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“Le Navi d’Ossa”: pirati, draghi e battaglie nel libro fantasy di R. J. Barker


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Le Navi d’Ossa”, traduzione italiana di “The Bone Ships” di R. J. Barker, arriverà in Italia grazie alla casa editrice Meridiano Zero.

Il romanzo – primo volume di una trilogia fantasy di nicchia, ma molto apprezzata dai fan britannici – arriverà in libreria il 31 marzo 2023. L’uscita segnerà il gradito ritorno in Italia dell’autore de “L’Età degli Assassini”, storia dai toni grimdark approdata da noi nel 2017, per opera della Mondadori.


“Le Navi d’Ossa”: la trama

Per generazioni, le Cento Isole hanno continuato a costruire le loro navi a partire dalle ossa di antichi draghi ormai estinti. Il tutto, allo scopo di portare avanti una guerra interminabile, che si trascina da generazioni e generazioni.

Perché i draghi saranno anche scomparsi… ma la battaglia per la supremazia persiste da tempo immemore.

Sennonché adesso, per la prima volta dopo secoli, un drago vivente è stato avvistato nelle acque distanti. E, naturalmente, adesso entrambe le parti del conflitto vedono in questa scoperta l’opportunità di ribaltare le sorti del conflitto a proprio favore.

È in queste circostanze che Joron Twiner, capitano in disgrazia di una nave maledetta, incrocia il sentiero della determinata dama di nave “Lucky” Meas, pronta a requisire il comando dell’imbarcazione nera per dare la caccia al drago.

Ma, per avere qualche speranza di acciuffare la creatura mitologica che tutti stanno cercando, i due reietti dovranno unire le forze e affidarsi a un pericoloso equipaggio di criminali ed emarginati…



La trilogia “The Child Tide”

Ti dirò: quando l’autrice della saga “I Mercanti di Borgomago” si spinge al punto di definire “brillante” un romanzo fantasy a tema piratesco, solitamente mi sento piuttosto incline a drizzare la antenne.

Del resto, Robin Hobb non è stata l’unica a spendere parole di lode nei confronti della trilogia “The Tide Child” di Barker. Anche John Gwynne, Tasha Suri, Evan Winter e Adrian Tchaikovsky hanno espresso tutto il loro entusiasmo nei confronti di questa saga.

E, ammettiamolo…

Draghi, pirati, avventure, battaglie, una coppia di outsider al comando di un’imbarcazione piena di tagliagole?

Se non è questa la ricetta per un romanzo fantasy esplosivo, non saprei proprio cos’altro chiedere…

Va precisato che ne “Le Navi d’Ossa”, secondo una recensione pubblicata sull’imprescindibile sito “Publisher Weekly”, R. J. Baker dedica un’inusuale livello di attenzione alla cura del dettaglio, soprattutto per quanto riguarda la descrizione della vita marinaresca in tutte le sue sfumature. Tant’è che, verso la fine, l’autore dell’articolo arriva a paragonare il libro a una delle saghe nautiche del famoso romanziere Patrick O’Brian.

Colgo anche l’occasione per ricordare che “Navi d’Ossa” è riuscito ad aggiudicarsi, nel 2020, il British Fantasy Award per il miglior romanzo, sbaragliando la competizione offerta da concorrenti del calibro de “Le Diecimila Porte di January” di Alix E. Harrow, “The Migration” di Helen Marshall e “The Poison Song” di Jen Williams.

La trilogia “The Child Tide” comprende i libri:

  1. The Bone Ships (Le Navi d’Ossa, 2022, Meridiano Zero);
  2. Call of the Bone Ships;
  3. The Bone Ship’s Wake.

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“Killers of a Certain Age”: la recensione dello scoppiettante libro thriller di Deanna Raybourn


killers of a certain age recensione - deanna raybourn

La recensione di “Killers of a Certain Age” è rimasta “in caldo” per un po’, ma è finalmente arrivato il momento di servirla in tavola!

Anche perché posso assicurarti che l’originale libro thriller di Deanna Raybourn rappresenta un’ autentica delizia: l’irresistibile storia di quattro donne sessantenni che, dopo aver trascorso una vita a lavorare come sicari per una misteriosa organizzazione internazionale, finiscono al centro di un complotto per la conquista del potere.

Romanzo autoconclusivo, “Killers of a Certain Age” poggia su una premessa che, su un piano potenziale, sarebbe in grado di fornire dell’ottimo materiale per una serie lunghissima. E poi, vanta l’innegabile vantaggio di offrire al lettore una boccata d’ aria fresca nell’ambito di un panorama (quello della “spy-story”) solitamente fin troppo sovraffollato e infarcito di stereotipi.


La trama

Billie, Mary Alice, Helen e Natalie hanno lavorato per quarant’anni per il Museo, una rete d’assassini d’elite nata con l’esplicito obiettivo di rintracciare ed eliminare tutti i rifugiati nazisti scampati, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, alla loro giusta punizione.

Oggigiorno, però, i loro talenti sono considerati un po’ troppo “vecchia scuola” dai nuovi membri della squadra. Nessuno, infatti, sembra disposto ad apprezzare quello che hanno da offrire, in un’era in cui la gente ha iniziato ad affidarsi alla tecnologia più che alle capacità individuali di una persona.

Così, quando al quartetto viene finalmente offerta la possibilità di ritirarsi con onore, Billie e le altre decidono di accettare. E, per celebrare la loro meritata pensione, il Museo decide di regalare alle amiche quattro biglietti per un’esclusiva crociera di lusso.

Peccato che, manco a dirlo, si tratti di una trappola!

Perché, durante il viaggio, le quattro amiche si trasformano nel bersaglio perfetto per uno dei killer registrati sul libro-paga del Museo. E, dal momento che soltanto il Consiglio, composto dai membri di più alto rango della loro organizzazione, ha il potere di autorizzare la morte di un agente, le nostre eroine capiscono subito di essere piombate in un guaio molto grosso.

Per sopravvivere, dovranno quindi fare ricorso ai segreti della loro decennale amicizia e sfruttare le loro capacità contro il Museo.

Pronte a impartire ai loro ex datori di lavoro l’unica lezione che avrebbero fatto bene a imparare dal principio: che cosa significa mettersi contro una donna – e un’assassina – di una certa età.



“Killers of a Certain Age”: la recensione

Mi piace pensare al libro di Deanna Raybourn come a una sorta di connubio ben riuscito fra i film “Red” e “Gunpowder Milkshake”; un cocktail di elementi che, in realtà, riesce a superare i limiti costitutivi di entrambi questi titoli.

E dire che è stato proprio grazie alla scrittura di “Killers of a Certain Age” che la Raybourne – popolare autrice di mistery storici ad alto tasso di romance, pubblicati in Italia da Harper Collins – ha avuto la possibilità di confrontarsi per la prima volta con il genere thriller e con un’ambientazione di stampo contemporaneo.

Pare, fra l’altro, che l’idea di scrivere un romanzo d’azione incentrato sulla storia di un gruppo di donne non più giovanissime sia stata farina del sacco del suo editore britannico, Berkley. Ma fu la stessa Raybourne a replicare: «Voglio che le mie eroine abbiano un’età compresa fra i sessanta e i settanta, e voglio che siano assassine internazionali.»

Alla Berkely, qualcuno in grado di fare il suo lavoro deve averne approfittato per cogliere la palla al balzo: «Eccellente idea! Facciamolo subito

Ed ecco spiegata, in soldoni, la genesi di uno dei thriller più brillanti, scanzonati e adrenalinici che io abbia mai letto…


The Sisterhood of the Traveling… Knives?!

La protagonista di “Killers of a Certain Age” è Billie. Una donna forte e indipendente che, nel corso di quattro decadi, si è vista costretta a sacrificare parecchie cose sull’altare della carriera.

Tutto, in effetti, al di fuori della sua umanità, della sua lingua caustica e della sua famiglia – gli altri membri del Museo e, in modo particolare, le tre donne con cui è stata reclutata e al fianco delle quali ha continuato ad addestrarsi.

Durante la narrazione, seguire il punto di vista esclusivo di Billie si è rivelata la scelta vincente. Una che, peraltro, non avevo assolutamente messo in conto. In realtà, sono convinta che il “trucco” abbia funzionato soprattutto perché la Raybourne si rifiuta di tralasciare, anche soltanto per un secondo, la necessità di fornire a Helen, Natalie e Mary-Alice un set di personalità e conflitti altrettanto coinvolgenti, forti e interessanti.

In effetti, parte del piacere della lettura, secondo me, deriva proprio dal divertente senso di “caos” generato dalla sovrapposizione di così tanti caratteri diversi e ben sviluppati.

Dopotutto, al di là della loro carriera lavorativa, le quattro protagoniste di “Killers of a Certain Age” hanno sempre seguito sentieri divergenti, più congeniali alle loro inclinazioni personali. Ad esempio, laddove Billie è il sempre stata il classico “lupo solitario”, le altre hanno deciso di mettere su casa, o si sono concentrate sul matrimonio, oppure hanno scelto una vita all’insegna della più aperta socialità.

In ogni caso, la profonda amicizia che lega le quattro eroine non viene mai messa in discussione. E, personalmente, trovo che l’autrice sia riuscita a comunicare l’intensità di questo legame con una leggerezza e un’abilità in grado di togliere le parole di bocca al critico più arcigno…

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“Once More Upon a Time –  C’era Una Volta Ancora”: arriva in Italia il romanzo breve di Roshani Chokshi


once more upon a time c'era una volta ancora - roshani chokshi

A giudicare dalle premesse, “Once More Upon a Time: C’era Una Volta Ancora” ha tutte le carte in regola per rendere felici tutti quei lettori a caccia di un libro fantasy dai toni romantici, frizzanti e leggeri.

Il romanzo di Roshani Chokshi – autrice conosciuta in Italia soprattutto per il bestseller “I Lupi Dorati” – sarà pubblicato dalla casa editrice Fanucci, e arriverà nelle librerie italiane a partire dal 31 marzo 2023.

La sinossi ci promette una fiaba fresca, avventurosa e avvincente. Una storia d’amore abbastanza appassionata da sfidare il potente maleficio di una strega, fra deliziosi personaggi magici e un’atmosfera degna dei migliori classici…


“Once More Upon a Time: C’era Una Volta Ancora”: la trama

Tanto tempo fa, c’erano un principe di nome Ambrose e una principessa di nome Imelda. I due si amavano moltissimo; per questo, un giorno hanno deciso di sposarsi.

Purtroppo, però, adesso le cose non stanno più come prima.

«Ciò che una strega prende, una strega non dà mai indietro»: è questo l’avvertimento da cui i loro amici e la loro famiglia avevano cercato di metterli in guardia. Ma non è servito a niente, perché Ambrose si è rifiutato di ascoltare. Per salvare Imelda, ha chiesto l’aiuto di una strega. E quest’ultima, in cambio del suo soccorso, ha posto sulla coppia una terribile maledizione.

Nessuno dei due giovani reali, adesso, è in grado di ricordare il loro amore; una condizione che li ha visti costretti ad accettare l’esilio e la fine della loro felicità.

Ma, in qualche modo, è soltanto un anno e un giorno più tardi, che la loro storia inizia sul serio.

Costretti a imbarcarsi in un pericoloso viaggio per cercare di recuperare il loro lieto fine, Imelda e Ambrose dovranno quindi sfidare scenari incantati, incontrare creature incredibili, e compiere la missione che permetterà loro di rivendicare la cosa che sta più loro a cuore.

Prima, però, dovranno fare in modo di ricordare cosa sia, questa cosa…



Oltre il lieto fine

Roshani Chokshi ha dichiarato che “Once More Upon a Time: C’era Una Volta Ancora” è un’opera liberamente ispirata alla leggenda di Diarmuid e Grainne, una delle più popolari saghe d’amore della tradizione irlandese.

Pur basandosi su uno dei più grandi presupposti in stile “what if?” di cui sia possibile vagheggiare in riferimento al mondo della favole, la sua commedia in salsa fantasy si presenta come un retelling di stampo tutt’altro che tradizionale.

E anche dannatamente accattivante, quanto a questo!

Perché, dopotutto, chi è che non si è mai chiesto cosa potrebbe succedere ai personaggi delle fiabe, dopo la fine ufficiale delle loro storie? Il matrimonio rappresenta davvero la fine di ogni tribolazione? O quest’ultimo comporta soltanto… l’inizio di una nuova avventura?

In realtà, c’è da precisare che, negli USA, il romanzo ha iniziato il proprio percorso editoriale sotto forma di audiolibro: “Once More Upon a Time”, infatti, rappresentava una parte integrante della collana “Audible Original” di Amazon. Una circostanza che, se ci fai caso, in effetti giustifica pienamente l’insolita brevità della narrazione (l’edizione Fanucci conta appena 180 pagine).

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“Hell Bent: Portale per l’Inferno”: la recensione del libro fantasy di Leigh Bardugo


hell bent portale per l'inferno recensione

Breve introduzione alla mia recensione di “Hell Bent: Portale per l’Inferno”: più ci rifletto, e meno riesco ad avere un’idea chiara del perché, all’interno del mondo italico, così tanti lettori si siano proclamati delusi dalla lettura del secondo libro della serie “Alex Stern”.

Per quanto mi riguarda, il nuovo romanzo di Leigh Bardugo è fantastico, e di gran lunga uno dei miei migliori sequel che io abbia mai letto.

Un intreccio incalzante e un cast di personaggi incredibili offrono all’autrice l’occasione perfetta per replicare l’exploit rappresentato dal super-bestseller “La Nona Casa”.

La sua scrittura – una cifra stilistica ad anni luce di distanza dalla scorrevole frivolezza di “Tenebre e Ossa” – risulta incredibilmente ricca, sorprendentemente vivida, diabolicamente divertente.

Per farla breve?

“Hell Bent” è uno straordinario thriller sovrannaturale ad altissimo tasso di adrenalina, incentrato sul concetto di “demoni personali” e arricchito da una sfilza di dialoghi deliziosamente brillanti.

A perenne dimostrazione del fatto che l’estetica del dark academia non potrà mai essere, in realtà, nient’altro che questo: un insieme di dettami formali in grado di condizionare l’aspetto, il gusto e l’atmosfera di un’opera, ma non certo di influenzare la sua sostanza, la sua potenza o la profondità del suo contenuto.

Per stare in piedi, la struttura di un dark fantasy ha bisogno (anche) d’altro: colpi di scena, archi trasformativi, mitologia, worldbuilding…

Una serie di elementi in cui Leigh Bardugo eccelle, ormai, senza l’ombra di un problema.

Ed ecco spiegato perché il suo “Hell Bent” è riuscito a diventare, in breve, uno dei romanzi fantasy imprescindibili del 2023


La trama

Alex Stern sta cercando di prendere seriamente il suo nuovo ruolo di “Virgilio” all’interno dell’organizzazione conosciuta come “Lethe House”.

Ma la verità è che si sta ancora sforzando di rimettere insieme i pezzi della sua vita catastrofica, mentre, giorno dopo giorno, il senso di colpa per il destino di Darlington continua a divorarla dall’interno.

Alex ha giurato di tirare fuori dai guai il “ragazzo d’oro” di Yale a qualsiasi costo e, adesso, ha tutte le intenzioni di mantenere la sua promessa.

Anche se un giuramento del genere potrebbe richiedere più di un viaggetto improvvisato in un posto moooolto caldo. E anche se nessuno dei suoi superiori pare disposto a darle una mano.

Anzi: in realtà, i pezzi grossi della Lethe hanno espressamente proibito a lei e a Dawes di portare avanti il piano “riportiamo a casa Darlington dall’inferno”, pena l’espulsione immediata delle due ragazze dall’università.

Alex, però, non tiene particolarmente al protocollo. E ciò che pensa a proposito di regolamenti e autorità, bè… non è mai stato un mistero per nessuno.

L’unico problema è che, per trovare un portale per l’inferno, rubare un’anima dannata dal fuoco eterno e compiere il viaggio di ritorno, perfino un tipico lupo solitario del calibro di Alex potrebbe aver bisogno di una mano.

Dopotutto, per citare la battuta di un film che ho avuto di recente il piacere di vedere in sala, la verità è che “da soli, siamo tutti inutili”.

Perciò, per compiere la sua missione, Alex avrà bisogno di reclutare una squadra di improbabili alleati.

Il tutto, mentre cerca di venire a capo di una catena di brutali omicidi in atto a New Haeven; una serie di crimini perversi, che potrebbero coinvolgere direttamente l’esistenza delle decadenti Case Segrete di Yale



“Hell Bent – Portale per l’Inferno”: la recensione

Per liberarsi di una grave dipendenza e riprendere il controllo della propria vita, l’associazione degli Alcolisti Anonimi promuove un metodo scandito in 12 Passi.

Il Nono Passo, per chi non sapesse, prevede un bagno d’umiltà, la necessità di fare ammenda per tutti i danni arrecati in passato.

E trovo che, dal punto di vista di Alex, la missione al centro dell’intreccio di “Hell Bent” in fondo rappresenti un po’ questo: l’ultimo tentativo, disperato e tremendamente urgente, di porre riparo ai millemila errori della sua vita sregolata. Un percorso tortuoso, doloroso e pieno di insidie, che sembra promettere ricadute e una caterva di potenziali passi falsi a ogni bivio.

Riportare a casa Darlington. Proteggere le spalle di Dawes. Recuperare l’amicizia con Turner.

E fare i conti con un fantasma – il Fantasma, quello di una ragazza innocente e sventurata chiamata Hellie – che ha cambiato per sempre il corso della sua storia.

In realtà, credo che potrei dedicare l’intera recensione di “Hell Bent: Portale per l’Inferno” a una dettagliata analisi dell’arco trasformativo di Alex, e non rischiare di rimanere mai a corto di materiale.

In questa nuova avventura, infatti, la straordinaria antieroina della Bardugo dispiega tutto il suo potenziale. Nel farlo, riesce a instillare nei nostri cuori tutta la speranza, la tensione e l’orrore di un vorticoso viaggio nei più sordidi rioni infernali.

Ché i diavoli peggiori, si sa, sono quelli che abitano dentro la nostra testa.

Quelli che ci sussurrano dolcemente dall’altro lato di un varco, pronti ad approfittare della prima occasione buona per spalancare la porta segreta della nostra (in-)coscienza ed essere invitati a entrare…

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“Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta”: Rizzoli annuncia il volume 3 della trilogia “Come Uccidono le Brave Ragazze”


una brava ragazza è una ragazza morta - come uccidono le brave ragazze 3

Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta”: sarà questo il titolo italiano del terzo volume della trilogia bestseller di Holly Jackson “Come Uccidono le Brave Ragazze“!

Il libro uscirà in Italia il 4 aprile 2023 e sarà tradotto, ancora una volta, dal bravissimo Paolo Maria Bonora.

In questo terzo romanzo, ritroveremo Pippa Fitz-Amobi – la tenace podcaster/intrepida detective adolescente, sempre pronta a battersi in prima linea per la scoperta della verità – alle prese con le numerose cicatrici emotive lasciate dallo sconvolgente finale di “Brave Ragazze, Cattivo Sangue”.

Fedele al motto “nessuna buona azione resterà impunita”, l’esistenza di Pip sta per sottostare a una sfilza di inquietanti cambiamenti. A partire dal terribile stalker che ha iniziato a minacciarla, perseguitandola tanto all’interno della comunità virtuale, quanto nell’ambito della vita di tutti i giorni.

Senza contare il fatto che a Little Kilton, a quanto pare, ogni torbido segreto sta finalmente per venire allo scoperto…


“Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta”: la trama

Pippa Fitz-Amobi è tormentata dal modo in cui è finita la sua ultima indagine.

Presto, la nostra eroina partirà per la Cambridge University. Ma è a questo punto che un nuovo caso riesce a trovarla; un caso che, per una volta, la riguarda in maniera piuttosto diretta.

La ragazza, ormai, pensava di essersi abituata alle minacce online. Eppure, ce n’è una che riesce a catturare il suo sguardo, le parole di uno sconosciuto che continua a domandarle: «Chi verrà a cercarti, quando sarai tu a sparire nel nulla?»

E il problema non si limita soltanto alla sfera virtuale, purtroppo. Pip ha uno stalker, qualcuno che sa dove vive. La polizia, tanto per cambiare, si rifiuta di agire; e poi la ragazza scopre una connessione fra il suo stalker e un serial killer locale.

L’assassino è in prigione da sei anni, ma Pip ha ragione di sospettare che dietro le sbarre sia di nuovo finito l’uomo sbagliato.

Mentre si dipana un gioco mortale, Pip inizia a realizzare che, a Little Kilton, il cerchio sta finalmente per chiudersi.

Ma se Pip non riuscirà a trovare, e alla svelta, le risposte ai molti misteri che la circondando, stavolta potrebbe essere lei a finire in un sacco di plastica…



La serie tv nel futuro di Pip Fitz-Amobi

Un paio di mesi fa, ho pubblicato qui sul blog un nutrito elenco di libri thriller simili a “Come Uccidono le Brave Ragazze”. Il duplice scopo di quell’articolo è sempre stato evidente: fornire una cura alla tipica astinenza da small town mistery del lettore compulsivo di gialli e, al tempo stesso, ingannare il tempo in attesa dell’uscita italiana del terzo volume della serie.

Per fortuna, l’affidabile casa editrice Rizzoli, che ci aveva promesso il libro per l’arrivo della primavera, ha mantenuto la parola.

“Una Brava Ragazza è una Ragazza Morta” andrà a chiudere una trilogia YA amatissima, peraltro pronta a fornire il materiale di base per quello che si prospetta già come uno degli adattamenti televisivi più attesi delle prossime stagioni.

Ricordiamo che sarà la rete televisiva britannica BBC a produrre la serie tv tratta dai romanzi di Holly Jackson.

I nomi degli attori protagonisti non si conoscono/non sono ancora stati annunciati pubblicamente. Intanto, però, sappiamo già che la scrittura della sceneggiatura sarà affidata a Poppy Cogan, una delle autrici della recente miniserie mistery di Netflix “Red Rose”.

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7 travolgenti libri fantasy simili a “Tenebre e Ossa”


L’articolo dedicato ai libri simili a “Tenebre e Ossa”, l’amatissimo romanzo fantasy di Leigh Bardugo, poteva arrivare sul blog soltanto questa settimana!

Magari non hai ancora cominciato a seguire la seconda stagione dell’omonima serie tv su Netflix, ma hai amato così tanto la trilogia della Bardugo da accusare già una vera e propria forma di “astinenza” da pageturner in salsa YA…

O, forse, hai già terminato la maratona dei nuovi episodi, e non vedi l’ora di tuffarti fra le pagine di un’altra saga fantasy in grado di farti accelerare i battiti e mozzarti il respiro nel petto.

In un caso o nell’altro, niente paura: il post quotidiano è qui per aiutarti a rispondere all’annoso quesito “cosa-leggere-dopo-la-trilogia-di-Tenebre-e-Ossa”…

PS: per non escludere nessuno, stavolta ho deciso di limitarmi a indicare titoli che sono già disponibili in italiano, o che, in ogni caso, lo diventeranno presto! ^^


“Lightlark” di Alex Aster

libri simili a tenebre e ossa - lightlark

Alla fine del 2022, il libro di Alex Asters si è trovato al centro di una serie di inconcludenti polemiche da bar. Si tratta sicuramente di una lettura che ha diviso i fan, peraltro suscitando le ire funeste di alcune lettrici interessate esclusivamente alla componente “spicy” della storia.

Una prospettiva che, in realtà, non mi sento assolutamente di condividere. Se ti interessa scoprire la mia opinione in merito, ti invito a leggere la mia recensione di “Lightlark”.

Ma se parte del tuo amore per “Tenebre e Ossa” deriva proprio dalla natura “tormentata” e lacerante della storia d’amore principale – se, in pratica, non hai avuto difficoltà a lasciarti travolgere dalla tensione sotterranea che unisce i tre vertici del fatidico triangolo Alina/Mal/l’Oscuro –  “Lightlark” potrebbe decisamente essere il libro che fa per te!

La storia è quella di Isla Crown, la giovane sovrana di un decadente regno in difficoltà. Quando arriva il momento di partecipare a una pericolosa competizione magica che potrebbe rappresentare la salvezza o la definitiva dannazione della sua terra, Isla si imbarca in un pericoloso gioco di alleanze, intrighi e tradimenti.

Due giovani uomini problematici – uno bello come il sole, e altrettanto abbagliante; l’altro malinconico, imprevedibile e seducente come una notte d’estate – arriveranno a gettare ulteriore benzina sul fuoco.

Contendendosi il suo cuore, il suo futuro e…  l’incertezza di un destino che pesa più di qualsiasi corona!

L’edizione italiana di “Lightlark” è stata confermata e, con un pizzico di fortuna, non tarderà ad arrivare. Nel frattempo, però, puoi già acquistare la tua copia del libro in lingua originale, anche su Amazon.


“Le Guerriere dal Sangue d’Oro di Namina Forna

La sedicenne Deka vive nel costante terrore della cerimonia di sangue che determinerà il suo futuro: soltanto attraverso il rituale, infatti, la ragazza scoprirà se la comunità in cui è nata e cresciuta la condannerà a morte, oppure le permetterà di continuare a vivere e sperare.

Tuttavia, il giorno della cerimonia, il sangue di Deka non scorre rosso come quello degli altri, bensì di una singolare sfumatura dorata: il colore che gli abitanti del suo mondo associano all’impurità e alla malvagità incarnata. Per sfuggire a un destino peggiore della morte, Deka viene quindi costretta ad accettare l’offerta di una donna misteriosa: unirsi a uno schieramento esclusivo di combattenti al servizio del sovrano, formato interamente da donne “maledette”, come lei.

Soltanto le guerriere dal sangue d’oro, infatti, avranno il potere di fermare la più grande minaccia che l’impero abbia mai conosciuto…

Nel corso della sua storia, Deka affronterà quindi discriminazione, ignoranza, terrore e superstizione.

Un po’ come accadeva ai Grisha nel mondo di Alina, se ci fai caso. Uno dei (tanti) motivi per cui la mia scelta di includere “Le Guerriere dal Sangue d’Oro” all’interno di questo mio piccolo elenco di libri simili a “Tenebre e Ossa” si è rivelata facile, immediata e, da un certo punto di vista, praticamente inevitabile…

Colgo l’occasione per rammentarti che puoi acquistare la tua copia del romanzo di Namina Forna su Amazon, in italiano oppure direttamente in lingua originale.


“La Città di Ottone” di S A Chakraborty

libri simili a tenebre e ossa - la città di ottone

Per le strade de Il Cairo, nel diciottesimo secolo, Nahri è una truffatrice di indiscutibile talento. Per lo più, la giovane si guadagna da vivere ingannando i nobili ottomani, nella speranza di riuscire, un giorno, a guadagnare abbastanza da ribaltare le maree della sua fortuna.

Ma quando Nahri finisce per evocare accidentalmente Dara, un djinn guerriero incredibilmente intelligente e misterioso, apprende in fretta che perfino il più studiato dei piani, a volte, può condurre a conseguenze fatali.

Costretta a fuggire dalla città insieme a Dara, Nahri si mette quindi in viaggio attraverso il deserto, un luogo che pullula di creature di fuoco e di fiumi in cui risposano antiche entità leggendarie. Oltre le rovine di metropoli un tempo magnificenti, all’ombra di montagne sorvolate da predatori che sono molto più di quello che sembrano, fino alle porte di Daevabad, la leggendaria Città di Ottone…

Il primo libro della trilogia di S. A. Chakraborty, tradotto da Lia Desotgiu, è disponibile su Amazon.


“Il Principe Crudele” di Holly Black

Un altro libro popolare e chiacchieratissimo, firmato un’autrice che, nel tempo, ha dimostrato di avere più di un punto in comune con la nostra Leigh Bardugo.

Jude aveva solo sette anni, quando i suoi genitori sono stati assassinati dal suo patrigno, un Berretto Rosso proveniente dalla Corte di Faerie. Da quel giorno, lei e le sue sorelle hanno vissuto nel regno magico delle fate; un luogo sinistro, complicato e affascinante, irto di pericoli e di inganni.

Dieci anni più tardi, Jude è pronta a riconoscere Faerie come la sua unica e vera casa.

Ma la sua mortalità la rende diversa dagli altri; una caratteristica che, purtroppo, la trasforma nel bersaglio ideale per le fate più arroganti e infide della nobiltà. A cominciare dal Principe Cardan, il più giovane e malvagio rampollo dell’Alto Re di Faerie…

Un personaggio controverso, ambiguo e ricco di segreti, questo Cardan; un potenziale “love interest” a cui, sospetto, i numerosi fan dell’Oscuro avranno pochissime possibilità di resistere!

“Il Principe Crudele” è disponibile in italiano, anche su Amazon.


“Crier’s War” di Nina Varela

libri simili a tenebre e ossa - crier wars

Primo volume di un’irresistibile duologia fantasy per ragazzi, che ha senz’altro il grande vanto di riuscire ad “applicare” il trope dell’enemies-to-lovers con un un livello di abilità impareggiabile!

Dopo che la Guerra delle Specie ha devastato il regno di Rabu, gli Automae, originariamente creati per assolvere alla funzione di giocattoli e mezzi di intrattenimento senzienti, hanno usurpato il trono e le proprietà dei loro antichi padroni umani.

Adesso, sono gli Automae a dominare il regno.

E’ in questo contesto che vive Ayla, una giovane servitrice umana che non sogna altro che di vendicare le morti della propria famiglia.

Per riuscirci, Ayla progetta di assassinare Crier, la bellissima figlia del sovrano degli Automae; una creatura eterea, impeccabile e perfetta, apparentemente pronta a perpetuare l’eredità di terrore iniziata da suo padre.

O forse… no.

Perché Crier sta per fare una serie di scoperte – segreti terribili, oscuri e crudeli, che la porteranno ad avvicinarsi ad Ayla e a mettere in discussione tutto ciò che credeva di sapere su se stessa, su suo padre e sui peccati degli umani e degli Automae.

Per il momento, puoi leggere “Crier’s War” in lingua inglese. Ti ricordo però che, lo scorso dicembre, la casa editrice Oscar Vault ha annunciato l’edizione italiana del primo volume della duologia di Nina Varela.

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“My Dear Henry”: terrori vittoriani e amori proibiti nel nuovo libro gotico di Kalynn Bayron


my dear henry - kalynn bayron

Il 7 marzo è uscito negli USA “My Dear Henry” di Kalynn Bayron: un romanzo horror M/M, ambientato nella Londra del diciannovesimo secolo e rivolto al pubblico dei giovani lettori.

Il libro, una rivisitazione in chiave moderna de “Lo strano caso del Dr. Jekyll & Mr. Hyde”, fa parte della collana “Remixed Classics”. La serie, che include per il momento una mezza dozzina di titoli firmati da altrettanti autori, tende a fare dell’inclusività in generale, e della rappresentazione LGBT in particolare, uno dei propri cavalli di battaglia.

Non fa eccezione “My Dear Henry”, un’incursione nelle fuligginose atmosfere vittoriane firmata dall’autrice degli adorabili “Cinderella is Dead” e “This Poison Heart”…


“My Dear Henry”: la trama

Londra, 1885.

Il diciassettenne Gabriel Utterson è appena tornato a Londra. È la prima volta che rimette piede in città, da quando la sua vita – e quella del suo amico più caro, Henry Jekyll – è stata deragliata da uno scandalo che ha condotto alla loro espulsione dalla Scuola Medica di Londra.

Una serie di pettegolezzi circa la vera natura della relazione fra Gabriel e Henry ha seguito i ragazzi per due anni; adesso, per la prima volta, sembra che Gabriel abbia l’opportunità di ricominciare da capo.

Ma Gabriel non ha alcuna intenzione di voltare pagina; non se questo significa rinunciare a Henry. Il suo amico è diventato distante e freddo dopo i disastrosi eventi della primavera trascorsa; le sue lettere, un tempo sporadiche, adesso hanno definitivamente smesso di arrivare.

Disperato (e anche un po’ preoccupato), Gabriel inizia quindi a tenere d’occhio la casa di Jekyll.

È così che si imbatte in Hyde, un giovane uomo dall’aria stranamente familiare, dotato di un fascino magnetico.

Hyde sostiene di essere un amico di Henry, e Gabriel non riesce a fare a meno di ingelosirsi per la loro apparente intimità; soprattutto perché Henry continua a comportarsi come se Gabriel non significasse niente per lui.

Ma il segreto che si nasconde dietro l’apatia di Henry è soltanto la prima parte di un mistero che ha appena iniziato a dipanarsi. Mostri di ogni tipo imperversano nella nebbia di Londra… anche se non è detto che siano tutti a caccia di sangue.



La serie “Remixed Classics”

Oltre a “My Dear Henry”, la serie “Remixed Classics” comprende per il momento i seguenti titoli:

  • A Clash of Steel” di C. B. Lee, un retelling de “L’Isola del Tesoro” scritto dall’autrice del delizioso “Not Your Sideckick”. In questa versione, infusa di elementi tratti dalla mitologia cinese e vietnamita, due ragazze si lanciano in una pericolosa caccia al tesoro a spasso per i sette mari.
  •  “So Many Beginnings” di Bethany C Morrow, un retelling in chiave “all black” del classico di Louisa May Alcott. Mentre altrove infuriano i fuochi della guerra civile, la famiglia March riesce finalmente a mettere radici in un porto sicuro. La colonia dell’isola di Roanoke, infatti, rappresenta una sorta di paradiso per tutte quelle persone che sono riuscite ad affrancarsi dalla schiavitù. E sarà proprio a Roanoke che le quattro sorelle March avranno la possibilità di confrontarsi con tutti i problemi della crescita: amore, amicizia,speranze, conflitti e delusioni.
  • Travelers Along the Way” di Aminah Mae Safi. Il libro narra una differente versione della popolare leggenda di Robin Hood. Ai tempi della Terza Crociata, una banda di emarginati resta invischiata nei giochi di potere della Terra Santa. Due sorelle, in modo particolare, decidono di giocarsi il tutto per tutto, imbarcandosi in una pericolosa missione destinata a fermare i piani espansionistici della cosiddetta “falsa regina”, Isabella…
  • What Souls Are Made Of” di Tasha Suri, autrice dell’indimenticabile “The Burning Throne: Il Trono di Gelsomino” (in uscita in Italia a marzo 2023). “What Souls Are Made Of” è un retelling di “Cime Tempestose” che prova a immaginare cosa sarebbe successo nello Yorkshire del 1786 se, oltre ai guai che avevano già, Catherine e Heathcliff avessero anche potuto rivendicare origini indiane…
  • “Self-Made Boys” di Anna-Marie McLemore, un retelling de “Il Grande Gatsby”. Il protagonista è Nicolás Caraveo, un ragazzo transgender del Winsconsin che, coinvolto in un gioco di intrighi romantici e segreti insospettabili, rischia di rimanere seriamente abbagliato dal glamour della New York degli Anni Venti…
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“Godkiller”: la recensione del libro fantasy di Hannah Kaner


godkiller recensione - hannah kaner

Nella recensione di “Godkiller”, il nuovo libro fantasy di Hannah Kaner, troveremo spazio per parlare di:

  • un epico viaggio in stile “La Spada di Shannara”;
  •  una premessa narrativa che ricorda da vicino quella di “The Witcher”;
  • la complessa amicizia fra una bambina e una (apparentemente) pucciosa creatura sovrannaturale, simile a quella che lega Lyra a Pan ne “La Bussola d’Oro”.

Un’opera di chiaro stampo derivativo, quindi?

Mmm…

Forse.

Ma se l’unico motivo per il quale il fantasy anni Ottanta/Novanta ti è sempre riuscito un po’ indigesto è per la sua plateale mancanza di inclusività, direi che “Godkiller” potrebbe essere esattamente la lettura che fa al caso tuo…


Trama

Quando Kissen era bambina, la sua famiglia è stata arsa viva da un gruppo di fanatici religiosi, devoti seguaci di una dea del fuoco.

Non sorprenderà quindi nessuno scoprire che, da grande, Kissen è diventata una “Godkiller”, un’assassina di divinità. Una che ama molto il suo lavoro, peraltro; anche perché è convinta che contribuire allo sterminio delle entità conosciute come “dei” le permetterà di lasciare in eredità alle generazioni successive un mondo migliore.

Fino a quando Kissen non incontra Inara, una ragazzina di origini nobili, e il suo amico Skedi: una creatura magica e alata, per metà coniglio, per metà qualcos’altro, che sostiene di essere un dio delle piccole bugie.

Inara e Skedi sono legati in modi che Kissen non riesce a spiegarsi, e sono entrambi in fuga da una banda di assassini sconosciuti.

In compagnia di un nobile cavaliere alle prese con una missione personale, Kissen, Inara e Skedi dovranno quindi viaggiare fino alle rovine della città di Blendaren, un tempo protagonista della guerra fra uomini e dei, e implorare l’aiuto di una delle poche divinità sopravvissute al conflitto.

Inseguiti dai demoni, e ostacolati dagli esordi di una guerra civile, i quattro eroi dovranno quindi fronteggiare una resa dei conti: perché qualcosa di oscuro sta raccogliendo le forze al centro del mondo e, stavolta, soltanto loro avranno il potere di fermarlo.



“Godkiller”: la recensione

Personalmente, non mi ritengo una grande fan dei prologhi (e chi lo è?); eppure, posso assicurarti che quello di “Godkiller” è uno dei migliori in cui mi sia capitato di imbattermi da parecchio tempo a questa parte.

In perfetto stile Holly Black (che ha replicato il trucco all’inizio del suo ultimo lavoro, “The Stolen Heir”), Hannah Kaner decide, infatti, di capitombolare il lettore nel bel mezzo di un’azione brutale e drammatica: il rogo della famiglia di Kissen.

Dal momento che questa scena si delinea presto, ai nostri occhi, come il trauma da cui ogni ferita emotiva dell’eroina ha avuto modo di svilupparsi, va da sé che si tratta di un passaggio imprescindibile: l’emozionante “retroscena” che innescherà la necessità di Kissen di imbarcarsi in un periglioso viaggio interiore, oltre che pratico e letterale.

Coinvolgente, tesa, incalzante, la scena di apertura di “Godkiller” promette ai suoi lettori un’ambientazione spettacolare, una serie di conflitti mozzafiato, la nascita di un’indimenticabile e tormentata eroina… Tutti quegli elementi in grado di dar vita, insomma, a un imperdibile nuovo “classico” del genere.

Purtroppo, come Skedi potrebbe testimoniare, si tratta in realtà di una piccola “bugia bianca”.

Alla resa dei conti, infatti, il resto del romanzo d’esordio di Hannah Kaner non riesce a giustificare l’eccitante senso di aspettativa generato dalle prime cinquanta, sessanta pagine.

Il pesantissimo apparato descrittivo, il ritmo pachidermico e l’intrinseca tediosità di alcuni personaggi rendono la lettura dei capitoli centrali maledettamente faticosa!

Come se “Godkiller” costituisse, a sua volta, soltanto una sorta di “prologo” all’azione vera e propria….


L’ordalia di Gary Stu

Fino all’arrivo a Blendaren, la quest di Kissen e company si rivela, in effetti, stranamente priva di complicazioni. Un paio di attacchi da parte di creature mostruose a caso, una serie di battibecchi fra innamorati fra la cacciatrice di dei e il suo (odioso) love interest.

E, parlando di Elogast, sinceramente non posso fare a meno di tirare fuori la vecchia battuta che continua a circolare in determinati ambienti letterari di stampo femminista:

«Senti un po’. Come lo chiameresti, tu, un Mary-Sue maschio

«Lo chiamerei… il protagonista

Elogast è il più grande guerriero. Nella metà del tempo che serve a Kissen per ferire un nemico, lui riesce a farne fuori cinque, senza versare una goccia di sudore.

È anche un amico fedele. Il confidente ideale. Un impeccabile dispensatore di consigli di vita. Un panettiere sublime. Un cantante dalla voce dolce e melodiosa.

Ha il corpo statuario, Elogast, nonché il sorriso accattivante e lo sguardo espressivo di un cucciolone.

Sarebbe un padre affettuoso e protettivo; un amante generoso e perfetto; il vicino sempre pronto a prestarti una tazzina di zucchero e bla bla bla, chissà quante altre idiozie su questo tenore!

Il suo più grande (e unico) difetto?

Elogast è troppo nobile. Troppo buono. Troppo sincero.

Ora.

Lo intuisci da te, il problema, giusto?

Nobile”, “buono” e “sincero” non sono affatto difetti da superare. Sono soltanto altre virtù, camuffate da difetti.

Perché il loro palese sottotesto è che sia il MONDO a essere in difetto nei confronti di un uomo così leale, così integerrimo, così… così spettacolare.

Elogast non ha veramente motivo di cambiare. Agli occhi della sua autrice, è già “perfetto” così com’è.

Dunque, per quale motivo un lettore dovrebbe trovare interessanti i suoi (patetici) dilemmi morali, o i diecimila capitoli narrati dal suo punto di vista?

Come potrebbe mai, una persona reale, immedesimarsi in questo cavaliere senza macchia e senza paura, o arrivare a fare il tifo per l’(improbabile) storia d’amore nascente fra lui e Kissen?


Il pianeta delle divinità selvagge

Se un lettore leggesse la mia recensione di “Godkiller” fino a questo punto e poi si fermasse, immagino che potrebbe essere portato a pensare: «Wow! Ma allora l’hai detestato davvero un sacco, questo libro, eh?».

In realtà, no.

Il romanzo di Hannah Kaner ha parecchi lati buoni, e vale senz’altro la pena menzionarli.

Oltre al concept da infarto, di “Godkiller” ho apprezzato tantissimo il worlduilding, il sistema magico e la mitologia.

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I migliori libri fantasy in uscita a marzo 2023


Cominciavi a temere che l’articolo sui nuovi libri fantasy in uscita a marzo 2023 non sarebbe mai arrivato, eh?

E invece eccolo qua, giusto un paio di giorni in ritardo rispetto alla tabella di marcia…

Se il mese scorso fosse durato più di 28 giorni (o se io fossi stata in grado di auto-produrre un mio dopplenganger capace di tener fronte a tutti gli impegni al posto mio)…

Bè, chissà? Magari, sarei riuscita a pubblicare con la puntualità di un orologio svizzero! ;D

Ma devo ammettere che sono stati giorni particolarmente duri, un po’ sotto ogni punto di vista.

Per fortuna, c’è sempre una nuova lettura all’orizzonte, pronta a far sparire lavoro, dubbi e preoccupazioni come un colpo di bacchetta magica…


“Il trono di gelsomino: The burning kingdoms” di Tasha Suri

libri fantasy marzo 2023 - il trono di gelsomino

Iniziamo l’elenco dei libri fantasy più attesi di marzo 2023 con un assoluto must read, uno dei miei libri epic fantasy preferiti degli ultimi anni (se ti va, ti ricordo che puoi anche dare un’occhiata alla mia recensione di “The jasmine throne”).

Una principessa spietata e una potente sacerdotessa formano un’alleanza per riscrivere il fato di un impero. Esiliata dal suo dispotico fratello, la principessa Malina trascorre il suo tempo a sognare una vendetta che sembra improbabile: dopotutto, è stata imprigionata all’interno dell’Hirana, un antico tempio in cui, tempo prima, pare scorressero le acque magiche in grado di concedere fenomenali poteri a chiunque vi si immergesse. Adesso, però, il tempio è poco più di una rovina… Lo sa bene Priya, che dell’Hirana conosce ogni arcano segreto. Ma, per tenere il suo passato nascosto, la ragazza ora è costretta a lavorare lì in qualità di sguattera, al servizio dell’odiata schiatta del fratello di Malini. Ma quando la principessa assiste a un evento in grado di svelare la vera natura di Priya, i destini delle due donne cominciano a intrecciarsi in maniera indissolubile…

“The jasmine throne: Il trono di gelsomino” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 24 marzo 2023.


“The prison healer” di Lynette Noni

La diciassette Kiva Meridian ha trascorso gli ultimi dieci anni a lottare per la sopravvivenza in una nota prigione letale, Zalindov, lavorando lì in qualità di guaritrice dell’istituto.

Quando la Regina Ribelle viene catturata, a Kiva viene assegnato il compito di tenere in vita la donna, affetta da una grave malattia terminale, abbastanza a lungo da permetterle di essere processata attraverso il Giudizio dei Cinque Elementi: un’ordalia che spetta ai peggiori criminali della nazione. Ma poi arriva un messaggio in codice dalla famiglia di Kiva, una missiva che contiene soltanto un ordine: “Non lasciarla morire. Stiamo arrivando.” Consapevole del fatto che il Giudizio ucciderà la regina malata, Kiva decide di rischiare la sua stessa vita, offrendosi volontaria al suo posto. Se avrà successo, sia a lei, sia alla regina, verrà concesso il dono della libertà. Tuttavia, finora nessuno è mai sopravvissuto alla prova…

“The prison healer” sarà disponibile su Amazon, anche in italiano, a partire dal 28 marzo 2023.


“Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri – La strada per Neverwinter” di Jaleigh Johnson

Mentre la Paramount prova a resuscitare il franchise cinematografico di “Dungeons and Dragons”, la casa editrice Armenia ci propone il romanzo-prequel dell’imminente film in uscita nelle sale.

La vita del bardo Edgin Darvis è un completo disastro. Tutto quello che gli rimane, ormai, sono il suo liuto, il suo aspetto affascinante e… non molto altro, in realtà. Dopo un incontro casuale con la combattiva Holga, Edgin è costretto a farsi un esame di coscienza e a riflettere seriamente sulla sua lunga serie di scelte sbagliate. Ma la strada per la redenzione è lunga e irta di costi inaspettati. Per fortuna, il mondo è sempre pieno di ricchi idioti che sembrano implorare un ladrocinio o due… E così, Edgin e Holga fanno quello che qualsiasi imprenditore sensato farebbe al posto loro: formano una squadra, e si mettono al lavoro per accontentarli!

“La strada per Neverwinter” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 30 marzo 2023.


“La preda scintillante: Re Mida e la gabbia dorata” di Raven Kennedy

libri fantasy marzo 2023 - la preda scintillante

L’atteso sequel del bestseller a tinte forti “La prigioniera d’oro”.

Per dieci anni, la protagonista ha vissuto in una gabbia dorata all’interno del castello d’oro di Re Mida. Ma una notte sola è bastata a cambiare tutto: adesso, la nostra eroina è diventata una prigioniera dell’esercito del Quarto Regno, e non è affatto sicura di riuscire a uscire da questa brutta situazione sulle sue gambe. L’armata si prepara a marciare per la battaglia, e lei sa di essere il “gettone” di scambio destinato a estinguere o ravvivare le scintille della guerra. E, ovviamente, al centro delle sue preoccupazioni c’è sempre lui… il Comandante Rip. Conosciuto per la sua brutalità sul campo di battaglia, la sua insuperabile crudeltà. Ma lei conosce la verità su di lui. Sa cos’è Rip, in realtà. Uno dei Fae; i traditori, gli assassini che hanno quasi distrutto ogni cosa…

“La preda scintillante” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 29 marzo 2023.


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Tutti i libri gialli e thriller in uscita a marzo 2023


Curiosi di scoprire i nuovissimi libri gialli e thriller in arrivo a marzo 2023?

Fra una crime story e un elettrizzante mistery storico, una spy-story e un noir al cardiopalma, qualcosa mi dice che, anche questo mese, i fan del genere avranno l’imbarazzo della scelta!

Io, per esempio, ho già aggiunto almeno tre titoli in wish-list… Un minuto di silenzio per il mio povero portafogli, please! XD


“Nel buio” di Fiona Cummins

libri gialli e thriller marzo 2023 - nel buio

Il Luogo: Seawings, una magnifica casa art deco che si affaccia sulla baia di Midtown-on-Sea.

Il Crimine: una famigliola felice, gli Holden – Piper, Gray e i loro due figli adolescenti – è scomparsa dalla casa senza lasciare traccia.

Il Detective: l’investigatore Saul Anguish; un tipo brillante, ma con un passato oscuro. Un uomo che cammina perennemente in bilico fra luce e oscurità.

Una mattina di tardo autunno, la migliore amica di Piper arriva a Seawing e scopre una scena inquietante: la radio sta suonando, i telefoni sono in carica, le automobili aspettano in garage. Ma la casa è deserta. E, nella stanza del quindicenne Riva Holden, qualcuno ha lasciato una scritta sullo specchio tracciata con il sangue. Tre semplici parole: “Digli di smetterla”. Che cosa significa? Che cosa è successo agli Holden? E che cosa accadrà adesso?

“Nel buio” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 3 marzo 2023.


“La figlia del giudice” di Martin Edwards

Fra tutti i libri thriller in arrivo a marzo 2023, “La figlia del giudice” è sicuramente uno di quelli che aspetto con maggiore impazienza!

Londra, 1930. La storia è quella di di Rachel Savernake, considerata da tutti una donna eccentrica, enigmatica, assolutamente impossibile. Figlia di un giudice del posto, Rachel ha causato l’imbarazzo di Scotland Yard risolvendo il cosiddetto Omicidio della Ragazza del Coro, ed è adesso sulle tracce di un altro, pericoloso criminale. Nel frattempo, Jacob Flint, un giornalista locale di cronaca nera, sta cercando di aggiudicarsi lo scoop che sancirà l’ascesa della sua carriera. Flint, infatti, è convinto che dietro ai metodi amatoriali di Miss Savernake si nasconda qualcosa. Non è l’unico a pensarlo. Le ricerche su Rachel Savernake condurranno il giornalista a scavare sempre più in profondità; omicidio dopo omicidio, fino a inabissarsi nel ventre di un labirinto di inganni e corruzione.

“La figlia del giudice” sarà disponibile, anche su Amazon, a partire dal 10 marzo 2023.


“Colpevoli segreti” di Giulia Beyman

L’undicesimo volume dedicato alle indagini di Nora Cooper si apre con la morte di Scott Brooks, noto stilista malato di Alzheimer.

Ufficialmente parlando, l’uomo è rimasto vittima di una brutta caduta dalle scale. Gli sopravvivono le due figlie, le sorelle Hope e Natalie; il loro legame è sempre stato caratterizzato da tensioni e rivalità, e di certo rimanere orfano non ha mai aiutato nessuno a sentirsi più sereno e disposto a stabilire un canale di comunicazione. Sennonché, Nora Cooper, vecchia amica di famiglia, a un certo punto inizia a notare una serie di discrepanze nelle circostanze della scomparsa di Scott. Fino a quando non raggiunge un’inquietante conclusione: e se, in realtà, la morte dello stilista non fosse stata affatto frutto di un incidente? E se… Hope e Natalie nascondessero segreti più oscuri di quanto chiunque possa sospettare?

“Colpevoli segreti” sarà disponibile, su Amazon e Kindle Unlimited, a partire dal 9 marzo 2023.


“The final gambit” di Jennifer Lynn Barnes

libri thriller marzo 2023 - final gambit

Ed ecco arrivare il terzo volume della saga bestseller “The Inheritance Games”, un titolo popolarissimo fra gli appassionati di mistery young adult!

Per entrare in possesso di un’eredità pazzesca, tutto quello che Avery Kylie Grambs deve fare è sopravvivere a qualche altra settimana di residenza a Hawthorne House. I paparazzi seguono ogni suo passo. La pressone finanziaria sta salendo alle spalle. E il pericolo è… bè, un fatto della vita. Ma mentre l’orologio scandisce i secondi che separano Avery dalla vittoria, un nuovo guaio arriva sotto la forma di un visitatore che ha bisogno del suo aiuto – e la cui presenza a Hawthorne House potrebbe cambiare ogni cosa. Perché, a quanto pare, c’è ancora un ultimo, intricato puzzle da risolvere, e Avery e i fratelli Hawthorne stanno per essere trascinati in un gioco mortale da un nuovo e sconosciuto giocatore.

 “The final gambit” sarà disponibile in italiano, anche su Amazon, a partire dal 7 marzo 2023.


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