti fan della Gibson, ma che personalmente non mi ha mai trasmesso nulla. Tuttavia, non è questo il vero nodo della questione.

Il punto, piuttosto, è che quel personaggio fa il suo ingresso in Una Lezione di Perfidia con tutta la (mala)grazia e la scarsa credibilità di un deus ex machina piazzato nel finale di una fanfiction di Wattpad.

Un‘intrusione del tutto superflua: una parentesi piazzata ad arte, con il solo scopo di ricordare ai lettori che i vampiri fanno sesso, adorano osservare gli altri farlo, e hanno tutte le intenzioni di trascorrere l’eternità a discutere di quanto sia meraviglioso saltarsi addosso l’un l’altro. E via, applausi a scena aperta. Aspettate che prendo i fazzoletti.

Se hai amato Una Dote di Sangue e il suo quartetto di protagonisti, potresti sopportare la forzatura senza troppi problemi. Anzi, chi lo sa? Potrebbe perfino passare inosservata. Tuttavia, per quanto mi riguarda, quel capitolo centrale è stato un vero colpo basso: il colpo di grazia definitivo al mio interesse per la relazione tra Laura e Carmilla.

Non che la mia soglia di attenzione, perfino prima di quel momento, fosse poi così alta. E, sinceramente come avrebbe potuto essere altrimenti? Fra i diecimila stereotipi di cui si ammanta la volatile personalità dell’onnipresente professoressa De LaFontaine, terzo incomodo a metà strada fra ambiguo mentore e rivale d’amore,  e la cronica mancanza di agency dimostrata da Laura, la lettura di Una Lezione di Perfidia concede al suo lettore davvero pochissimi appigli narrativi ai quali aggrapparsi.


Cosa leggere dopo Una Lezione di Perfidia?

Un titolo da non perdere e da annotare immediatamente in agenda è The Wicked and the Willing, scritto da Lianyu Tan. L’autrice è particolarmente conosciuta in Italia per il suo originale retelling in chiave dark romance del mito di Ade e Persefone.

Ma potrebbero interessarti anche il magnifico e sontuoso Lucy Undying di Kiersten White (lettura consigliatissima!) e a A Lesson in Vengeance di Victoria Lee: un sorprendente thriller dark academia, ambientato fra i misteriosi e polverosi corridoi di un rinomato istituto femminile.

Nel 2025 uscirà, inoltre, un altro retelling di Carmilla, stavolta firmato da Kat Dunn. Dopo aver letto e amato il suo straordinario Bitterthorn (un retelling saffico della fiaba de La Bella e la Bestia), non posso nascondere l’entusiasmo alle stelle per questo nuovo progetto!

Riflettori puntati anche sull’attesissimo Bury Our Bones in the Midnight Soil di Victoria Schwab, senz’altro una delle novità più attese e promettenti della prima metà dell’anno.

Non si può concludere questa breve rassegna di suggerimenti senza almeno menzionare le celebri Cronache dei Vampiri di Anne Rice. Del resto, senza il precedente segnato dall’iconico Intervista col Vampiro, opere come Una Dote di Sangue o Una Lezione di Perfidia avrebbero forse mai visto la luce delle stampe?


Quando esce An Education in Malice in italiano?

Concludo la mia recensione di Una Lezione di Perfidia con alcune brevi novità sulla sua imminente pubblicazione in italiano.

Ne/oN Libri pubblicherà la traduzione di An Education in Malice il 7 maggio 2025. La conferma ufficiale è disponibile nel calendario condiviso sui profili social dell’imprint di Edizioni e/o.

La traduzione sarà a cura di Tiffany Vecchietti. Su Amazon puoi già acquistare la tua copia.


E tu? Cosa ne pensi della mia recensione di Una Lezione di Perfidia?

Hai già letto qualcosa di S. T. Gibson? 🙂


Attenzione: questo articolo contiene alcuni link di affiliazione Amazon. Perciò, se cliccherai su uno qualsiasi di essi e acquisterai qualcosa, otterrò una piccola commissione su tutti i prodotti ritenuti idonei. A te non costerà nulla. In compenso, sosterrai il blog, permettendomi di continuare a proporti contenuti sempre nuovi!


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *