
Ho sempre saputo che V. E. Schwab avrebbe scritto il libro del mio cuore. E, adesso, quel momento è arrivato: Bury Our Bones in The Midnight Soul è quel libro, finalmente! Un romanzo intenso e magnetico, oscuro e provocante, capace di catturare il lettore in maniera viscerale.
Da lettrice affezionata della Schwab, posso tranquillamente affermare che questa è – almeno per me – la sua opera più complessa, ambiziosa e matura. Non soltanto per la bellezza della prosa, sempre elegante e languida come una ballata triste, ma anche e soprattutto per la complessità emotiva e morale delle tematiche affrontate e per il livello di introspezione che permea ogni capitolo…
La trama di Bury Our Bones in the Midnight Soil
Questa è una storia che parla di fame; una fame insaziabile.
1533, Santo Domingo de la Calzada.
Una giovane ragazza cresce libera e astuta: la sua bellezza è superata soltanto dai suoi sogni di fuga. Ma María sa che gli uomini la vedranno sempre solo come un premio o una pedina. Quando un’affascinante vedova le offre una via alternativa, María compie una scelta disperata: decide che condurrà una vita priva di rimpianti.
Questa è una storia che parla d’amore; un amore che trasforma, e distrugge, tutto quello che tocca.
1827, Londra.
Una giovane donna conduce una vita tranquilla e riservata nella tenuta di famiglia. Un’istante di intimità con la persona sbagliata la costringe, tuttavia, a trasferirsi a Londra per imparare le “buone maniere” e trasformarsi nella moglie perfetta. Il cuore sensibile di Charlotte e i suoi sogni irrealizzabili vengono sconvolti dall’amicizia di una splendida donna dai capelli rossi; eppure, il costo della libertà si rivela più alto di quanto avesse mai immaginato.
Questa è una storia che racconta di una rabbia profonda, e di un dolore che non morirà mai.
2019, Boston.
Il college avrebbe dovuto rappresentare per Alice l’opportunità di rinascere, di diventare una persona nuova. Per questo si è trasferita dall’altra parte del mondo, lasciandosi definitivamente alle spalle la sua vecchia vita in Irlanda. Tuttavia, una notte fuori dal comune la spingerà a riflettere sul suo passato, sul suo presente e sul suo futuro. Determinata a scoprire la verità, Alice intraprende un viaggio alla ricerca di risposte… ma anche – e forse soprattutto – di vendetta.
Questa è una storia sulla vita: su come tutto finisce, ma anche su come ogni cosa, prima o poi, ricomincia.
La recensione di Bury Our Bones in the Midnight Soil
Tre rose selvatiche, che nascondono bianchissimi denti aguzzi…
Non è la prima volta che V. E. Schwab ci racconta di vampiri e storie d’amore a tema saffico: se hai visto la (sfortunata) serie tv First Kill su Netflix, probabilmente sai già che quella divertente e un po’ esagerata incursione nel mondo del campy horror è stata ispirata proprio da un suo breve racconto contenuto nell’antologia Vampires Never Get Old: Tales with Fresh Bite.
Questo nuovo romanzo – ovviamente molto più corposo, complesso e diretto a un target più adulto – si regge invece sulla forza propulsiva di tre straordinarie voci narranti. Ciascuna di esse riflette un’identità, al tempo stesso, fortissima, unica e ricca di vulnerabilità.
È raro trovare storie a più voci in cui ogni personaggio riesce davvero a lasciare un segno; tuttavia, in questo caso, la nostra Victoria riesce a centrare perfettamente l’obiettivo. Non si tratta solo di differenze stilistiche, ma di modi distinti di osservare il mondo… senza dimenticare, naturalmente, le suggestive eco di richiamo, un sottile gioco di rimandi che mette in luce tanto le differenze tra le nostre tre protagoniste, quanto le loro profonde e indiscutibili affinità.
Ciò che mi ha colpito di più è che in ciascuna di queste antieroine è semplicissimo imparare a riconoscere almeno una piccolissima parte di sé.
C’è Alice, con la sua struggente malinconia urbana e le sue ferite invisibili; e c’è Charlotte, con la sua delicata sensibilità macchiata di edonismo.
E poi, ovviamente, abbiamo lei… Sabine: larger-than-life, spregiudicata, vitale, e seducente come il peccato. Con la sua fame viscerale, la sua sete di vita, e il suo cuore corrotto da secoli e secoli di (non-)vita alla ricerca di un amore disposto a tingersi di venerazione.
Una fame inarrestabile
Queste tre indimenticabili protagoniste si intrecciano in una narrazione gotica che richiama capolavori come Intervista col Vampiro, Carmilla e Lasciami Entrare.
Ma l’irrequieta personalità della Schwab traspare da ogni pagina: perché, a dire la verità, in Bury Our Bones in The Midnight Soil ritroviamo, soprattutto, le atmosfere cosmopolite e la tensione claustrofobica de La Vita Invisibile di Addie LaRue.
In un certo senso, però, nel suo nuovo libro la Schwab compie un’operazione completamente diversa: attraverso la metafora della “vampira-fidanzata tossica“, eternamente affamata e proiettata verso un ideale di femminilità che sfugge a ogni canone tradizionale imposto dallo sguardo maschile, apre una finestra sull’esperienza di scoperta e affermazione vissuta da ogni donna “saffica” nel mondo.
Dedicando l’odissea gotica di Alice, Charlotte e Sabine innanzitutto a se stessa, con ogni probabilità… Ma anche a qualsiasi altra donna queer che si sia mai sentita “eccessiva”, fuori posto, sbagliata: come se l’atto di desiderare troppo, volere di più, sentire le cose con ogni singola fibra del proprio essere, fosse per la società una sorta di reato di proporzioni mostruose.
Sante, streghe o… vampire
È vero: il ritmo di Bury Our Bones in The Midnight Soil è lento (anche se il finale riserva un colpo di scena che ti lascerà senza fiato!).
Ma è un lento che evoca innumerevoli vite, relazioni che si intrecciano ed epoche lontane, e che serve, soprattutto, a creare atmosfera.
La scrittura inconfondibile della Schwab, poi, è un altro elemento che rende la lettura indimenticabile. È lirica, sensuale e magnetica: ogni paragrafo ti si scioglie sulla lingua come un cioccolatino, caldo e fondente, trasmettendoti un carico di sensazioni dolci e amare insieme.
Eppure, la delicata sensibilità dell’autrice riesce a convivere anche con scene dal taglio brutale e dall’intenso impatto emotivo, che arrivano come improvvise sferzate d’ombra, proprio quando meno te lo aspetti.
Il che, ovviamente, rende la lettura del libro ideale non soltanto per le amanti della narrativa gotica dal taglio più romantico, ma anche per chi adora gli horror, i dark fantasy dalla tinte oscure e i colpi di scena spiazzanti.
Quando esce Bury Our Bones in The Midnight Soil in italiano?
La casa editrice Mondadori non ha ancora comunicato una data d’uscita specifica per il nuovo romanzo gotico di V. E. Schwab, anche se abbiamo già la certezza matematica che il libro arriverà presto anche da noi.
Ma se la mia recensione di Bury Our Bones in The Midnight Soil è riuscita a risvegliare la tua sete di storie dark popolate da personaggi femminili forti, quanto sfaccettati e moralmente ambigui, ti ricordo che puoi già acquistare su Amazon la tua copia del romanzo in lingua originale inglese.
Cosa leggere dopo Bury Our Bones in The Midnight Soil?
- Lucy Undying: Caccia a Dracula di Kiersten White
- Una Lezione di Perfidia di S. T. Gibson
- A Dark and Drowning Tide: Un’Oscura Marea di Allison Saft
- The Wicked and the Willing di Lianyu Tan
- Hungerstone di Kat Dunn
- Blood on Her Tongue di Johanna van Veen
- House of Hunger di Alexis Henderson
E tu? Cosa ne pensi della mia recensione di Bury Our Bones in The Midnight Soil?
Hai già letto il nuovo bestseller di V. E. Schwab? 🙂
Attenzione: questo articolo potrebbe contenere alcuni link di affiliazione Amazon. Perciò, se cliccherai su uno qualsiasi di essi e acquisterai qualcosa, otterrò una piccola commissione su tutti i prodotti ritenuti idonei. A te non costerà nulla. In compenso, sosterrai il blog, permettendomi di continuare a proporti contenuti sempre nuovi!